venerdì 24 giugno 2011

Buone ferie, arrivederci al 15 luglio




Stimatissimi nonchè affezionatissimi,
stiamo salpando per una imprecisata destinazione nel mediterraneo per le ferie.

Abbiamo intenzione di dimenticare per qualche tempo qualunque cosa che si colleghi ad internet.

Salvo i soliti eventi clamorosi, ci rileggeremo venerdì 15 luglio.

Per chi resta, occhi puntati su:


  • Default greco con contagio agli altri PIIGS, Roma compresa. EURUSD, oro, petrolio.


  • Freedom Flotilla 2, in arrivo sulle sponde di Gaza per la prima settimana di luglio, 1500 persone e 15 navi, Israele ha già fatto esercitazioni e fatto sapere che non consentirà il passaggio


  • Fukushima e altre nefandezze


Saluti felici e, per l'ultima volta, stay human.


Felice Capretta

martedì 21 giugno 2011

Voto di fiducia in Grecia, risultato


***ore 23.56: papandreu ed il governo di atene hanno avuto il voto di fiducia. La piazza non l'ha presa molto bene. Scontri ora in corso. Chiudiamo qui la diretta.

Ecco il risultato del voto di fiducia in grecia






*** aggiornamento ore 23.28: il voto di fiducia è iniziato al parlamento greco ad atene




Papandreu ed il suo governo sono ora in parlamento per il voto di fiducia sul governo e sulle misure di austerity inclusa la svendita degli asset di valore nazionali.

Fuori dal parlamento, la popolazione sta aspettando.

La situazione non è delle migliori:

* o il parlamento non vota la fiducia, e di conseguenza il FMI non concederà il finanziamento, ma sarà default

* o il parlamento vota la fiducia, e di conseguenza il popolo greco sarà ancora più inferocito con papandreu e la sua banda

Un bel quadretto.

Stiamo seguendo l'evento in diretta. Fuori, qualcuno ha modificato un laser per proiettare sul parlamento la scritta "LADRI".




A breve aggiornamenti.

Saluti felici e stay human (la flotilla2 è pronta)

Felice Capretta

Geab 56 parte pubblica italiano

Geab 56 parte pubblica - Grazie Franco per la traduzione. 


GEAB N.56 - Speciale Estate 2011 - Crisi sistemica globale –

Ultimo avvertimento prima dello shock dell’Autunno del 2011, quando 15.000 miliardi di Dollari di attività finanziarie andranno in fumo


Il 15 Dicembre del 2010, nel GEAB N.50, LEAP/E2020 ha anticipato l'esplosione del debito pubblico Occidentale (1) per la seconda metà del 2011. Abbiamo poi descritto un processo che avrebbe avuto inizio con la crisi europea del debito pubblico, e che avrebbe poi appiccato il fuoco al cuore del sistema finanziario globale, ovvero al debito federale degli Stati Uniti (2). Ed è proprio a questo punto che noi ci troviamo, all'inizio della seconda metà del 2011, con un’economia globale allo sbando più completo (3), un sistema monetario globale sempre più instabile (4) ed i centri finanziari in una situazione disperata (5), e tutto questo nonostante le migliaia di miliardi di denaro pubblico che sono state investite per evitare proprio questo tipo di situazione. L'insolvenza del sistema finanziario globale, ed innanzitutto del sistema finanziario occidentale, torna di nuovo in primo piano, dopo poco più di un anno di cosmesi politica, volta a seppellire questo fondamentale problema sotto montagne di denaro.

Avevamo stimato, nel 2009, che il mondo aveva circa 30.000 miliardi di Dollari di assets fantasma. Quasi la metà è andata in fumo nei sei mesi tra Settembre 2008 e Marzo 2009. Per il nostro team, è ora l'altra metà, ovvero i residui 15.000 miliardi di Dollari di assets fantasma, che puramente e semplicemente scompariranno fra Luglio 2011 e Gennaio 2012. E questa volta sarà coinvolto anche il debito pubblico, a differenza del 2008/2009, dove per lo più sono stati i soggetti privati ​​ad essere stati colpiti. Per misurare l'entità della scossa a venire, è utile sapere che anche le banche statunitensi stanno cominciando a ridurre l'utilizzo dei T-Bonds degli Stati Uniti, per garantire la loro transazioni, per timore dei rischi sempre più grandi che incombono sul debito pubblico degli Stati Uniti (6).

Per i players del mondo finanziario, lo shock dell’Autunno 2011 sarà letteralmente come avere sabbie mobili sotto ai piedi, dal momento che a precipitare bruscamente è il vero fondamento del sistema finanziario globale, i T-Bonds degli Stati Uniti (7).


US Federal debt and forecasts (2000-2016) (in billions USD) - Sources: US Treasury/ Berruyer / GEAB, 06/2011

 Debito federale degli Stati Uniti e le previsioni 2000-2016 (in miliardi di USD) - Fonti: US Treasury Berruyer/GEAB, 06/2011

In questo numero discutiamo dei due aspetti più pericolosi della scossa dell’Autunno 2011, ovvero:
. il meccanismo di detonazione del debito pubblico europeo,
. il processo di esplosione della bomba statunitense, in termini di debito pubblico.

Allo stesso tempo, nel riequilibrio dei rapporti di forza mondiali, in fase di forte accelerazione, introduciamo la previsione d’un importante processo geopolitico, lo svolgimento di un vertice Euro-BRICS entro il 2014.

Infine, le nostre raccomandazioni si concentreranno sui mezzi idonei ad evitare di essere coinvolti in quei 15.000 miliardi di Dollari di beni fantasma, che andranno in fumo nei prossimi mesi, con una menzione speciale per gli sviluppi del settore immobiliare in Europa, il cui crollo, previsto per il 2015, inizierà nei fatti già dal 2012. In questo numero del GEAB, inseriamo una parte della previsione riguardo il meccanismo d’esplosione del debito pubblico europeo.

