venerdì 23 dicembre 2011

Buone feste e arrivederci al 9 gennaio


Stimatissimi, con questo post chiudiamo le pubblicazioni per le feste e riprenderemo il 9 gennaio.

Chi ha beneficiato del nostro lavoro in questi anni e si vuole sdebitare, puo' fare un regalo di Natale ad Informazione Scorretta direttamente online con il tasto "Donazione" qui sotto, anche con carta di credito, come già hanno fatto alcune straordinari lettori nei giorni scorsi.

Ci appoggiamo a Paypal, leader mondiale nel pagamento con carta di credito online.




Il ricavato sarà investito nell'acquisto di abbonamenti come il GEAB ed altre risorse a pagamento per poi condividerle tradotte e condivise qui. 

Saluti felici e sereni festeggiamenti!

Felice Capretta

martedì 20 dicembre 2011

Non c'e' troppo debito, è solo troppo tardi



Poesia semiseria di Natale

Ovvero: ode agli anticipatori
(dedicata agli affezionati lettori)


 

Non c'e' troppo debito, é solo troppo tardi

Poeti maledetti, visionari sognatori,
Seguiti per i deliri di argenti e ori,
Vedete là dove l'altro occhio non vede,
Udite cose che per altri è solo fede.

Or voi sapete che tempo non aspetta
Ché perduta è andata la via retta
È strada segnata sotto ai passi
Il futuro presente già rotola sui massi.

'Deh!' diranno ancor i cori illusi
Aspettan lieti che di lor si abusi
Piglia e para, aiuto aiuto,
Silente dirai: ' così é compiuto'.

Auguri felici

Felice Capretta

domenica 18 dicembre 2011

GEAB 60 italiano

Stimatissimi, ben ritrovati.

Grazie come sempre all'affezionatissimo Franco per la traduzione. Ecco a voi il Geab 60 in italiano.

GEAB N.60 - Crisi sistemica globale - USA 2012/2016: un paese insolvente ed ingovernabile 


Come preannunciato nel GEAB precedente, in questo numero presentiamo le nostre anticipazioni sui cambiamenti negli Stati Uniti per il periodo 2012-2016.

In questi cinque anni il Paese, epicentro della crisi sistemica globale e dal 1945 pilastro del sistema internazionale, attraverserà un periodo particolarmente tragico della propria storia.

Già oggi insolvente, diventerà anche ingovernabile determinando, per gli americani e per coloro che dipendono dagli Stati Uniti, violenti e distruttivi shock economici, finanziari, monetari, geopolitici e sociali.

Se gli Stati Uniti sono già oggi molto diversi dalla "super-potenza" del 2006, l'anno della pubblicazione del primo GEAB, che annunciava la crisi sistemica globale e la fine dell’onnipotenza degli Stati Uniti, i cambiamenti che ci aspettiamo per il periodo 2012-2016 sono ancora più importanti, e trasformeranno radicalmente il sistema istituzionale di questo paese, il suo tessuto sociale ed il suo peso economico e finanziario.

Inoltre, e come sempre ad ogni Dicembre, valutiamo le nostre anticipazioni per l'anno appena passato. Questo esercizio, praticato troppo raramente dai think tanks, dagli esperti e dai media (1), è uno strumento che permette ai nostri abbonati (2), così come ai nostri ricercatori, di verificare se il nostro lavoro mantiene un alto valore aggiunto e se resta o meno a diretto contatto con la realtà. Quest'anno il nostro “punteggio” è leggermente migliorato, e LEAP/E2020 ha raggiunto un tasso di successo dell’82% nelle sue anticipazioni per il 2011.

In aggiunta, pubblichiamo le nostre dettagliate raccomandazioni sulle valute, sull’oro, sulle borse, ed inoltre sulle conseguenze dell’emarginazione del Regno Unito in seno all'UE (3), sulla Sterlina, sui Gilts (Gilt-edged securities, conosciuti anche come "gilts", obbligazioni governative emesse in UK per conto del Tesoro, dal competente ufficio per la gestione del debito pubblico, ndt) e sul debito UK, ed inoltre formuliamo alcuni consigli riguardo lo sviluppo del sistema istituzionale americano (4).

In questo comunicato pubblico abbiamo scelto di presentare un estratto dalla nostra anticipazione sui cambiamenti negli Stati Uniti per il periodo 2012-2016. Ma prima di affrontare il caso americano, vorremmo riesaminare la situazione in Europa (5).


Dalla mancata dissezione di Eurolandia a quella del Regno Unito

Come anticipato dal nostro team, il vertice dell’UE a Bruxelles il 7/8 dello scorso Dicembre ha portato a due eventi fondamentali:

1. l'ulteriore integrazione di Eurolandia, con l’accelerazione ed il rafforzamento dell'integrazione finanziaria e di bilancio, e con l'avvio dell’integrazione fiscale (6). I governi dell'Eurozona, guidati dalla Germania, hanno confermato la loro disponibilità ad andare dritti verso il compimento di questo processo, a differenza delle chiacchiere degli anglosassoni e degli euroscettici che, negli ultimi due anni, avevano previsto l’abbandono dell’Euro da parte della Germania.

Allo stesso tempo Eurolandia ha rifiutato di seguire il percorso della Fed e della Banca d'Inghilterra, rifiutandosi di mettere in funzione le macchine per la stampa dei soldi (Quantitative Easing), fintanto che non fosse stata raggiunta, al suo interno, la disciplina di bilancio (7).

L’evidente fallimento dei QE negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna (8), conferma l'importanza di questa scelta, che permetterà, alla fine del 2012, l'emissione degli Eurobond (9).



Bilanci delle Banche Centrali degli USA, del Regno Unito, del Giappone e della Banca Centrale Europea (2007-2011, con base 100 nel Giugno 2008) - Fonte: Société Générale, 11/2011

Al contrario, l’"assicurazione" che il caso greco (una "tassa volontaria" corrispondente ad un "haircut" del 50% per i creditori privati del Paese) resti un'eccezione, è una promessa che vincola solo chi è disposto a crederci. Tra l'altro, essa è stata sostenuta dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, i cui concittadini sono ben consapevoli, dopo cinque anni che lo vedono in azione, di come i suoi impegni non abbiano alcun valore duraturo e siano sempre di natura tattica (10).

2. la duratura emarginazione (almeno 5 anni) del Regno Unito in seno all'Unione Europea, conferma che da ora in poi sarà davvero Eurolandia a portare avanti gli affari europei.

L’incapacità di David Cameron di raggruppare finanche due o tre soltanto degli "alleati tradizionali" del Regno Unito (11), illustra l'indebolimento strutturale della diplomazia britannica, e la generale mancanza di fiducia, in Europa, sulla capacità del Regno Unito di superare la crisi (12).

E' anche un indicatore attendibile della perdita d’influenza degli Stati Uniti nel continente europeo, poiché le scorrerie del Segretario al Tesoro Tim Geithner e del vicepresidente Joe Biden, pochi giorni prima del vertice, non sono servite a niente, e non hanno impedito il fallimento britannico ( 13).



Confronto tra i tassi d’interesse sul debito attuale, ed il tasso di mercato per i prestiti a 10 anni - Fonte: Figaro, 11/2011

Questo vertice in realtà è stato storico, ma non perché ha risolto i problemi finanziari e di bilancio europei.

Come avevamo anticipato nel Dicembre del 2010, e come la stessa Angela Merkel ha appena detto al Bundestag, il percorso di Eurolandia è lungo, complesso e caotico, ad immagine della strada percorsa per l'integrazione europea a partire dal 1950 (14).

Ma è tuttavia un cammino che rafforza il nostro continente, e che metterà Eurolandia al centro del mondo post-crisi (15). Se i mercati non sono contenti di questa realtà, il problema è loro. Essi continueranno a vedere i loro assets fantasma andare in fumo, le loro banche e gli hedge funds andare in bancarotta, e cercheranno invano di spingere verso l'alto i tassi d’interesse sul debito europeo (16), con il conseguente risultato che le Agenzie di Ratings anglosassoni hanno perso del tutto la loro credibilità (17).




Donazioni dei grandi hedge funds al Partito Conservatore Britannico (2001-2011) - Fonte: Financial Times, 12/2011

Questo vertice è stato storico perché conferma e velocizza il ritorno dei paesi fondatori dell'UE come responsabili del progetto europeo, e perché dimostra che, lungi dall’assistere ad un collasso dell’Eurozona, il trattamento d'urto tentato da David Cameron, su disposizione dei finanzieri della City (18), si è tradotto in un’accelerazione della dissezione del Regno Unito (19).