European Central Bank balance sheet holdings (red: asset backed securities / light blue: public sector bonds / green: bank bonds / dark blue: other corporate bonds / beige: other securities) - Sources: Spiegel / BCE, 05/2011
Bilancio delle partecipazioni della B.C.E. [rosso: asset backed securities

(sono uno strumento finanziario, ovvero un’obbligazione negoziabile o trasferibile emessa a fronte di un’operazione di cartolarizzazione garantita dagli attivi sottostanti, ndt)
- azzurro: obbligazioni del settore pubblico - verde: obbligazioni bancarie - blu scuro: altre obbligazioni societarie - beige: altri titoli] - Fonti: Spiegel/ BCE, 05/2011


Il meccanismo di esplosione del debito pubblico europeo

Gli operatori finanziari anglosassoni hanno giocato all'apprendista stregone, nel corso dell'ultimo anno e mezzo, ed il primo titolo di testa del Financial Times, nel Dicembre del 2009, trasformò rapidamente la “crisi Greca” nella "crisi dell'Euro". Non ci soffermeremo ulteriormente sulle vicende di questo enorme imbroglio, (8) orchestrato dalla City di Londra e da Wall Street, poiché lungo tutto questo periodo gli abbiamo già dedicato molte pagine. Basti dire che, diciotto mesi dopo, l'Euro sta facendo bene, mentre il Dollaro continua nella sua corsa verso il basso, nei confronti delle valute più importanti del mondo, e che tutti coloro che hanno scommesso sul crollo dell’Eurozona, hanno perso un sacco di soldi. Come abbiamo anticipato, la crisi favorisce l'emersione di un nuovo “sovrano”, Eurolandia, che ora consente all’Eurozona di essere molto più preparata del Giappone, degli Stati Uniti o del Regno Unito (9) allo shock dell’Autunno 2011 ... anche se essa finirà per esserne, molto a malincuore, il detonatore. Il "bombardamento" [visto che dobbiamo chiamare le cose con il loro nome] (10), intervallato da pause di diverse settimane (11), a cui Eurolandia è stato sottoposta durante tutto questo periodo, ha infatti avuto tre consecutivi effetti principali, due dei quali lontani dai risultati attesi da Wall Street e dalla City:

1. In un primo momento (Dicembre 2009 - Maggio 2010), ha rimosso il senso d’invulnerabilità della moneta europea, formatosi nel 2007/2008, introducendo dubbi sulla sua durabilità e sull'idea che l'Euro fosse in prospettiva la naturale alternativa al Dollaro statunitense (ed anche il suo successore).

2. Quindi (Giugno 2010 - Marzo 2011), ha indotto i leaders di Eurolandia ad iniziare a lavorare alla "massima velocità" su tutte le misure di salvaguardia, protezione e rafforzamento della moneta unica (misure che avrebbero dovuto essere prese molti anni prima). Così facendo, esso ha rivitalizzato l'integrazione europea e ripristinato il nucleo fondatore alla guida del progetto europeo, con conseguente emarginazione, in particolare,  del Regno Unito (12). Allo stesso tempo, esso ha favorito l'aumento del sostegno alla moneta europea da parte dei BRICS, guidati dalla Cina, che dopo un momento di esitazione, si sono resi conto di due punti fondamentali: per prima cosa gli europei avevano agito con serietà nell’affrontare il problema, ed in secondo luogo che l'Euro era uno strumento essenziale per qualsiasi tentativo di uscire dal "mondo del Dollaro" (13).

3. Infine (Aprile 2011 - Settembre 2011), sta convincendo l’Eurozona ad attivarsi per raggiungere il sacrosanto obiettivo di far contribuire gli investitori privati ​alla soluzione del problema greco, soprattutto tramite la riprogrammazione "volontaria" dei rimborsi [o di qualsiasi altra forma di taglio degli utili attesi] (14).

Come si può immaginare, se il primo effetto era in realtà uno degli obiettivi perseguiti da Wall Street e dalla City [al di la di fuorviare l'attenzione dagli enormi problemi  del Regno Unito e degli Stati Uniti], gli altri due avevano avuto un effetto del tutto opposto al risultato desiderato, che era quello d’indebolire l'Euro e ridurre la sua attrattiva a livello mondiale.

Tanto più che una quarto effetto è in preparazione e vedrà, entro l’inizio del 2012 (15), il lancio di un meccanismo di Euro-Bond, permettendo la condivisione di una parte delle emissioni di debito dei paesi di Eurolandia (16), e l'inevitabile crescente pressione politica ( 17) per aumentare la quota del contributo privato in questo ampio processo di ristrutturazione (18) del debito dei paesi periferici dell’Eurozona (19).



Progression of Greek debt and its structure (in € Billions (red : expiring debt ; green : budget deficit ; violet : EU loans ; brown : IMF loans ; blue : other - Sources : Le Figaro / SG CIB, 05/2011




Andamento e struttura del debito greco in miliardi di € (rosso: debito in scadenza; verde: deficit di bilancio; viola: prestiti UE; marrone: prestiti del FMI; blu: altri - Fonti: Le Figaro/SG CIB, 05/2011

E con questo quarto effetto si entra nel cuore del processo di contagio che attiverà la bomba del debito federale degli Stati Uniti. Perché, in primo luogo, nel creare a livello globale mezzi di comunicazione ed ambienti finanziari ultra-sensibili alle questioni dell’indebitamento pubblico, Wall Street e la City hanno rivelato la dimensione insostenibile dei deficits degli Stati Uniti, del Regno Unito e del Giappone (20). Tutto ciò ha anche costretto le agenzie di rating, fedeli cani da guardia dei due centri finanziari, ad impegnarsi in una folle corsa al declassamento del rating degli Stati. E' per questo motivo che gli Stati Uniti si trovano ora sotto la minaccia di un declassamento, come del resto avevamo previsto, anche se questo sembrava impensabile, per la maggior parte degli esperti, solo pochi mesi fa. Allo stesso tempo il Regno Unito, la Francia, il Giappone ...  si trovano anch’essi nel mirino delle agenzie di rating (21).

Ricordate che queste agenzie non hanno mai previsto nulla d’importante (né la crisi dei subprimes, né quella globale, né quella greca, né la Primavera Araba, ...). Se esse, volenti o nolenti, oggi devono declassare, è perché sono state catturate dal loro stesso gioco (22). Le "ipotesi" sul fatto che sia impossibile, per qualunque particolare stato, il default del proprio debito, non hanno resistito a tre anni di crisi: ed è qui che Wall Street e la City sono cadute nella trappola che minaccia tutti gli aspiranti apprendisti stregoni. Non hanno previsto che sarebbe stato impossibile, per loro, controllare l'isteria che hanno scatenato sul debito greco. Così è oggi sul Congresso degli Stati Uniti, con l'aspro dibattito sul tetto al debito federale e sui massicci tagli di bilancio, che si ampliano le conseguenze degli ingannevoli articoli di stampa degli ultimi mesi, riguardo la Grecia e l’Eurozona. Ancora una volta il nostro team può solo sottolineare che, se la storia ha un senso, questo è certamente quello dell'ironia.


Industrial production in China (red) and India (green) (2006-2011) - Source: Marketwatch / Factset China / India Stats, 06/2011
Produzione industriale in Cina (rosso) ed India (verde) (2006-2011) - Fonte: Marketwatch/FactSet Cina/India Stats, 06/2011



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Note:

(1) Incluso il fatto che gli investitori privati ​​(soprattutto le banche) sarebbero richiesti di contribuire a risolvere il problema del debito della Grecia.
(2) Senza dimenticare, naturalmente, i debiti “locali” degli Stati Uniti, i "munis".
(3) Gli Stati Uniti stanno cadendo nella recessione. L'Europa sta rallentando, come la Cina e l’India. L'illusione di una ripresa globale è ora veramente finita. E' proprio questa situazione, molto preoccupante, che spiega perché le grandi aziende trattengano i loro soldi cash: non vogliono trovarsi, come nel 2008/2009, a dipendere da banche che sono esse stesse a corto di liquidità. Secondo LEAP/E2020, è utile che PMI e privati ​​prestino attenzione a questa situazione. Fonte: CNBC, 2011/06/06
(4) James Saft, famoso giornalista del Reuters e del The New York Times, augura  "buona fortuna all'egemonia del Dollaro". Fonte: Reuters, 2011/05/19
(5) Le borse sanno che la "festa" è finita con la fine dei QE negli Stati Uniti, e con il ritorno della recessione. Inoltre, gli operatori finanziari non sanno più dove trovare investimenti redditizi e non troppo rischiosi.
(6) Fonte: CNBC / FT, 2011/06/12
(7) Anche l'Arabia Saudita è ormai pubblicamente sulla questione, con il principe Al Waleed che fa riferimento alla "bomba del debito americano". Fonte: CNBC, 2011/05/20
(8) L'ultimo esempio: il 4 Giugno la protesta anti-austerità ad Atene, che aveva faticosamente riunito meno di 1.000 manifestanti, era ancora una volta descritta dai media anglo-sassoni come prova di rigetto da parte della popolazione greca ... evocando la presenza di migliaia di manifestanti. Fonti: Figaro, 2011/06/05, Financial Times, 2011/06/05, Washington Post, 2011/06/06
(9) The Telegraph del 2011/06/07 scrive, ad esempio, che dal 1980 il Regno Unito ha speso 700 miliardi di £ più di quanto abbia incassato. Gran parte di questa somma fa parte dei 15 miliardi di Dollari di assets fantasma che presto scompariranno.
(10) Si può vedere l'esaurimento del dialogo sulla  "fine dell’Euro" dal fatto che Wall Street sia ormai ridotta a spingere Nouriel Roubini ad intervenire regolarmente, per cercare di dare credibilità a questa favola. Povero Roubini [non aveva previsto la crisi globale, né che questa fosse superiore ai sei mesi], si trova ora ridotto a dover prevedere la "fine dell'Euro" nei prossimi cinque anni, o almeno una radicale riforma dell’Eurozona ... che potrebbe condurre ad una maggiore integrazione europea! Citiamo l'autore, dal suo recente discorso ad una conferenza di Singapore, riportato dal Figaro del 2011/06/14. Quindi, riassumendo la previsione di Nouriel Roubini, ci sarebbe la fine dell’Euro entro 5 anni, a meno che  l'Euro si rafforzi attraverso la stabile organizzazione di un "nuovo sovrano", Eurolandia. Che previsione! Essa consiste nel dire che entro cinque anni (un tempo infinitamente lungo in un momento di crisi, e Roubini ha parlato di tempi di maturazione molto più brevi solo pochi mesi fa) una cosa o l'altra potrà accadere. Grazie Dr. Roubini! E' difficile fare previsioni e lavorare allo stesso tempo per Wall Street. Ma in effetti lei deve fare la sua parte nel (vano) tentativo di convincere gli asiatici a non vendere assets in ​​Dollari in favore di quelli in Euro!
(11) Quando gli esperti ed i media anglo-sassoni non potranno davvero inventare più niente per giustificare il mantenimento della «crisi dell’Euro» come titolo di testa.
(12) Ma anche la Svezia, le cui élites continuano a vivere nel mondo del “post 1945”, quello in cui sono state in grado di arricchirsi sfruttando i problemi del resto del continente. Per quanto riguarda il Regno Unito, la City continua invano a cercare di evitare dall’andare sotto il controllo delle autorità europee, come possiamo vedere da questo articolo del Telegraph del 2011/05/30.Lal cosa più divertente, in questo articolo, è l'immagine scelta dal giornale: una bandiera europea a brandelli. Ma è davvero la City che sta perdendo la sua storica indipendenza a favore della UE, e non il contrario. E' un esempio lampante dell’incapacità a comprendere gli eventi in corso in Europa, attraverso i media britannici, anche quando si tratta del Telegraph, altrimenti eccellente in termini di copertura della crisi.
(13) Da qui la loro motivazione a comprare il debito di Eurolandia. Fonte: Reuters, 2011/05/26
(14) Fonti: YahooActu, 2011/06/13, Deutsche Welle, 2011/06/10, Spiegel, 2011/06/10
(15) La crisi non consente ad Eurolandia di aspettare il 2013, la data prevista per la revisione del sistema adottato nel Maggio del 2010, per risolvere questo problema.
(16) Diverse opzioni sono allo studio, ma molto probabilmente il tutto sarà organizzato intorno ad un sistema a doppio livello di emissione del debito pubblico: un primo a firma comune di Eurolandia (e, quindi, ad un tasso d’interesse molto basso) per un importo fino ad una certa percentuale del PIL di ogni Stato (40%, 50%, 60% ... saranno i leaders di Eurolandia a dover scegliere), un secondo, oltre questa soglia, con solo la firma (garanzia) dello Stato interessato, con  tassi d’interesse molto alti, riservati agli studenti meno seri della classe.
(17) A questo proposito, è deplorevole che i media internazionali siano più interessati a qualche migliaio di manifestanti greci (vedi più avanti, in questo numero, per un esempio lampante della enorme differenza tra i numeri veri, e quelli dei media anglo-sassoni), supposta incarnazione del rifiuto dell’austerità e della debolezza dell’Eurozona, piuttosto che “alle aspettative reali espresse attraverso la lettera aperta degli intellettuali greci”, che non accusano Eurolandia, ma la propria élite politica e finanziaria, che non è riuscita a rispettare gli impegni, e chiedono il potenziamento del sistema politico-sociale greco al livello di quello del resto di Eurolandia. Fonte: L'Express, 2011/06/09
(18) Per quanto riguarda il termine "ristrutturazione", su cui gli articoli e le trasmissioni di economisti e finanzieri di ogni tipo hanno a lungo delirato, il nostro team vorrebbe apportare ad esso una semplice e chiara precisazione: è ovvio che parte del debito greco fa parte di questi 15.000 miliardi di Dollari di beni fantasma, che evaporeranno nei mesi a venire. Non importa la parola usata, "ristrutturazione", "default "..., come abbiamo indicato nei GEAB precedenti, Eurolandia organizzerà un processo che farà sì che i creditori meno potenti o più esposti perdano in maniera significativa sulla loro esposizione greca. Tutto ciò si chiama “crisi”, ed è esattamente quella che noi stiamo attraversando. E l’"interesse nazionale" funziona sempre allo stesso modo. Ma comunque, a questo punto, il problema sarà trasferito negli Stati Uniti, nel Giappone e nel Regno Unito, e nessuno presterà attenzione al caso greco, dove gli importi sono ridicoli se confrontati: Grecia, 300 miliardi di Euro,  USA, 15.000 miliardi di Dollari .
(19) E la prossima revisione da parte della Corte Costituzionale d’Appello di Karlsruhe, nei riguardi del Fondo Europeo di Stabilizzazione, se non mette in discussione decisioni già prese, aumenterà la pressione in Germania sul fatto che il settore privato debba avere una partecipazione nella soluzione, il che vuol dire “perdite”. Fonte: Spiegel, 2011/06/13
(20) Un semplice calcolo ci permette di misurare la differenza tra l'attuale problema greco e quello degli Stati Uniti: le banche, in particolare, saranno costrette a farsi carico del 10%-20% del costo del salvataggio del debito greco, compreso quindi tra i 30 ed i 60 miliardi di Euro. Questo è ciò che "eccita" in questi giorni le agenzie di rating, riguardo le banche europee. L'esplosione della bomba del debito federale statunitense imporrà un costo quanto meno proporzionale, sulle banche e sugli altri detentori istituzionali di questo debito. Pertanto, in questo caso, stiamo parlando (ed è una stima prudente, poiché la natura stessa dell’uso dei T-Bonds degli Stati Uniti comporta un maggiore contributo privato) di importi compresi tra 1.500 ed i 3.000 miliardi di Dollari. Ciò è coerente con la nostra stima di 15.000 miliardi di Dollari di assets fantasma che scompariranno nei prossimi trimestri.
(21) Fonti: Reuters, 2011/06/08, Le Monde, 2011/06/11, FoxNews, 2011/05/30
(22) Ed una delle conseguenze di questo gioco, è che gli europei si stanno preparando non solo a regolare severamente i metodi delle agenzie di rating, ma semplicemente creeranno dei concorrenti alle agenzie anglosassoni, come del resto i cinesi hanno già fatto con l’agenzia Dagong, la quale ritiene che gli Stati Uniti siano entrati in un processo di insolvenza riguardo il proprio debito. Perdendo il monopolio sulla misurazione del rischio, Wall Street e la City perderanno così la loro capacità di fare o di perdere delle fortune. Fonti: CNBC, 2011/06/02, YahooNews, 2011/06/10