In aggiunta al confronto fra Liberaldemocratici e Conservatori, che la posizione di Cameron ha generato, minando ulteriormente una coalizione già davvero in cattiva forma, questa marginalizzazione britannica solleva una forte opposizione in Scozia e nel Galles, i cui leaders proclamano il loro attaccamento all'UE e, per quanto riguarda la Scozia (20), la sua volontà di aderire all’Euro, una volta che il processo d’indipendenza sia cominciato, intorno al 2014 (21).

E, ciliegina sulla torta, la collusione tra City e Governo Britannico è ora un argomento che si estende al di là dei confini del Regno Unito, e rafforza la determinazione del continente europeo a mettere finalmente sotto controllo questa entità "fuorilegge". Come abbiamo descritto dal Dicembre del 2009, e dall'inizio degli attacchi contro Grecia ed Eurolandia, la City, allarmata dalle conseguenze della crisi nei riguardi delle normative europee, si è lanciata all’attacco di qualsiasi evoluzione di Eurolandia, mettendo il Partito Conservatore ed i media finanziari anglosassoni al proprio servizio (22). Il recente vertice di Bruxelles segna una grande sconfitta per la City, nell’ambito di questa guerra sempre più pubblica, che la espone tra l'altro al risentimento della maggioranza dei britannici, che non sono tanto contro Eurolandia, bensì contro la City (23), accusata di sfruttare il Paese (24).

Con 1.800 miliardi di Sterline di denaro pubblico investito nelle banche nel 2008 per evitare il collasso, i contribuenti britannici sono infatti coloro che più hanno pagato per il salvataggio delle istituzioni finanziarie. Ed il Governo Britannico potrebbe sì continuare ad escludere tale importo dal calcolo del debito pubblico, sostenendo che si tratta di un "investimento", nei fatti, però, sempre meno persone ritengono che le banche della City possano riprendersi dalla crisi, soprattutto a causa del peggioramento della seconda metà del 2011: le azioni acquistate dal Governo, infatti, sono già prive di valore. Lo "hedge fund UK" è sull'orlo del collasso (25) ... e grazie a David Cameron ed alla City è anche isolato, visto che nessuno viene in suo aiuto, né in Europa né negli Stati Uniti.

Con la bolla cinese (26) che sta per unirsi alla recessione europea ed alla depressione statunitense, la tempesta del 2012 determinerà se David Cameron ed il suo ministro delle Finanze, George Osborne, saranno o meno degni discendenti dei grandi marinai britannici.



Costi del trasporto marittimo Cina/Europa (in blu) e Cina/USA (in rosso) - Periodo Settembre-Novembre 2011 - Fonte: Phantonomics, 12/2011

Ma torniamo ora all’estratto dalla nostra anticipazione sul futuro degli Stati Uniti, per il periodo 2012-2016.


Il futuro degli Stati Uniti - 2012-2016: gli insolventi ed ingovernabili Stati Uniti

In questo numero il nostro team pubblica quindi le proprie anticipazioni sul futuro degli Stati Uniti per il periodo 2012-2016.

Ricordiamo che a partire dal 2006, e dai primi numeri del GEAB, LEAP/E2020 ha descritto la crisi sistemica globale come un fenomeno che avrebbe caratterizzato la fine del mondo del post-1945 per come lo conosciamo, e che segnerà il crollo del pilastro americano, sul quale l’ordine mondiale ha riposato per quasi sette decenni.

Fin dal 2006 avevamo individuato il periodo fra il 2011 ed il 2013 come quello in cui il "muro del Dollaro", su cui siede il potere degli Stati Uniti, sarebbe crollato.

L’Estate del 2011, con il taglio del rating degli Stati Uniti effettuato da S&P, ha segnato la storica svolta ed ha confermato che l’"impossibile" (27) era effettivamente in procinto di avverarsi.

Oggi pertanto appare indispensabile fornire ai nostri abbonati una chiara visione anticipatrice di ciò che attende il "pilastro” del mondo prima della crisi, nel momento in cui questa ha innestato la "marcia più alta", nell'Estate del 2011 (28).

Così, secondo LEAP/E2020, l’anno di elezioni 2012, che si apre avendo sullo sfondo la depressione economica e sociale, la paralisi completa del sistema federale (29), il forte rifiuto del tradizionale sistema bipartitico, e la crescente messa in discussione della pertinenza della Costituzione, inaugura un periodo cruciale nella storia degli Stati Uniti.

Nei prossimi quattro anni il paese sarà sottoposto a sconvolgimenti politici, economici, finanziari e sociali, come non ne ha mai conosciuto dalla fine della Guerra Civile che, per un caso della storia, iniziò esattamente 150 anni fa, nel 1861.

Durante questo periodo gli Stati Uniti saranno contemporaneamente insolventi ed ingovernabili, trasformando in “barca alla deriva” quella che fu la "nave ammiraglia" del mondo degli ultimi decenni.

Per rendere comprensibile la complessità del processo in corso, abbiamo scelto di organizzare le nostre anticipazioni intorno a tre aree-chiave:

1 – Lo stallo istituzionale e la rottura del tradizionale sistema bipartitico degli USA.

2 – L’inarrestabile spirale recessione/depressione/inflazione.

3 – Il collasso del tessuto socio-politico degli Stati Uniti.



L’inarrestabile spirale economica degli USA: recessione/depressione/inflazione (estratto)

In effetti gli Stati Uniti concludono il 2011 in uno stato di debolezza senza precedenti dai tempi della guerra civile.

Essi non esercitano più alcuna importante leadership a livello internazionale.

Il confronto tra i vari blocchi geopolitici si sta acuendo, ed essi si trovano a dover affrontare quasi tutti i principali attori mondiali: Cina, Russia, Brasile (e in generale quasi tutto il Sud America), ed ora Eurolandia (30).

Nel frattempo non riescono a porre sotto controllo la disoccupazione, con il tasso reale che ristagna intorno al 20%, avendo sullo sfondo la contrazione senza sosta e senza precedenti della forza-lavoro (che ora è scesa al livello del 2001) (31).

Il settore immobiliare alla base, insieme a quello azionario, della ricchezza delle famiglie americane, continua a vedere i prezzi in calo anno dopo anno, nonostante i disperati tentativi della Fed (32) di facilitare i prestiti all'economia attraverso la sua politica di tassi ad interesse-zero.

Il mercato azionario ha ripreso il suo percorso verso il basso, interrotto artificialmente dai due QE del 2009 e del 2010.

Le Banche Americane, i cui bilanci sono molto più carichi di prodotti finanziari derivati rispetto a quelli delle loro omologhe europee (33), stanno pericolosamente avvicinandosi ad una nuova serie di fallimenti, di cui quello della MF Global è un precursore che indica l'assenza di controlli procedurali e di allarmi, tre anni dopo il crollo di Wall Street del 2008 (34).

La povertà sta gradualmente aumentando nel paese, un americano su sei ora dipende dai buoni pasto (35), ed un bambino su cinque ha vissuto periodi della propria vita sulla strada (36). I servizi pubblici (l’istruzione, il sociale, la polizia, le autostrade ...) sono stati significativamente ridotti in tutto il paese per evitare il fallimento delle città, delle contee, o degli Stati.

Il successo incontrato dalla rivolta della classe media e dei giovani (TP e OWS), si spiega con questi obiettivi sviluppi. I prossimi anni vedranno il peggioramento di queste tendenze.

La debolezza nel 2011 dell'economia e della società degli Stati Uniti, è paradossalmente il risultato dei tentativi di "salvataggio" effettuati nel 2009/2010 (piani di stimolo, QE ...), e del degrado di una “normale” situazione pre-2008. Il 2012 segnerà il primo anno di degrado a partire da una situazione già gravemente compromessa (37).

Piccole e medie imprese, famiglie, enti locali (38), servizi pubblici, ... non hanno più alcuna "imbottitura" per attenuare il colpo della recessione in cui il paese è di nuovo caduto (39).

Abbiamo anticipato che il 2012 avrebbe visto un calo del 30% del Dollaro contro le valute mondiali. In un’economia che importa la maggior parte dei suoi beni di consumo, questo si tradurrà in una corrispondente riduzione del potere d’acquisto delle famiglie americane, in un contesto di inflazione a due cifre.

TP e OWS hanno, quindi, un brillante futuro davanti a loro, poiché l'ira del 2011 diventerà di gran moda nel 2012/2013.




Si conclude così il GEAB n. 60 parte pubblica, che questo mese trasuda sciovinismo eurocontinentale più del solito.

Attenzione! in caso di ripubblicazione totale o parziale o con modifica del contenuto si prega di riportare sempre il link originale alla fonte, il nome dell'autore (Franco per Informazione Scorretta) ed il link al blog: Informazione Scorretta. Tutti i link devono essere attivi.

Troviamo regolarmente nella rete copie di ogni genere della nostra traduzione. Sii anche tu rispettoso e linka.

A presto e saluti felici

Felice Capretta






Note:

(1) Per non parlare delle agenzie di rating, che passano il tempo a cambiare i loro giudizi, prova del fatto che non hanno una metodologia affidabile, e che galleggiano in balia delle pressioni e delle mode.
(2) Che possono così determinare direttamente sia la rilevanza delle nostre anticipazioni che l'onestà delle nostre valutazioni.
(3) Uno sviluppo anticipato dal nostro team per lungo tempo.
(4) Su richiesta di numerosi lettori americani.
(5) Presenteremo le nostre anticipazioni per l'UE nel GEAB N. 61 o N. 62.
(6) Il presidente dell'Unione Europea, Herman Van Rompuy, ha quasi ragione nel dire che, fra pochi anni, questo 2011 sarà giudicato come un "annus mirabilis" per l'Europa. Il nostro team pensa, invece, che sarà il 2012 ad essere l’effettivo anno chiave. Fonte: Le Soir, 13/12/2011
(7) Fonte: New York Times, 2011/10/12
(8) La Banca dei Regolamenti Internazionali ha appena messo in guardia il Regno Unito del fatto che la sua politica di QE è in corso di fallimento. Fonte: Telegraph, 2011/12/12
(9) Qualunque cosa possa oggi dire Angela Merkel.
(10) La Germania, l’Olanda e gli altri paesi con un surplus, sono determinati a tornare su questo argomento quando sarà il momento giusto. E noi manteniamo la nostra previsione sul fatto che il 30% del debito pubblico occidentale non sarà rimborsato nel 2012: in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti.
(11) Vale a dire i paesi europei ancora sottomessi a Washington, come la Repubblica Ceca di Vaclav Klaus, i Paesi Baltici e la Svezia.
(12) Tutti i paesi al di fuori dell’Eurozona, ad eccezione del Regno Unito, si sono saggiamente posti in fila dietro la bandiera della moneta unica europea. Ma, naturalmente, essi sono senza alcun dubbio "irresponsabili", "idioti" o "temerari" ... a differenza dei giornalisti dei media anglo-sassoni che sanno, invece, che questa moneta è destinata al fallimento. Proprio come prima del 2008, quando erano convinti dell’invincibilità della finanza anglosassone, oppure come fino alla seconda metà del 2011, quando dicevano che la crisi era sotto controllo! Fonte: Libération, 13/12/2011
(13) Queste visite ad alto livello, oppure la telefonata presidenziale, ampiamente riportate dalla stampa statunitense poco prima del vertice UE, sono diventate una caratteristica dell’amministrazione Obama. Non potendo influenzare gli eventi - dal momento che Eurolandia ha fatto ben capire a Washington di farsi gli affari suoi – tutto questo aiuta Obama a convincere gli americani che Washington sia ancora il "deus ex machina" degli affari europei, anche se mai dal 1945 l’influenza degli Stati Uniti è stata così debole, sul futuro dell'Europa. E' vero che senza soldi, senza una minaccia comune e senza credibilità per quanto riguarda gli affari economici e finanziari, il compito degli inviati degli Stati Uniti non è certo facile!
(14) Fonte: Euronews, 14/12/2011
(15) LEAP/E2020 ritiene che oggi Angela Merkel sia senza dubbio l'unico “statista” europeo, ed anche occidentale. Non è una grande visionaria, ma è l'unico leader politico che riesce a combinare la necessità di politiche difficili con la visione positiva del futuro. E qualunque cosa si possa pensare, lei mostra un’innegabile determinazione, una qualità necessaria per ottenere cose che in politica sono allo stesso tempo importanti e difficili.
(16) Noi diciamo "invano" per due ragioni. Primo perché gli effettivi tassi attuali non sono quelli utilizzati dalla stampa (vedi tabella sopra), e poi perché, secondo la nostra analisi, Eurolandia nel 2012 o all'inizio del 2013, se i tassi d’interesse continueranno a salire, si incaricherà di raccogliere direttamente una parte degli enormi risparmi europei, allo scopo di ritirarsi alle proprie condizioni dai mercati finanziari anglosassoni ... che dovranno accettare un haircut più importante.
(17) A questo proposito, la composizione azionaria delle tre agenzie chiarisce la loro totale mancanza di autonomia decisionale, in quanto esse sono detenute da alcune grandi banche e fondi d’investimento statunitensi (fonte: Bankster). E' tempo che esse degradino Eurolandia di diverse tacche ... in modo che gli investitori siano costretti a fare la loro scelta: credere ai ratings delle agenzie, o contare sui propri punti di vista (fonte: CNBC, 15/12/2011). In definitiva ci sarà una differenza. LEAP/E2020 ritiene che coloro che seguono le agenzie saranno i grandi perdenti di questa crisi finanziaria. Ed il tentativo da parte dei governi europei di "mantenere il loro rating AAA a tutti i costi", come nel caso di Nicolas Sarkozy, dimostra una cosa soltanto: stanno solo ascoltando i loro amici finanziari. Quando si è Eurolandia e primo blocco commerciale globale, titolare del più grande risparmio globale, etc... uno non potrebbe fregarsene di meno delle agenzie di rating. Le si ignora o le si spezza. Due cose che sono nel programma del 2012 per questa materia.
(18) Gli "hedge funds” della City sono diventati i maggiori donatori del Partito Conservatore (vedi tabella sopra), che è di fatto il loro intermediario politico. E questi stessi "hedge funds" hanno, naturalmente, un affetto speciale per gli euroscettici britannici, di cui Roger Cohen dipinge un quadro particolarmente edificante nel New York Times del 13/12/2011. Quello che gli euroscettici britannici hanno contro Angela Merkel, non è il fatto che lei sia tedesca, ma il fatto che lei non sia una nazista. Se fosse così, i loro timori sulla "razza superiore" potrebbero essere espressi più facilmente all'interno dell'UE.
(19) Che si troverà privo d’influenza sulle decisioni che incidono in un qualche modo sull’argomento. Fonte: Guardian, 2011/10/12
(20) Fonti: Scottish TV, 2011/12/12, Wales Online, 2011/10/12, Indipendent, 2011/05/12
(21) A questo proposito, il nostro team vuole condividere le proprie riflessioni sull'uso del termine "Unito" nel nome dei paesi. Noi crediamo che tutti i paesi o le entità politiche che hanno messo la parola “Unito” o “Unione” nel loro nome, siano condannati alla disunione nel giorno in cui una grave crisi dovesse cambiare gli equilibri interni. Usare il termine "Unito", maschera nei fatti un fondamentale problema d’identità comune. Ecco perché l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è crollata, le Province Unite erano nei fatti disunite, e gli Stati Uniti, come il Regno Unito, si trovano ad affrontare crescenti tendenze centrifughe. E' la ragione per cui l'Unione Europea non è un'entità politica praticabile (è destinata ad essere solo un grande mercato, fonte: Spiegel, 18/11/2011) ... a differenza di Eurolandia, che non ha bisogno di aggiungere il termine Unione o Uni per avere una comune identità. Franck Biancheri, direttore di LEAP/E2020, ha così espresso, con questi motivi, la sua opposizione all’adozione del termine Unione Europea, al posto di Comunità Europea, agli inizi degli anni 1990.
(22) E sfruttando appieno la sua capacità di manipolare i mercati valutari e le altre attività finanziarie. Attitudine in rapido declino a causa della crisi e del crescente smascheramento della manipolazione in corso.
(23) Fonte: Independent, 2011/10/12
(24) La City è una reliquia feudale che sfugge ad ogni genuina regola all'interno del Regno Unito. Non fosse altro perché si tratta di un grande centro finanziario dove troppo pochi controllori "controllano", appoggiati come sono alla vasta rete di paradisi fiscali creati dai “coriandoli” dell'ex Impero britannico. Per informazione, France Télévisions ha appena trasmesso nel 11/2011 un rapporto straordinario sulla City. Si potrebbe dire che la City è una sorta di base "pirata", come quelle dei corsari barbareschi, che le potenze europee hanno infine sconfitto attraverso le campagne militari del XIX secolo, dopo secoli di pirateria e di contrabbandi di ogni tipo.
(25) Indifferentemente dal fatto che il debito sia pubblico o privato. Così, nel 2012, gli investitori immobiliari britannici non saranno in grado di rifinanziare 156 miliardi di dollari di prestiti. Fonte: Bloomberg, 2011/09/12
(26) Fonti: Telegraph, 14/12/2011, Les Echos, 2011/01/12
(27) Ricordiamo che solo un anno fa sembrava assolutamente folle anticipare un tale collasso. Gli esperti finanziari, i media specializzati ed altri esperti del "futuro come immagine speculare del passato", consideravano un tale collasso impossibile, o possibile solo dopo che per cinque o dieci anni la situazione finanziaria del paese avesse continuato a deteriorarsi.
(28) Questa esigenza è tanto più elevata poiché media e settori finanziari sono completamente parassitati dal "richiamo" della "crisi dell'euro", destinato, come abbiamo sottolineato negli ultimi due anni, a nascondere la gravità della situazione al centro del sistema finanziario globale, in particolare a Wall Street e nella City. Il clamoroso fallimento di David Cameron a Bruxelles, la scorsa settimana, dimostra casualmente il panico che regna nel cuore della finanza anglosassone.
(29) Eurolandia, nonostante il suo "handicap", a lungo presente nei media anglo-sassoni e negli isterici lazzi di Wall Street e degli intermediari della City, ha lavorato per quasi due anni alla costruzione di un nuovo dispositivo politico-istituzionale, per poter attraversare la crisi e prepararsi al mondo del dopo. Al contrario gli Stati Uniti si stanno dimostrando totalmente incapaci della minima iniziativa per potersi adattare al nuovo ordine mondiale, come è stato recentemente dimostrato dal fallimento della Supercommissione per la riduzione del deficit, nonostante il suo limitatissimo obiettivo di ridurlo di 1.500 miliardi di dollari in 10 anni (vedi tabella sopra). La storia degli Stati, come quella della specie, dimostra tuttavia che la capacità di adattamento è fondamentale per la sopravvivenza, ed è una legge che non ha eccezioni.
(30) Nella sua meravigliosa poesia «Se», Rudyard Kipling ha scritto "... Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto/Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi … O se mentono a tuo riguardo/A non ricambiare in menzogne … Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa ". E questo consiglio vale sia per le comunità che per gli individui, poiché la lettura della stampa anglosassone sull'Euro e su Eurolandia ci fa irresistibilmente pensare a questo passo della poesia. Tuttavia, con l'emarginazione del Regno Unito in seno all'UE, e con una più rapida integrazione di Eurolandia (come da nostre anticipazioni), si nota l'attraversamento di una barriera psicologica in Eurolandia: non è più il tempo per evitare di offendere la sensibilità dei nostri “alleati” anglo-sassoni, ma semplicemente quello per proteggerci dagli attacchi dei nostri “avversari” anglo-sassoni. A differenza dei media e degli esperti "mainstream" di Wall Street e della City, Eurolandia non perde tempo "a distorcere le parole per farne una trappola per gli sciocchi", essa prende in considerazione la realtà per andare avanti "sorridendo e sopportando", e tagliando al contempo, uno ad uno, i vincoli che la legano ai centri finanziari (ed a quelli politici in seguito) inglesi e statunitensi. Il nostro team non può resistere alla tentazione di fornire un ulteriore esempio della quotidiana "tessitura" di informazioni, di cui la maggior parte degli inglesi e dei media statunitensi hanno fatto una specialità. Così, nella sezione della nostra rubrica "distorsioni dei furfanti per fare trappole per gli sciocchi", annotiamo che Market Watch ha pubblicato un articolo sul numero del 14/12/2011, dal titolo "I gestori dei fondi temono il breack-up dell’Eurozona". Ma che cosa scopriamo in questo articolo? Che la loro preoccupazione principale (75%) è l’ulteriore downgrade degli Stati Uniti (il 48% pensa che accadrà nel 2012), e solo il 44% pensava che ci fosse il rischio che un giorno un paese dell’Eurozona l’avrebbe lasciata, senza menzionare un qualsiasi lasso di tempo. Un titolo onesto sarebbe pertanto dovuto essere: "I gestori dei fondi temono un ulteriore declassamento degli Stati Uniti". Ma come si dice in francese: "à la guerre comme à la guerre (arrangiarsi con quello che si ha)".
(31) Considerando che la popolazione degli Stati Uniti è aumentata di 30 milioni, si tratta di un incremento del 10%. Fonte: Washington Post, 2011/02/12
(32) Il nostro team pensa che il 2013/2014 fornirà, attraverso il Congresso e tramite un massiccio sostegno pubblico, un'opportunità senza precedenti per chiedere lo smantellamento della Fed. Le credenze anti-Fed dei Tea Parties, e quelle anti-Wall Street dell’OWS, troveranno su questo argomento un irresistibile punto focale.
(33) Fonte: New York Times, 24/11/2011
(34) A questo proposito è interessante notare che le agenzie di rating, guidate da Moody’s, non hanno visto arrivare alcunché di nuovo dal momento che, fino alla fine dell'estate del 2011, MF Global ha avuto una valutazione positiva da queste agenzie ... anche quando questa Società stava toccando i conti dei suoi clienti, nel tentativo di sopravvivere. Possano, coloro che credono che i loro investimenti siano meglio protetti a Wall Street o nella City, riflettere su questo "dettaglio".
(35) Fonte: MSNBC, 11/2011, RT, 2011/08/12
(36) Questi sono numeri che d'ora in poi classificheranno il paese nella categoria sociale del "Terzo Mondo". Fonte: Beforeitsnews, 29/11/2011
(37) Gregor McDonald dice che il paese non può più generare crescita. Fonte: SeekingAlpha, 2011/05/12
(38) Fonte: Washington Post, 29/11/2011
(39) In realtà la recessione non lo ha mai lasciato dal 2008, con un’eccezione tecnica dovuta a misure macroeconomiche. Ma nessuno mangia macroeconomia ... eccetto gli economisti.