Saluti felici

Felice Capretta

domenica 19 giugno 2011

Grecia, debito, cronaca del default. Arrivano i pesi massimi: Goldman, Pimco, EU



La cronaca della disgregazione del vecchio mondo e dei primi cenni di nuovo mondo passa dalla cronaca quotidiana dell'insolvenza di Atene, alias il temuto default della Grecia sul suo debito.

E' facile dare uno sguardo ai titoli. Da wallstreetitalia e swissinfo


Venerdì mattina



Venerdì pomeriggio





(forse a qualcuno viene il vago sospetto che ci possa essere un collegamento tra le due cose?)

Sabato mattina




Sabato pomeriggio




Domenica sera




Vedremo la giornata di Lunedì e vedremo come andrà il viaggio di Papandreu a Bruxelles. Vedremo soprattutto come lo accoglieranno al suo rientro le persone a cui deve rispondere, ovvero i greci.


Aggiornamento: Lunedì mattina





In sostanza, l'Eurogruppo dopo 7 ore di riunione non ha cavato un ragno dal buco e continua a porre come condizione necessaria, ma non sufficiente, le rigide norme di austerity e di svendita delle risorse greche che rendono così festanti i greci.

Nel frettampo, Papandreu ha pensato bene di affidare il ministero delle finanze a quest'uomo: Evangelos Venizelos, il suo principale rivale al Pasok, un soggetto che già dalla foto emana tranquillità, intelligenza, onestà, rigore e soprattutto fiducia. Eccolo qui.






Manifestazioni nel mondo

Nel frattempo, 150.000 persone sono scese in piazza a Madrid e qualcuna anche nelle principali piazze italiane: Milano, Roma, Bologna, Firenze, Napoli. Mentre scriviamo non abbiamo ancora la percezione di come sia andata.

Oggi abbiamo parlato con una famiglia egiziana. Tra le altre cose, abbiamo manifestato la nostra opinione sul fatto che tutti questi movimenti in realtà non siano cose diverse ma siano in realta' un tutt'uno a livello mondiale.

La risposta è stata "It's true. And we will succeed, Inshallah."