lunedì 12 dicembre 2011

Arrivederci a lunedì 19 dicembre

Stimatissimi, saremo all'estero (per lavoro) per il resto della settimana, con connessione ad internet che sarà un punto di domanda. Ed anche se il momento è critico, non riusciamo a star dietro al blog.

Arrivederci a Lunedì 19 Dicembre salvo le solite apocalissi economiche, cadute di asteroidi ed altre amenità.

Nel frattempo, la consueta capretta natalizia nella città di Gavle è stata bruciata il 2 Dicembre (!), molto in anticipo sui tempi rispetto alla media, e non sarà rimpiazzata per quest'anno. Quindi quest'anno niente wwebcam, tocca aspettare il 2012.

saluti felici

Felice Capretta

venerdì 9 dicembre 2011

Primi risultati del vertice europeo

Quasi non e' ancora iniziata la giornata e già si parla dei primi risultati del vertice europeo sul destino dell'euro. Si, perché come i ladri, i tagliagole e le prostitute, ma anche come i turnisti, quei disgraziati che con la scusa di essere seduti sulla poltrona più alta di ogni nazione ci stanno dissanguando si sono incontrati ieri notte.

Il supervertice che prometteva di dare nuova mostruosa forma all'unione europea, e gettare le basi per un superstato orwelliano (se sarkozy e Merkel avessero trovato la quadratura) è infatti iniziato nella serata per continuare nella notte e prosegue durante la giornata di oggi.

Per ora ci sono svolte clamorose. Segnali forti di dissezione geopolitica globale, altrimenti detta della fase "ognun per sé", che, com'è noto agli affezionatissimi, precede la fase del "si salvi chi può". Che, peraltro, inizia ad affacciarsi.

Ecco le prime indicazioni emerse, da firstonline
http://www.firstonline.info/a/2011/12/09/intesa-nelleurozona-accordo-ue-a-23-nasce-leuropa-/0021618b-aa15-4b69-ace7-31e68fde6860

Vista l’impossibilità di coinvolgere nell’accordo (che verte in particolare su fondo salva-Stati e unione fiscale) tutti i 27 Paesi membri, in particolare la Gran Bretagna fortemente contraria, l’Europa va avanti a 23: I 17 Paesi dell’eurozona più altri sei volontari che sono Bulgaria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Danimarca. Fuori per ora Svezia, Rep. Ceca, Ungheria e appunto soprattutto Gran Bretagna

Quindi, Londra ringrazia e non prosegue.

D'altra parte, come non condividere le parole di Cameron :

"Noi non vogliamo aderire all'euro, siamo contenti di esserne fuori, come lo siamo di non fare parte della zona Schengen.

Noi non vogliamo rinunciare alla nostra sovranità come stanno facendo questi Paesi.

Noi vogliamo i nostri tassi di interesse, la nostra politica monetaria: quello che ci veniva offerto non era buono per la Gran Bretagna, quindi meglio che si facciano un trattato tra di loro".

Sul fronte unione fiscale, per il momento una raggiante Merkel ha dichiarato che "faremo l'unione fiscale". E questo fa proccupare non poco quelli che già erano preoccupati per la cessione della sovranità aol'elite non eletta.

Sul tema eurobond, sconfitta per ora di Monti e Sarkozy: se ne parlerà (forse) a giugno. Per la gioia di Berlino.

Si profila un'Europa a due velocità, ma attendiamo la fine del vertice per l'ultima parola.

Che sarà: merde.

Pronunciato alla francese.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 7 dicembre 2011

La Grannde Depressione 80 anni dopo (stessi colpevoli, stessa rabbia)



Riceviamo e volentieri pubblichiamo (grazie Fra), autore James Quinn.


The young man stands on the edge of his porch
The days were short and the father was gone
There was no one in the town and no one in the field
This dusty barren land had given all it could yield
I've been kicked off my land at the age of sixteen
And I have no idea where else my heart could have been
I placed all my trust at the foot of this hill
And now I am sure my heart can never be still
So collect your courage and collect your horse
And pray you never feel this same kind of remorse
Dust Bowl Dance - Mumford & Sons

 

La canzone di Mumford & Sons chiamata Ballata della Bolla di Polvere (Dust Bowl ) è pertinente tanto oggi come lo era stata nel descrivere la Grande Depressione. Sono stato coinvolto dal testo e dalla rabbia nella canzone. Il tema della canzone è la Dust Bowl del 1930 del Midwest degli Stati Uniti. 

Immaginate la Joads in Furore. Mentre ascoltavo la canzone di nuovo questa mattina sono stato colpito dalle similitudini tra il periodo descritto nella canzone e la nostra situazione attuale.

I testi di Marcus Mumford raccontano la storia di un giovane che ha perso tutto. La sua famiglia è morta o costretta ad abbandonare la loro terra. 

La mia interpretazione dei testi è che la banca ha pignorato la sua fattoria dopo che avevano perso il raccolto durante la Dust Bowl. 

Mi immagino un personaggio come il signor Potter che ha raccolto tutte le ipoteche delle fattorie e delle case di una piccola comunità. 

Al banchiere cattivo non gli importava che le famiglie avessero vissuto su questa terra per decenni, facendo crescere le loro famiglie insieme alle colture. Questi agricoltori duri lavoratori non avevano fatto nulla di male. Loro erano stati vittime delle circostanze. 

Ma i banchieri non si curavano di rovinare la loro vita. Le famiglie dei contadini non avevano partecipato ai ruggenti anni '20, indebitandosi sui margini per investire in azioni, né mietuto i profitti empi. I contadini furono vittime egli speculatori edilizi e delle intemperie. 

L'unico figlio nella canzone ha preso la legge nelle proprie mani e sparato al cattivo banchiere. Era pronto a fare il suo tempo, perché il suo atto è stata una reazione corretta.

Ottanta anni fa l’ultima Quarta Fase viveva la propria infanzia. Questa dura in genere dai 15 ai 20 anni. Il catalizzatore della scorsa Quarta Fase è stato il grande crollo del mercato azionario del 1929. Il "boom" del 1920 arricchì solo una frazione del popolo americano. I guadagni degli agricoltori e dei lavoratori dell’industria erano in stagnazione o in caduta. Gli agricoltori riuscivano  appena a tirare avanti durante i ruggenti anni '20. Solo il popolo di Wall Street si arricchiva. 

La crescita economica del 1920 non ha raggiunto la maggioranza degli americani: il 60% delle famiglie americane guadagnava di quanto necessario per supportare le proprie esigenze basilari (2.500 dollari era considerato sufficiente a sostenere i bisogni primari di una famiglia). Il settore agricolo fu altrettanto stagnante: i prezzi agricoli caddero dopo la prima guerra mondiale, quando l'Europa ricominciava ad auto approvvigionarsi e iniziavano le esportazioni di grano dal Sud America a prezzi ulteriormente depressi. La mancanza di potere d'acquisto delle popolazioni rurali e degli agricoltori avevano ridotto drasticamente il potere di acquisto in quelle aree, così come aumentavano i default per debiti. 

I consumatori rurali, urbani e suburbani avevano iniziato ad aumentare i loro debiti personali attraverso i mutui, i prestiti auto, e ricorrevano ad acquisti a rate per i beni di consumo, come le radio.

Il prezzo sempre crescente delle azioni è stato, in parte, il risultato della maggiore concentrazione della ricchezza della classe degli investitori. 

Alla fine la borsa di Wall Street ha cominciato ad assumere un'aura di invincibilità pericolosa, che portava gli investitori ad ignorare indicatori meno ottimistici dell'economia. 

Eccesso di investimenti e speculazioni (gioco d'azzardo) in azioni gonfiano ulteriormente i loro prezzi, contribuendo all'illusione di un'economia solida.

Il punto cruciale arrivò nel 1920 quando le banche cominciarono a prestare denaro agli acquirenti di azioni visto che le azioni erano i beni più apprezzati dal mercato. Le banche di Wall Street incoraggiavano gli investitori di Wall Street ad usare le azioni stesse come garanzia. 

Quando le azioni persero di valore, e gli investitori non poterono ripagare le banche, le banche si trovarono a possedere collaterali pressoché senza valore.

Le banche andarono in dissesto, trascinando con loro le aziende produttive perché chiusero i finanziamenti ed escussero i mutui in un disperato tentativo di rimanere a galla. 

La Federal Reserve era responsabile del controllo sulle banche. 

Queste erano responsabili delle politiche dei soldi facili nel corso del 1920. I maggiori istituti finanziari del paese includevano: Citibank, Bank of America, Goldman Sachs, JP Morgan & Co., Chase National Bank, e Wells Fargo. Suona familiare?

La Grande Depressione fu causata dalla Federal Reserve e dai suoi proprietari, le più grandi banche di Wall Street, aiutarono e furono complici la speculazione sconsiderata, l'avidità e il rischio estremo assunto con montagne di debiti. 

I ricchi diventavano più ricchi e i poveri sempre più poveri. 

La disuguaglianza del reddito negli Stati Uniti raggiunse il picco massimo nel 1928. Rimase a un livello elevato fino alla seconda guerra mondiale. 

Gli anni della gloria dell'Impero Americano sono stati dal 1941 al 1979, quando la classe media era in crescita, e la distribuzione del reddito nel paese era giusta ed equa, mentre la nostra economia basata sul  manifatturiero riempiva le tasche di tutti.

La disuguaglianza del reddito nel paese ha raggiunto lo stesso livello estremo nel 2007, appena prima che Wall Street desse origine all’implosione finanziaria. E non è migliorata negli ultimi quattro anni. Nei primi anni 1930 ci fu la sensazione di una rivoluzione nell'aria. 

Con una disoccupazione al 25% e la gente in condizioni disperate, il governo aveva il timore che i comunisti o i fascisti andassero al potere. Il New Deal è stato in verità un mezzo per tenere occupati i cittadini in modo che non si concretizzasse una rivoluzione. C'era molta rabbia verso i banchieri e l'aristocrazia che aveva causato la Grande Depressione. 

La rabbia si riflette nei testi Mumford & Sons:

La tua puzza di oppressione tua avidità e la vergogna

Così un uomo ha e un altro non ha
Come si può amare ciò che avete ottenuto
Quando lo avete preso tutto dalle mani deboli dei poveri?
Bugiardi e ladri che non sanno cosa è in serbo
Ballata del Dust Bowl - Mumford & Sons


Il crollo finanziario del 2008 è stato causato dall’allentamento delle politiche monetarie della Federal Reserve, dalla mancanza di una regolamentazione dalla Federal Reserve sui comportamenti penalmente spericolati delle banche di Wall Street e da incredibili livelli di crediti inesigibili dilagati in tutto il nostro sistema economico. 

Il tasso di disoccupazione vero oggi è del 23%. 

Un altro parallelo tra primi anni del 1930 ed oggi si può vedere nella tabella sottostante. Quasi 11.000 banche, pari al 40% di tutte le banche negli Stati Uniti, hanno cessato l'attività. Com'era prevedibile, queste erano tutte le banche di piccole dimensioni. Nessuna delle interconnesse banche di Wall Street ha cessato l'attività. Hanno tratto benefici, per effetto della sparizione del 40% dei loro concorrenti. TBTF - Troppo grandi per fallire – esisteva già 80 anni fa. 

Si può anche notare che i risparmiatori sono stati puniti, in quanto i tassi d’interesse corrisposti sui risparmi sono precipitati dal 5% al ​​di sotto dell'1% e le retribuzioni dei lavoratori della classe media sono crollati.