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 17 giugno 2011

la storia del giocoliere e della bambina senza un braccio


Oggi vogliamo fermarci per un attimo e raccontare la storia del giocoliere e della bambina senza un braccio.


C'era una volta un giocoliere che si divertiva al parco con le 3 palline.

Poi sono arrivati dei bambini di 8 anni circa che lo guardavano mentre faceva il giocoliere.

Poi i bambini se ne sono andati tutti.

E' arrivata una bambina dopo un po', da sola. Sorridente, capelli ricci e colore della pelle che ne raccontano l'origine africana. Alla bambina manca un avambraccio, ha solo un moncherino di circa 3 cm appena più sotto del gomito.

E chiede al giocoliere, sorridendo con i denti bianchissimi: "mi fai provare, ma solo con 2 palline?"

Il giocoliere guarda la bambina con un misto di incredulità e di ammirazione.

E, anziche' dirle "non ci puoi riuscire", tace e le allunga le due palline.

La bambina prende la prima pallina con la mano.
E l'altra pallina se la sistema tra l'interno del gomito ed il moncherino ed il petto.

La bambina guarda il giocoliere. Sguardo di intesa, respiro profondo per prendere aria, e via, lancio.

Le palline cascano entrambe immediatamente a terra dopo una piccola parabola.

La bambina le riprende e ci riprova.
La bambina ci riprova altre 4 volte e per tutte le volte le palline cascano inesorabilmente.

Poi fa un grande sorriso, e dice "non mi viene...! eh, pazienza" , sorride ancora, fa spallucce, ringrazia e se ne va più felice di prima.Perchè ci ha provato anche se sembrava impossibile ed ha ricordato al giocoliere che non è importante quanto impossibile è il risultato, ma che quello che è veramente importante è provarci sempre, dare il massimo e sorridere se non ci riesci, perchè alla fine il mondo va avanti lo stesso.

Questa è una storia vera.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 15 giugno 2011

Manifestazione in Grecia 15 giugno, segui la diretta

E' in corso la grande manifestazione indetta per il 15 giugno in Grecia da tutte le organizzazioni greche. Informazione Scorretta e Rischio Calcolato sono gli unici due media italiani che stanno seguendo in diretta gli eventi di oggi in Grecia.

*** aggiornamento 23:08 e la giornata si chiude con il rendimento dei titoli di stato che hanno polverizzato il record di oggi. Nell'Eurozona, il Bund è al 3%, il "sirtaki" ha raggiunto il - udite udite - 28% di rendimento. Praticamente crack scontato. A Barcellona, 2000 manifestanti hanno bloccato il parlamento. In Irlanda, lancio di uova al presidente della banca d'Irlanda.

*** aggiornamento 18:00 gli scontri sono continuati per il pmeriggio. lacrimogeni, lanci di pietre e molotov. difficile farsi un'idea. Papandreu avrebbe offerto le sue dimissioni per un governo di unità nazionale. Non è la giornata migliore per la Grecia.




*** aggiornamento 13:10 segnalati disordini in città, presenza di provocatori stile black block. fermato e perquisito dai manifestanti, uno avrebbe addosso il badge della polizia. non è possibile confermare la cosa per il momento (via twitter). isolati con successo per il momento.


*** aggiornamento 13:00 i manifestanti bussano




*** aggiornamento 12:30 altra fonte di streaming video www.skai.gr . Parlamento circondato dai manifestanti, confermato uso lacrimogeni.


*** aggiornamento 12:00 Tessalonica, il ministero per la Macedonia e la Tracia è circondato da migliaia di manifestanti . La situazione ad Atene è questa nella foto, immagine molto significativa dal paese che la storia ci insegna essere la culla della democrazia. Confermati tentativi di scavalcamento del muro, uso di lacrimogeni ora






*** aggiornamento 11:24 pare che il muro eretto questa mattina nel nome della democrazia per tenere le persone fuori dal parlamento stia iniziando a cedere, non ancora confermato. le forze armate nel nome della democrazia starebbero preparando i lacrimogeni (via twitter)


*** aggiornamento 11:13 altra fonte di stream video live disponibile






*** aggiornamento h 10:02 - la grande manifestazione è iniziata. Alzate reti metalliche in difesa del parlamento, la folla fuori è già numerosa e canta "Ladri, ladri".






Manifestazione in Grecia 15 Giugno

La protesta è a piazza Syntagma, Atene, dove già il 5 Giugno scorso si erano raccolte centinaia di migliaia di greci.

Oggi, Governo e Parlamento devono fare una scelta: devono decidere tra Unione Europea e FMI da una parte o la popolazione greca dall'altra.

Il parlamento deve infatti votare il provvedimento che prevede l'applicazione delle ulteriori norme di austerity, che prevedono ulteriori tagli allo stato sociale, privatizzazioni ed altre dolorose misure, condizione necessaria (ma non sufficiente) alla concessione di un'altra tranche di aiuti, che peraltro, come abbiamo visto ieri con l'articolo sui risultati della riunione dei ministri europei per l'aiuto alla grecia, non è affatto scontata.

L'ulteriore downgrade di qualche giorno fa degli sciacalli di S&P del debito greco a CCC (al livello dell'Ecuador) ha peggiorato ulteriormente le prospettive.

Potete seguire il diretta lo streaming da Piazza Syntagma qui sotto



Η Αγανάκτηση των Ελλήνων di Dailymotion_gr_live


e questo è un altro feed video live direttamente in piazza (finchè funziona)




Free TV Show from Ustream


nei limiti del possibile seguiremo l'evento in diretta.

Seguiteci anche su twitter.com/felicecapretta anche se i microblogger greci in inglese non sono moltissimi e non garantiscono la massa critica per un flusso sufficientemente attendibile.

Per la cronaca, anche a Barcellona ci sono migliaia di persone nella piazza del parlamento locale oggi.



Saluti felici e stay human (a proposito, si contano i giorni per la partenza della freedom flotilla 2)

Felice Capretta

martedì 14 giugno 2011

Grecia, aiuti, default: riunione dei ministri dell'economia, nulla di fatto



Ancora Grecia, il default greco e la ristrutturazione del debito di Atene.

Oggi tocca a due figure: il ministro delle finanze slovacco ed il ministro delle finanze del Lussemburgo, che hanno rilasciato interessanti dichiarazioni a margine delle riunione informale dei ministri economici dell'eurozona sul caso Grecia. Terminata, manco a dirlo, con un nulla di fatto.