                                                          1929                  1933
Le banche in funzione                      25.568             14.771
Interesse prime rate                           5,03%               0,63%
Volume dei titoli venduti (NYSE)        1,1 B                0,65 B
Reddito privato ha guadagnato       $ 45.5B             $ 23.9B
Risparmi personali e aziendali        $ 15.3B             $ 2.3b

Statistiche storiche degli Stati Uniti, pp 235, 263, 1001 e 1007.

Durante i primi anni della attuale depressione più di 400 banche insolventi sono fallite e altre 800 banche sono sulla lista delle banche a rischio della FDIC. Pertanto, circa il 15% di tutte le banche negli Stati Uniti non saranno più in competizione con le banche di Wall Street che hanno causato la crisi finanziaria. Dal 2008, le prime cinque banche più grandi negli Stati Uniti hanno notevolmente aumentato la propria quota di mercato ed il potere. 

Esse sono: Bank of America, JP Morgan Chase, Citigroup, Wells Fargo e Goldman Sachs. 

Incredibile come esattamente le stesse banche che hanno causato tanto il crack del mercato del 1929 che quello del 2008 vengano fuori indenni e più forti dopo ogni crisi.

I media mainstream tentano di convincere il pubblico americano che la crescita del mercato azionario significa che l'economia sta migliorando e sta crescendo. Il grafico seguente mostra che il mercato azionario raggiunse il fondo nel 1932 e poi cominciò a salire quasi del 500% fino al 1937. 

Peccato che solo i banchieri e gli uomini più ricchi della società potevano permettersi di possedere azioni. Mentre il mercato azionario saliva, la persona media lottava per sopravvivere. Solo i proprietari di azioni prosperarono. L'uomo comune soffrì.
 

Il tasso di disoccupazione rimase a livelli elevati fino alla seconda guerra mondiale. Le politiche del New Deal di Franklin Roosevelt non posero fine alla Grande Depressione. L'uomo comune continuò ad far fatica a mettere il pane in tavola durante l'intero decennio dei ‘30. La storia della  spesa keynesiana di Roosevelt che mise fine alla depressione è falsa.

Gli anni 1930 erano pieni di ribollente rancore. La Liberty League e il padre Charles Coughlin, il
Rush Limbaugh del suo tempo, avevano usato la retorica anti-comunista e socialista per convincere milioni di americani che il modello utilizzato nella Germania nazista era meglio delle politiche del New Deal di FDR. 


Questo spinse Roosevelt più a sinistra, contro le grandi imprese e verso altri programmi socialisti per assicurarsi di ottenere i voti dei poveri. Sono stati giorni tetri nella storia del nostro paese. Il Generale Smedley Butler ha rivelato un complotto per rovesciare l'amministrazione Roosevelt e sostituirla con una dittatura fascista. Il paese esplose con rabbia furiosa.

Nel 1932, circa 80 anni fa, 43.000 manifestanti (17.000 veterani) discesero su Washington DC. Il Potere della Forza di Spedizione, anche conosciuta come il "Bonus Army", marciò su Washington per sostenere il passaggio del "bonus ai soldati" per il servizio militare svolto durante la Prima Guerra Mondiale . 



Crearono un campo con le tende per portare l’attenzione alla loro causa. Dopo che il Congresso si fu aggiornato, i manifestanti rimasero in città ed diventarono indisciplinati. Il 28 luglio 1932, due manifestanti furono uccisi dalla polizia, provocando nella folla ostilità e riottosità. Il governo mandò le forze armate contro i propri cittadini. 


Unità di cavalleria dell’esercito guidate dal generale Douglas MacArthur dispersero i manifestanti caricandoli e usando i gas. Cinquantacinque veterani rimasero feriti e 135 furono arrestati. 


I critici dei manifestanti li descrissero come comunisti, fomentatori di disordini e criminali.

Avanti veloce di 80 anni e abbiamo manifestanti in sit in nella pubblica piazza, non lontano da dove proprio le stesse banche che hanno causato la Grande Depressione hanno creato la Maggiore Depressione. Le maggiori banche di Wall Street sono diventate più grandi. 



La Federal Reserve, in collusione con le banche di Wall Street, ha realizzato due anni di ripresa del mercato azionario, mentre l'americano medio ha visto diminuire il proprio salario, la crescita del cibo e dei prezzi dell'energia, la caduta dei prezzi delle case, e le banche gli corrispondono lo 0,1% sul risparmio personale. 


La rabbia e la disillusione continuano a covare in questo paese come un vulcano  si prepara a eruttare. Alcune persone sono arrabbiate con i politici di Washington. 


Alcune sono arrabbiate con Wall Street. Altre non sono sicure con chi arrabbiarsi. L'oligarchia dei cattivi banchieri, titani aziendali e corrotto politici di Washington che controllano l'ordine del giorno e i media mainstream, continuano a disprezzare, schernire e denigrare la classe media d'America. La loro ingegneria finanziaria sta fallendo. 


Sono andati troppo oltre. 


L'accumulo del debito è insostenibile. 


L'umore del paese si è oscurato e stanno crescendo voci di rivoluzione ed è imminente l'ombra della violenza.

La Grande Depressione non fu un evento, fu un'epoca. Era un'epoca di malcontento, dolore, sofferenza, e infine ci fu la guerra e la morte. Le persone che hanno vissuto questo periodo sono per lo più morte. 



Siamo entrati in una nuova era simile. 


Il cittadino medio vede il sogno americano di una vita migliore scivolare via a causa della corruzione, l'avidità, immoralità e dei nostri sistemi politici e finanziari. Il mandato attualmente deciso per la Federal Reserve è quello di far crescere il mercato azionario, mentre si impoverisce la classe media. La migliore speranza dell'1% è che la polizia e i militari continuino ad obbedire ai loro ordini, perché il 99% è arrabbiato e armato fino ai denti. 


A questa Quarta Fase mancano da trascorrere dai 10 ai 15 anni. 


Ogni precedente Quarta Fase ha comportato violenza, guerra e morte su scala epica. L'inverno è arrivato e sarà un viaggio lungo e faticoso arrivare alla primavera. Le scelte che faremo nei prossimi anni decideranno il destino del nostro paese. 


Spero sceglieremo con saggezza.
 

"Così un pugno di cittadini rapaci arrivarono a controllare tutto ciò che valeva la pena di controllare in America. Così era stato creato il sistema della classe Americana selvaggia e stupida e del tutto inadeguata e inutile e priva di senso dell'umorismo. I cittadini onesti, laboriosi, pacifici sono stati classificati come sanguisughe, se chiedevano che gli fosse pagato un salario di sussistenza. E videro che era stata riservata la lode a coloro che avevano ideato il mezzo di essere pagati enormemente per aver commesso crimini contro i quali nessuna legge era stata approvata. Così il sogno americano rivoltato a pancia in su, diventato verde, galleggiante sulla superficie schiumosa della cupidigia senza limiti, pieno di gas, venne colpito dal sole di mezzogiorno ".




Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 5 dicembre 2011

La settimana più lunga dell'Euro



Giovedì, Sarkozy ha parlato ai francesi

Ed ha detto un po' di cose. Tra le altre, questa:
L'integrazione europea passerà attraverso (decisioni) intergovernative perché l'Europa deve fare delle scelte strategiche, delle scelte politiche

Venerdì, la Merkel ha parlato ai tedeschi

E ha detto un po' di cose.
Chi l' anno scorso avesse parlato di queste riforme strutturali sarebbe stato ritenuto pazzo. E noi ora non ci limitiamo a parlare di unione fiscale, ne stiamo facendo una.
Abbiamo bisogno di una disciplina di bilancio e di un meccanismo efficace per affrontare la crisi. 
Abbiamo bisogno di modificare i Trattati o di creare nuovi Trattati

Domenica, Mario Monti ha parlato agli italiani

Mario Monti ha presentato la sua manovra.

Che è su tutti i giornali e tutte le tv, Non entreremo nel merito, basti sapere che aumenteranno le tasse per aumentare la crescita. Più tasse sulla casa, ah, qual bene produttivo. E l'abbassamento dell'uso del contante a nonsisabene ma probabilmente sono 1000 euro. E molto altro.

Monti, tra le altre cose, ha detto che bisogna seguire la strada che sta tracciando.

Perchè l'alternativa...
E' la distruzione dell'euro e l'infamia per l'Italia
Forse, l'infamia sta proprio nello scannare il paese per salvare le banche italiane e straniere. O nel destinare 1.4 miliardi in missioni di guerra, dette di recente "missioni di pace".

Ma tant'e'.