Per il primo, "è improbabile che il pacchetto di aiuti alla Grecia sia completato entro il 20 Giugno"

Per il secondo, "c'e' bisogno di assicurarsi che non ci sarà un effetto domino", "il default greco avrebbe conseguenze su tutte le nostre banche", e comunque "sono convinto, da alcune settimane, che troveremo una soluzione ai nostri problemi".

Al che cade a fagiolo, come si dice, la dichiarazione del ministro tedesco delle finanze Schauble in risposta alla domanda sulle possibilità di un piano di aiuti alla Grecia: "non c'e' nessun risultato".

Schauble è quello che aveva già rilasciato interessanti dichiarazioni a riguardo.

Si, perchè la riunione si è chiusa con un monumentale nulla di fatto, dicevamo. Per usare le parole del presidente dell’eurogruppo Jean-Claude Juncker: “ L’ho già detto, abbiamo messo sul tavolo tutte le opzioni

Tradotto in parole comuni e volgari: non si sa più che pesci pigliare.

No, datemi una canna.

I più alternativi avranno pensato ad una fumata collettiva di erba caprina per farsi grasse risate.
I piu' arrabbiati avranno pensato alla canna corta, lunga, rigata, singola o doppia per farsi vendetta da sè.

Noi pensavamo solo ad una canna.

Da pesca.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: il parlamento greco aspetta in trepidante attesa. Perchè fuori dalle porte ci sono i greci che aspettano pazienti, come mostra questa foto scattata qualche giorno fa. Ed è prevista per domani la grande manifestazione di protesta in cui sono confluite tutte le organizzazioni, da quelle sindacali alle associazioni dei professionisti e così via. Domani, infatti, il parlamento greco dovrebbe votare l'accordo con la troika UE che comprende le misure di austerità necessarie, ma non sufficienti, per l'ottenimento degli aiuti. Le persone si sono date appuntamento domani fuori dal parlamento per far sapere direttamente ai loro politici qual è la loro opinione a riguardo del voto parlamentare. Quanto sono Felice di non essere un politico greco.




pps: abbiamo seguito il consiglio di Fedro55 e abbiamo sparso il nauseabondo liquido di fermento di pollone di pomodoro sulle zolle rivoltate. Per il momento sul campo di battaglia aleggia una nuance di fognatura nigeriana alle due del pomeriggio, con un tocco di latrina della seconda guerra mondiale a ferragosto. I vermi scapperanno di sicuro, ma c'e' il rischio che scappino perfino le lattughe..

lunedì 13 giugno 2011

Quorum Referendum 12 giugno 2011 raggiunto, o la breve storia dei tradimenti dei referendum



Con una affluenza pari a circa il 57%, il quorum al referendum del 12 13 giugno sembra proprio cosa fatta. Era necessario un 3% di margine per l'inghippo degli italiani all'estero, ma pare che sia al sicuro.

Questo non risolve magicamente le cose.

Non rende l'acqua pubblica per sempre, non blocca il nucleare per sempre, e così via.

D'altra parte, gli italiani hanno una lunga esperienza di  referendum indetti, leggi abrogate e poi prontamente ripristinate.


1993: Ministeri dell'agricoltura e del turismo

Il 18 e 19 aprile 1993 si votava su 8 quesiti referendari. Due di essi erano estremamente chiari: volete voi che vengano aboliti i ministeri dell'agricoltura e delle foreste e del turismo? Il responso delle urne fu molto palese: SI, per il 70,2% (agricoltura) e 82% (turismo).

Nello stesso 1993, il presidente del consiglio Ciampi rinomino' il ministero dell'agricoltura in Ministero per il Coordinamento delle Politiche Agricole. A fine '93 divenne Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali.

Poi, nel 1999 divenne Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Fu invece Prodi (ex goldman sachs, vale la pena ricordare) , con il governo Prodi Bis,  a reintrodurre il Ministero del Turismo tornò come dipartimento nel 2006.


Privatizzazione della RAI

11 giugno 1995, italiani chiamati al voto su 12 quesiti. Tra gli altri, uno chiede se gli italiani vogliano abolire la norma che definisce pubblica la Rai, in modo da avviarne la privatizzazione. 54,9% vincono i SI. A tutt'oggi la RAI resta la Radio Televisione Italiana, azienda pubblica.


Finanziamento pubblico ai partiti o il gioco delle tre carte

Nel 1978 il primo referendum rimando' l'abrogazione con la vittoria del NO. Nel 1993 invece vinsero i SI con il 90%.

Nello stesso anno, dicembre 1993, la legge sul finanziamento pubblico divenne "contributo per le spese elettorali". Poi, nel 1997, la legge intitolata "Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici", ripristino' il finanziamento pubblico ai partiti.

Nel 1999, per finire, la legge che prevede il rimborso delle spese elettorali entra in gioco e basta ottenere il 4% per ottenere il rimborso. Nel 2002, la soglia viene abbattuta all'1%.

Roba che se uno non ha il coraggio di rapinare una banca gli vien voglia di fondare un partito.


Il pendolo nucleare

Un anno dopo Chernobyl, 1987: per 80 votanti su 100 lo stato non puo' permettersi di piazzare una centrale nucleare in un Comune se il Comune stesso non vuole la centrale.

Aboliti anche i contributi di compensazione agli enti locali per la presenza di centrali e vietata la possibilità all'Enel di partecipare alle costruzioni di centrali nucleari all'estero. Pietra tombale sul nucleare in Italia?

Il Governo Berlusconi poi reintroduce il nucleare in Italia.

Oggi è stato necessario un referendum abrogativo.


Referendum o non referendum?

Ora è chiaro che le leggi che valevano 100 anni fa protrebbero non essere più adatte oggi, così come la volontà popolare. Ed è normale che il parlamento sia lì a fare le leggi, o almeno così dovrebbe essere in un mondo normale.

Quello che non è normale è che i governi reintroducano dopo poche settimane cio' su cui una larga fetta della popolazione si è espressa. Perchè ti viene il sospetto che questa gente non faccia l'interesse dalla nazione, ma il proprio interesse (si chiama alto tradimento).