Lunedì, Merkel e Sarkozy si incontrano a Parigi

Al termine di un vertice all'Eliseo tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, Francia e Germania presenteranno le loro proposte per un nuovo Trattato europeo

E procediamo a passi spediti verso il 9 Dicembre, dove ci saranno sinistre novità sostanziali se i due troveranno l'accordo.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: nel frattempo, il partito di Putin in Russia ha perso la maggioranza assoluta. I fischi erano un segnale.

giovedì 1 dicembre 2011

L'assalto franco-tedesco a Bruxelles



Ed ecco qua Sarkozy che da Tolone inizia a scoprire qualche carta della nuova strategia franco-tedesca, o almeno francese, nei confronti dell'Unione Europea

Ha parlato ieri a 5000 suoi sostenitori ed a tutta la Francia in TV, sostenendo, in breve, che la situazione è di emergenza, che bisogna lavorare di più e pagare più tasse per avere meno soldi (così da poter salvare le banche), e che l'Eurozona non funziona e che bisogna cambiarla.

Oh, ci sono voluti 50 anni per avere un trattato europeo talmente spregevole che è stato bocciato da più popolazioni ripetutamente, nonostante il martellamento dei media, che è poi stato comunque adottato ad alzate di mani dai politici, ed ora in un paio di settimane si cambia tutto, seduti in due al tavolino del caffè.

Roba da fare impallidire il record di Napolitano che fa il governo in Italia in un giorno.

Che già sembrava una roba da marziani.

E comunque, rispettando il proprio turno nel lancio dei dadi (non sia mai che perdi un giro, proprio ora che sei vicino al Parco della Vittoria), ieri ha parlato Sarkozy e oggi tocca alla Merkel.

E poi via, giorno dopo giorno, fino al fatidico 9 dicembre, a solo 7 giorni da ora, quando qualcosa si affaccerà sull'Europa continentale e sull'eurozona, qualcosa di tanto nuovo da essere vecchio.

Ma andiamo con ordine.

Sarkozy, nel suo lungo discorso ai francesi, ha puntato su una serie di cose.

Ecco alcuni stralci:

L’Europa che fa applicare al proprio interno il principio della libera circolazione, non controlla le sue frontiere esterne. Non può più andare avanti. Schengen deve essere ripensata
Serve una maggiore disciplina sui e tutti i paesi dell'Eurozona devono seguire la regola d'oro del pareggio di bilancio

Tutti i paesi dell'Eurozona devono avere il pareggio di bilancio in Costituzione. In altre parole, accanto ai diritti e doveri fondamentali dei cittadini, di fianco all'assetto istituzionale, i politici dovranno scrivere anche l'obbligo di pareggio di bilancio. Ovvero: il profitto prima delle persone.

Esattamente quello che in tutto il mondo le persone stanno dicendo: le persone prima del profitto. Perchè in quell'altro modo ci abbiamo già provato ed abbiamo visto che non funziona.

Ma tant'e'.

Ancora il malefico nano d'oltralpe

L'integrazione europea passerà attraverso (decisioni) intergovernative perché l'Europa deve fare delle scelte strategiche, delle scelte politiche

ed un ambiguo

più disciplina, più solidarietà, più responsabilità

5000 persone in piedi ad applaudire. Parigi ha parlato.

Tocca a Berlino.

Poi il duo franco-tedesco si incontrera' di nuovo, e così via di incontro in incontro come non ce ne sono mai stati, fino al 9 dicembre, magari intervallando con le cosacce a tre con la presenza di Mario Monti, fino a quel giorno.

Quel dì, se la Merkel e Sarkozy troveranno la quadra, annunceranno che la situazione di emergenza richiede misure di emergenza.

Le misure di emergenza comprenderanno probabilmente una maggiore unità fiscale e maggiore unità politica, con un ulteriore accentramento dei poteri a Bruxelles (ma senza che qualcuno a Bruxelles sia eletto) e maggiori limitazioni per gli stati membri, con ulteriori costrizioni agli stati membri, con cure in stile greco, forse limitazioni dell'uso del contante, nel nome della lotta all'evasione e simili amenità.

Qualsiasi cosa puo' succedere e dalle dichiarazioni che arrivano qualsiasi decisione potrebbe essere presa.

Qualunque decisione sarà presa, ci sarà qualcuno che plauderà, perchè ogni situazione di emergenza merita leggi di emergenza, come sempre dissero i dittatori promettendo pace e prosperita' in tutte le nazioni all'incoronazione del loro regime, mentre la popolazione applaudiva, battendo le mani al ritmo del tacco dello stivale che saliva gli scalini del potere.

La storia non fa che ripetersi. E lo stesso schema si ripresenta finchè non lo comprendi ed impari ad uscirne da solo.

In Egitto hanno vinto i Fratelli Musulmani, ed al secondo posto i Salafiti.

La storia non fa che ripetersi.

Sarebbe anche ora di capirlo, pero', lo schema.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 30 novembre 2011

Ci mancava giusto il supervirus



Dunque, vediamo la lista della spesa di questa fase più recente...

- Crisi economica: fatto

- Crisi sociale: fatto

- Crisi politica: fatto

- Crisi sovrana: in corso

- Sostituzione di governi eletti con regimi non eletti sostenuti dal consenso: fatto

- Trasferimento del potere effettivo alle organizzazioni sovranazionali: in corso

- Eliminazione del contante: progettato, scadenza 2012

In tutto questo, per completare la lista della spesa dei più selvaggi incubi dei peggiori siti di cospirazioni, mancava solo l'epidemia creata in laboratorio, con la conseguente vaccinazione di massa con installazione di chip sottocutaneo.

Ehi, guarda, una capretta.

Creato in laboratorio il virus letale dell'influenza

Da un paio d'anni i virologi ed i giornalisti di salute, allineati e compatti, continuavano a mettere in guardia la popolazione dal rischio di possibili combinazioni tra i virus influenzali di diversi ceppi, in grado di infettare l'organismo ospite per via aerea, molto contagiosi ma a bassa letalità, e virus molto più letali ma meno contagiosi, come l'aviaria. Era il rischio della "chimera": no, non un virus poco contagioso e a bassa letalità, ma un virus contemporaneamente molto contagioso ed ad alta letalità.

La cosa suonava un tantino ridicola, dal momento che in natura una cosa del genere puo' capitare, vedasi la spagnola di un centinaio d'anni fa, ma non è possibile prevedere quando nè come.

E pero' tutti ricorderanno la gran cagnara di due anni fa sull'imminente pandemia "perchè un virus come la spagnola si ripresenta sistematicamente ogni 100 anni e ormai le probabilità sono molto alte".

Già.

Bene, visto che la natura non ci è riuscita da sola, un team di virologi ha pensato bene di darle una mano.

Con cinque modificazioni genetiche alcuni ricercatori (il corsivo è d'obbligo) dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam, nei Paesi Bassi, coordinati dal virologo Ron Fouchier sono riusciti ad ottenere 
una variante del virus dell'influenza aviaria, in grado pero' di trasmettersi con estrema facilità e rapidità a milioni di persone scatenando una vera e propria pandemia.

La sua elevata capacità di diffusione è stata dimostrata attraverso degli esperimenti condotti sui furetti e si è accertato che, se il virus uscisse dal laboratorio, la pandemia sarebbe in grado di uccidere metà della popolazione mondiale (sic).

Per la cronaca, la clamorosa stima del 50% della popolazione mondiale suona un tantino spannometrica e senza fonte precisa. Ma che sia il 50% o il 30% o il 10% crediamo che cambi poco ai sensi di quanto sta rimbalzando ora sulle pagine di alcuni giornali.

Saranno felici quelli che dicono che 'siamo in troppi' e 'bisogna ridurre la popolazione mondiale'.

Siamo in troppi in città, senza dubbio, ma in campagna e nei paesetti non è rimasto quasi più nessuno.

Mah.


I segnali precedenti: 2005, riportato alla vita il virus della Spagnola

Il Mount Sinai School of Medicine, l'Armed Forces Institute of Pathology ed il Southeast Poultry Research Laboratory sono le organizzazioni che hanno partecipato al progetto di ridare la vita al mortale virus della "Grande influenza" che tra il 1918 e il 1920 ha fatto almeno venti milioni di vittime nel mondo.

Il virus della Spagnola era stato rinvenuto in un cadavere congelato nei pressi dell'Artico. Ottenuto il ceppo virale originale con successo, mapparlo non è stata un'operazione troppo complessa.


I segnali precedenti: 2009, il test della disponiblità al vaccino

Si sa, non c'e' operazione strategica senza test.

Due anni fa, con la ridicola bufala del virus dell'influenza suina, la popolazione mondiale è stata messa davanti all'idea della vaccinazione di massa, anche se su base spontanea e consensuale, comunque sotto la pressione congiunta e coordinata di tv, stampa e radio.