I referendum sulla privatizzazione dell'acqua quindi non toglieranno l'acqua dagli artigli delle multinazionali e degli interessi collegati, che ci riproveranno subito. Ma gli italiani si sono espressi chiaramente, ed una bandiera è stata piantata.

Se non altro, i prossimi governi dovranno fare i conti con la volontà popolare e dovranno decidere se e quanto, e quanto presto, essere responsabili del tradimento della volontà popolare.

L'agenda della privatizzazione dell'acqua, così come quella del nucleare (per il legittimo impedimento è una cosa un po' diversa) è destinata ad andare avanti, ma almeno gli abbiamo posto un ostacolo.

Se non avessimo votato, se non avessimo raggiunto il quorum, se non ci avessimo neanche provato perchè tanto in italia non cambia mai un cazzo di niente, l'agenda sarebbe andata avanti liscia senza il minimo ostacolo.

Invece stavolta gli è andata male.

Saluti felici e stay human

Felice Capretta

giovedì 9 giugno 2011

Referendum 12 e 13 Giugno





Stimatissimi,

non è nostra abitudine parlare di politica nè di elezioni.
Crediamo fermamente che non si puo' cambiare la politica con i mezzi della politica.

Questo weekend pero' ci sono 4 referendum di un certo interesse: quantomeno si parla di argomenti reali e concreti e tutto il paese è chiamato a dare la sua opinione su questi argomenti.

Si, abbiamo scritto "l'opinione": perchè se il referendum cancella la legge in vigore, niente vieta che il parlamento poi riproponga una legge analoga il giorno dopo. Magari sottobanco. E' già successo, con il nucleare, con il finanziamento pubblico dei partiti, con il ministero dell'agricoltura e molto altro.

Pero' almeno un segnale parte e il paese puo' dire la sua più o meno senza filtri.


I referendum

Detto questo, vi ricordiamo i quattro quesiti di questo weekend:

1 e 2) Privatizzazione dell'acqua 1 e 2

La normativa, approvata dal Governo Berlusconi, stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.

Così facendo, andrebbero a finire definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO Acqua (gestori pubblici delle risorse idriche) che attualmente non hanno proceduto "ad affidamento" o che hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico.

Non solo, la norma disciplina le società miste collocate in Borsa che, se vorranno mantenere l'affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.

Per il secondo quesito, l'abrogazione parziale è legata alla parte di normativa che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a logiche di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio stesso.

SI per eliminare la norma sulla privatizzazione dell'acqua.
NO per lasciare le cose come sono e consentire la privatizzazione dell'acqua.


3) Nucleare

Centrali nucleari in Italia, c'e' altro da aggiungere?

SI per eliminare la norma che consente l'uso di nucleare in italia
NO per mantenere la legge attuale che ne consente l'uso

4) Legittimo Impedimento

Ad aprile del 2010 il Sole 24 Ore proponeva una guida alla lettura per spiegare, passo per passo, tutte le novità contenute nelle nuove norme sul legittimo impedimento. La potete trovare a questo link.

SI per abrogare il legittimo impedimento
NO per lasciare le cose come sono


Il 50%+1 è richiesto perchè il referendum sia valido.



Bilderberg a Saint Moritz, Borghezio tenta di entrare

Per concludere, oggi il parlamentare europeo eletto nelle liste della Lega Nord Mario Borghezio si è presentato alle porte dell'hotel Suvretta House, dove da oggi è in corso la riunione di quattro giorni  del gruppo Bilderberg (ai quali auguriamo che vengano servite verdure intinte nell'E.Coli tedesco).

Borghezio ha preteso di entrare sventolando il tesserino di eurodeputato.

E' stato mandato via in malo modo e posto in stato di fermo dalla polizia cantonale.Questa la sua dichiarazione all'ANSA:

Sono stato assistito dalla polizia elvetica ma il trattamento subito dalla sicurezza dell'incontro è stato brutale. Ho intenzione di presentare una denuncia. E il trattamento subito, chiedevo solo di assistere, mi conferma che questa è una riunione molto importante chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun controllo popolare. È evidente che il Club di Bildelberg è una società segreta, come pensano in tanti di cui meno si sa e meglio è

Ehi, Borghezio ne ha detta una giusta.

Per il prossimo decennio è a posto.

Saluti felici e stay human

Felice Capretta

mercoledì 8 giugno 2011

Continua il tiro al Partenone

il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha rilasciato ieri un'intervista al Die Welt che e' uscita in edicola oggi e contiene altre affermazioni piuttosto forti sulla solvibilita' di Atene.

«C'è il vero rischio che in Grecia si realizzi la prima insolvenza non coordinata di uno Stato dell'Eurozona».

Ed e' questa la prima volta che un ministro dell'unione europea si lascia andare a dichiarazioni cosi' palesi.

Da Il sole 24 ore:

Schäuble sostiene che la Grecia ha bisogno di un «sostanziale» aumento degli aiuti internazionali e che il salvataggio di Atene deve prevedere la partecipazione dei creditori privati, in altre parole una ristrutturazione del debito sovrano nella quale vengano coinvolte anche le banche.



Questo ed altro sarebbe il contenuto di una missiva inviata dal ministro tedesco al presidente della Banca centrale europea Trichet ed ai ministri delle finanze dell'Eurozona.

I quali avranno sicuramente molto da dirgli in risposta.


IL PERCORSO DELLE REALTA' CHE NON POSSONO ESSERE NASCOSTE

Le realta' che non possono essere nascoste seguono lo stesso percorso.

Prima se ne parla su internet come ipotesi, ma si negano.

Poi ci sono le 'fughe di notizie', ma si negano e si smentiscono.

Poi ci sono le prime ammissioni a mezza bocca con termini edulcorati o fantasiosi : 'alleggerimento quantitativo' , 'ristrutturazione' e simili

Infine qualcuno inizia a parlarne apertamente.


CARTOLINE DALLA GRECIA

Nel frattempo, ad Atene i greci manifestano. Alcuni manifestanti hanno portato minacciosi pendagli da forca davanti alle sedi istituzionali.



Non vorrei essere un politico greco, di questi tempi.