La risposta è stata parzialmente positiva, anche se centinaia di migliaia, forse milioni di persone, si sono informate e dichiaravano apertamente che non si sarebbero mai fatte inoculare un vaccino sconosciuto per una influenza che sembrava essere pericolosa solo in tv.


I segnali precedenti: 2009, Baxter ci prova con l'aviaria

Due anni fa, la casa farmaceutica Baxter inviò un lotto di vaccini per l'influenza infettati con il virus dell'aviaria. Fu solo per un miracolo che non si verifico' la combinazione letale di influenza comune ed influenza aviaria in un essere umano, fu solo per un miracolo che due anni fa non si aprì la strada del virus letale con la replica della Spagnola.

Il miracolo fu un ricercatore di un laboratorio nella Repubblica Ceca, che prima di inoculare il vaccino ai pazienti, lo sperimentò sulle cavie.

Morirono tutte.

Baxter ammise l'errore.

Il rischio pandemia era stato sventato, ma i responsabili non furono mai inchiodati davanti a nessun tribunale. Anche perchè non è possibile mescolare un virus vivo ad un vaccino per un semplice errore.


I segnali precedenti: 2009, Test su area limitata, influenza polmonare in Ucraina

Poco dopo, esplose in Ucraina e Bielorussia un focolaio di influenza ad altissima mortalità, la cosiddetta "Black Lung Syndrome" o influenza polmonare, che presentava alcuni fattori comuni con la famigerata spagnola, tra cui i polmoni "neri come il carbone", secondo medici testimoni oculari.

Era il risultato della combinazione di tre virus differenti di tre ceppi differenti, cosa che in natura solitamente non capita e non puo' capitare facilmente.

Se n'e' parlato molto poco in Italia, ma l'influenza polmonare ha procurato non pochi grattacapi dalle due nazioni, con scuole chiuse, ospedali in seria difficoltà, medici infettati, contagio ad effetto domino transnazionale, con la Bielorussia rapidamente colpita. E soprattutto con il divieto di assembramento di piazza, razionamento dei farmaci e minacce di imporre leggi di emergenza.

Poi il focolaio si è fortunatamente spento.

Ecco, insomma, un bel quadretto.Tanto per non dimenticare, prendiamo nota, come diceva una volta l'indimenticabile blogger Linucs (anche se qualcuno pensava che in realtà fosse un androide).

Dove ho messo la lista della spesa?

Ah, si, dunque

Semi....presi
Indivia e altre insalate...ci sono
Inezie e oggetti vari...non mancano

Cactus di Aloe...c'e'
Aromi e spezie...ci sono 
Liquidi: benzina e acqua...c'e' tutto
Monete: i centesimi, messi nei sottovasi, tengono lontane le zanzare
Otto varietà di pomodori...ci sono

Essere centrato prima di tutto...ok

Patate...ok
Ravanelli, crescono in tutte le condizioni...ci sono
Origano e altri aromi...già segnati
Non cedere alle provocazioni...ok
Trapano a mano...c'e'
Ortocoltura: il manuale...c'e'

qualunque cosa possa succedere...sempre e comunque stare equilibrati e pronti.

saluti felici

Felice Capretta

martedì 29 novembre 2011

Effetto domino, avvertimenti all'Eurozona e nuovi governi nel mondo


Notizie caprine dal mondo.

Dopo il (NO) BTP Day

Grande risonanza ha avuto l'appello del blog Mercato Libero, che ha acquistato domenica mezza pagina su Libero per dire perchè NON bisognava acquistare BTP ieri (qui il testo), in sintonia con quanto abbiamo scritto ieri.

Potete gustarvi qui l'intervista su Sky tg all'autore, il vulcanico Paolo Barrai, il visionario che ne azzecca una dopo l'altra, ma soprattutto una persona che non si perde in chiacchiere e preferisce fare i fatti.

E poi è stato un momento che ha visto il mondo dei blog incidere ancora di più nel mondo mainstream, e soprattutto ha avuto il grande merito di innescare un dibattito sulla effettiva convenienza di una di quelle tante cose che 'vanno fatte' semplicemente perchè sono l'unica alternativa.

Ecco, chiedersi se conviene, se ha senso, avere la possibilità di pensarci, questo fa la differenza. Da ieri possiamo dire che la possibilità di far sentire una voce diversa dal coro, anche nel muro economico c'e' (sarà che le pareti scricchiolano ed è tutto più facile), e per questo bisogna ringraziare Mercato Libero.


Moody's: a rischio rating Ue, possibili più default

"Le probabilità di default multipli fra i paesi dell'area euro non sono più insignificanti. Più la crisi di liquidità continua, più rapidamente le possibilità di default aumentano. Una serie di default aumenterebbe la probabilità che uno o più paesi non solo facciano default ma lascino l'euro".

"La rapida escalation della crisi del debito dell'area euro e del settore bancario sta minacciando tutti" i rating sovrani europei, afferma Moody's. "L'area euro ha punti di forza finanziari ed economici, ma la debolezza istituzionale continua a frenare la risoluzione della crisi e pesa sui rating. Eurolandia è vicina a un bivio che la porterà o verso una più stretta integrazione o verso una maggiore frammentazione".

Che strano. Pero', che noia, quando anche sui media tradizionali ed allineati si leggono queste cose. Vuol dire che è ora che arrivino al grande pubblico e che i giochi sono fatti.


10 giorni per grasse Euronovità

Sul resto, che dire? Oggi abbiamo letto da più parti che sarebbe allo studio un eurozona divisa in due, con un euro forte per l'asse franco-tedesco ed un euro debole per i paesi periferici.

Praticamente un Frankenstein monetario, privo di anima, destinato a non superare i 24 mesi.

Ci sono più articoli, più voci, un buzz, un rumore di fondo con cose che si leggono qua e là, mezze dichiarazioni, che lasciano intendere che ci sia in atto uno scontro di alto livello tra i pesi massimi dell'Eurozona, BCE, FMI e paesi disgraziati periferici riguardo le sorti dell'Euro. 


Il 9 dicembre viene additato come giorno in cui emergeranno novità per l'Eurozona. Mah.

Comunque, che sia il nuovo Euro, o che siano gli Eurobond, che sia l'unione politica o che sia l'unione fiscale, sarà comunque un Freddy Krueger valutario.

Mmmm, tra Frankenstein o Freddy Krueger....

...aridatece le conchiglie.




Elezioni in Marocco, islam moderato vincitore

Un altro governo a casa, un altro nuovo governo che arriva.

Pare che per il momento abbia visto lo schieramento musulmano moderato. A loro spetterà il compito di costruire una coalizione.

In questo caso, la possibilità di un effetto contagio della primavera araba al Marocco è probabilmente rimandato tra qualche tempo, quando la popolazione si renderà conto che le promesse del nuovo schieramento politico saranno semplicemente chiacchiere, senza fatti e senza risultati.


Yemen, governo di unità nazionale

Un altro governo a casa, un altro nuovo governo che arriva.

Il presidente Saleh ha firmato a Riad, praticamente a casa Saud, un documento che ne prevede l'abbandono del potere nel giro di 90 giorni. Il capo dell'opposizione, Mohamed Basindawa, è stato incaricato, per decreto, di formare un governo di unità nazionale ad interim fino all'uscita di scena del presidente in febbraio.



Elezioni in Egitto

Un altro governo a casa, un altro nuovo governo arriva.

Vedremo quale sarà il responso delle urne, ma soprattutto vedremo quale sarà la risposta della piazza all0indomani delle elezioni svoltesi abbastanza regolarmente in questi giorni.

C'e' naturalmente il dubbio, o meglio, la certezza, che non si costruisce qualcosa di nuovo con gli strumenti del vecchio.

In particolare, tutto cio' che si costruisce con gli strumenti del vecchio è destinato ad essere vecchio.

Le elezioni, fatti salvi i numerosi brogli già denunciati, daranno come responso uno o più vincitori, che avranno la leadership e saranno come tali soggetti a dirottamento e corruzione, come tutte quelle cose che hanno un leader.

Magari no, speriamo con il cuore di no, ma probabilmente si.

In questi mesi vedremo molte di queste cose.

Le strutture del vecchio mondo continueranno a sgretolarsi sotto i nostri occhi, mentre le strutture del nuovo mondo non riusciranno ad imporsi perchè ancora troppo presto, o perchè sono ancora troppo impensabili per essere semplicemente pensate prima ancora che attuate.

Nel mezzo, c'e' il mondo di mezzo, il nostro luogo ed il nostro tempo, oggi, qui, ora.

Non è che sia il massimo, ma ci sono delle opportunità.

Saluti felici

Felice Capretta