Saluti felici

Felice Capretta
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martedì 7 giugno 2011

corsa agli sportelli, breve chiacchiera con un funzionario di banca

Oggi abbiamo avuto l'opportunita' di fare una chiacchiera di qualche minuto con un funzionario di una grande banca popolare italiana.

La filiale era vuota e c'era un tempo tecnico di attesa. Per non lasciarci allo sportello a guardare attentamente il vetro blindato per 7 minuti, abbiamo rotto il ghiaccio e fatto due chiacchiere.

Non era facile entrare nel merito del tema 'corsa agli sportelli' in 7 minuti, ma il vostro caprino cronista del mondo di mezzo ce l'ha messa tutta e qualche risultato e' arrivato. Dopotutto pensava di parlare con un correntista della strada, mica con uno di Informazione Scorretta :-)

Partenza facile: la Grecia. 'Secondo lei che fine fara' la Grecia'?

Sopracciglio incurvato, espressione mista tra il sorpreso, l'incuriosito ed il dubitabondo, il funzionario non nasconde una certa preoccupazione: 'non so, non ho idea di come andremo a finire, e' una situazione difficile'.

FC: 'eh beh certo, perche' poi tocca all'irlanda, al portogallo, alla spagna e poi arriva qui, ma se anche ci fossero abbastanza soldi per salvare la spagna, non ce ne sarebbero comunque per salvare l'italia'

Funz: 'eh si, purtroppo e' cosi', siamo preoccupati anche noi'

FC: 'gia'. Pensi che in grecia le persone stanno silenziosamente portando fuori i loro soldi dalle banche. E c'e' un picco di prelievi da 500 euro dai bancomat da qualche tempo, non e' una bella situazione per le banche, vero?'

Funz: 'ma pensi che noi stiamo vedendo la stessa cosa qui da un paio di settimane. Picchi di operazioni anomale, e sono tutti prelievi, anche da 10-20.000 euro', settimana scorsa c'era la fila fino la' in fondo'

FC: 'caspita, davvero? Allora prelevero' qualcosa anch'io mi sa. Perche' nelle situazioni come questa e' meglio portare fuori il contante dalle banche, non crede?'

Funz.:'si, da una parte queste operazioni ci aiutano, perche' ci fanno lavorare, ma dall'altra....'

FC (ridendo): '...dall'altra rischiano di mandare la banca a gambe all'aria! Quindi meglio prelevare prima che sia troppo tardi, anche se non dovrei dirlo qui davanti a lei...'

Funz. (ridendo, ma non troppo):'effettivamente si. anche se e' meglio che non si sappia troppo in giro'

Ops.

Ehm.

Specifichiamo che questa e' stata la chiacchierata a ruota libera con un funzionario che ha la sua visione delle cose.

Questo non significa che in Italia sia in atto una silenziosa corsa agli sportelli ne' che non sia in atto.

Significa solo che abbiamo sondato il sentiment di un funzionario a caso di una banca a caso e questo post ne fotografa le parole, le emozioni e le preoccupazioni.

Significativamente, a nostro avviso.

Saluti felici e stay human (a proposito, ancora pochi giorni alla partenza della freedom flotilla 2)

Felice Capretta
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domenica 5 giugno 2011

Cronaca del mondo di mezzo



Stimatissimi, ben ritrovati.

E' trascorsa una settimana piuttosto intensa, con una serie di eventi che hanno dominato la scena e che probabilmente saranno la cronaca quotidiana dei giorni a venire.

Scontri di piazza, lacrimogeni, nazioni sull'orlo del default, strane epidemie, mezze rivoluzioni che arrancano, come quella che è partita in Italia e che è ora ferma ai box in cerca di organizzazione (perchè organizzare una rivoluzione in due settimane in germania forse si puo', ma in Italia semplicemente è impossibile)

Semplicemente sta avvenendo in questi giorni quanto dicevamo da tempo. E la tendenza per il futuro è una sola.


Fine primo tempo

E' il tempo di mettere la parola fine sulla prima parte della storia di Informazione Scorretta.

Abbiamo anticipato gli eventi prima che diventassero tendenze, abbiamo raccontato eventi troppo piccoli per essere visti. Quasi non è più divertente scovare gli eventi significativi, interpretarli e raccontarli, perchè gli eventi non sono più piccoli, sono ovunque e sono ormai troppo palesi per essere interpretati,

E' perfino morto Bin Laden.

Ci si sarebbe potuto anche imbastire sopra qualcosa, ma quando abbiamo letto che il cadavere l'hanno buttato in mare ci siamo resi conto che prenderli in giro stava diventando davvero troppo facile. Roba che non c'e' neanche gusto, come rubare le caramelle ai bambini, come sganciare due bombe atomiche su due città densamente popolate e spacciarlo come atto necessario per finire una guerra mondiale.

Insomma si, c'e' talmente tanto da raccontare che paradossalmente non c'e' più poi tanto da raccontare.
Il mondo è talmente impazzito che fa (sor)ridere da solo, in fondo, ora, il mondo basta guardarlo.

Abbiamo soprattutto raccontato la cronaca di un mondo che era sull'orlo di un cambiamento epocale. Quasi non è più divertente stanare con fiuto caprino i segnali di un mondo che stava per andare a male.


Secondo tempo

Comunque, gli affezionatissimi non siano allarmati: Informazione Scorretta continua.
Saremo i cronisti semiquotidiani del mondo che è in palese disfacimento.
Forse un po' meno frequenti, ma continueremo.

Saremo i cronisti del mondo di mezzo: di mezzo perchè si trova tra il vecchio mondo che è in disfacimento ed in corso di smaltimento ed il nuovo mondo che ancora non sa bene cosa potrebbe essere, ma che sta cominciando confusamente ad emergere.

Non è più tempo di anticipare, spiegare, segnalare, indicare.

Il tempo è finito ed i giochi sono fatti, non è più il tempo di dire che la barca sta affondando, è tempo di prendere decisioni ed agire.

E mentre raccontiamo la cronaca del mondo di mezzo, dallo smaltimento del vecchio mondo ai primi barlumi di nuovo mondo, ci concentreremo di più sulle cose che davvero contano.

Anche perchè i pomodori stanno crescendo rapidamente, le zucchine stanno facendo fiori a più non posso e nell'orto c'e' molto, molto da fare.

Saluti felici

Felice Capretta