domenica 29 novembre 2009

Retroscena di Dubai e gli emirati lombardi uniti

Il Corriere ci informa della nuova brillante idea di una nota formazione politica italiana: la proposta di mettere il crocifisso nel tricolore.

Un simbolo religioso nella bandiera, già.

Riflettiamoci un attimo: neanche lo stato del vaticano ha il croficisso nella bandiera (e se non ce l'hanno loro...!) , in compenso la maggior parte degli stati che hanno un simbolo religioso nella bandiera sono gli stati a maggioranza musulmana.

E così i leghisti, forse senza esserne consapevoli, si conformano alle tradizioni arabe e musulmane che combattono con tanto savoir faire.

Fenomeno interessante.

La brillante notizia campeggia, mentre scriviamo, dalla home page di corriere.it .

Non è chiaro se sia stata una scelta particolarmente azzeccata o particolarmente infelice come (quasi) sempre, ci sarebbe da leggere l'articolo, solo che caprinamente non ce la sentiamo e preferiamo saltellare oltre, ritenendolo un discreto spreco di banda.

Forse sarebbe stato più utile dedicare qualche byte in più ad alcuni interessanti fenomeni accaduti intorno al default tecnico di Dubai.

Ci viene incontro Wallstreetitalia, da cui attingiamo alcuni spunti.


Comprate bond di Dubai, disse Barclay il 4/11

"Un ottimo investimento", questo era quello che dicevano ai loro clienti ed investitori gli uomini di Barclay Capital ed altre banche, parlando degli strumenti finanziari collegati al debito di Dubai.

Possiamo faclmente immaginare le telefonate e le riunioni: "il momento peggiore della crisi è ormai passato, il mercato si sta riprendendo, Dubai ha tenuto bene e la ripresa del settore immobiliare è gia' ripartita proprio dal piccolo emirato. Un investimento altamente speculativo e al contempo praticamente sicuro per voi ed i vostri soldi. Molti altri lo hanno già fatto, sottoscrivete ora.."

Il brillante suggerimento risale al report del 4 novembre 2009, proprio il giorno in cui Moody's, si rese conto che non era più possibile nascondere l'odore di carogna che arrivava dall'emirato e taglio' il rating su cinque entità finanziarie legate a Dubai.

Così il report datato 4 Novembre, ne raccogliamo alcune perle:

Ci aspettiamo una serie di sviluppi che potrebbero fungere da catalizzatori positivi per gli spread legati al debito del fondo sovrano di Dubai

In primo luogo, c'e' la probabile restituzione del debito del sukuk Nakheel entro dicembre

Dicesi probabilità: numero di casi favorevoli su numero di casi possibili.

Qualcuno lo spieghi agli analisti di Barclay.

Sulla base di questi fattori, raccomandiamo una posizione lunga sul credito del fondo sovrano di Dubai e riteniamo l'andamento negativo dei prezzi come un'opportunita' di guadagno


Ehi, guarda, un'opportunità di guadagno. La crisi è finita..


Abu Dhabi salverà solo "caso per caso"


Inizialmente erano girati rumors sulla disponibilità del vicino emirato che galleggia sul petrolio a coprire l'intero debito di Dubai (che invece, contrariamente a quanto pensano molti, di petrolio ne ha ben poche gocce), la qual cosa sorprendeva alquanto per la mostrusa disponibilità a pagare sull'unghia svariate decine di miliardi di dollari.

Risulta invece che Abu Dhabi si stia guardando bene dal voler pagare tutti i debiti del cugino ubriacone e giocatore d'azzardo, così un non meglio precisato funzionario del governo di Abu Dhabi a Reuters;

Studieremo la situazione del Dubai e la gestiremo sulla base di una logica "caso per caso".

Ciò non significa che Abu Dhabi sottoscriverà tutti i loro debiti


Riportiamo la dichiarazione originale in arabo:

eh? acca' nisciun'è fess'!

In altre parole, non sarà Abu Dhabi ad aprire gli idranti per spegnere l'incendio a Dubai, anzi interverrà probabilmente con il contagocce. E sarà qualcun altro a restare con il cerino acceso in una mano e la miccia di dinamite nell'altra..

Anche perchè Abu Dhabi sembra che non se la passi molto bene.

Risulta infatti da questo articolo di Bloomberg del Gennaio scorso che:

  • il fondo sovrano di Abu Dhabi avrebbe perso più di 100 mliardi di dollari come conseguenza dei primi mesi della crisi
  • il fondo sovrano di Abu Dhabi potrebbe essere sovrastimato del 100% (e quindi valere esattamente la metà di quello che vale). Stima del CFR, dunque da prendere con pinze mooolto lunghe


Per concludere


Il lungo weekend di festa islamica è finito (a proposito: chi volesse approfondire cio' che è diventata oggi la festa islamica puo' approfondire sul blog dell'ottima incapervinca . In un post più recente ci sono immagini che sconsigliamo vivamente ai soggetti impressionabili) , e mentre scriviamo tra poche ore riaprono le borse arabe, stiamo a vedere come reagiranno i mercati dopo il lungo weekend.

Nel frattempo la banca centrale degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato liquidità come se piovesse, in un comunicato stampa (via swissinfo):

La Banca centrale informa le banche emiratine e le banche straniere operanti sul suo territorio, della disponibilità di liquidità aggiuntiva in relazione ai lori conti presso la Banca centrale, al tasso di 50 punti base su 3 mesi Eibor

E' proprio un vizio - a tutte le latitudini.

Ehi, guarda, una capretta che stampa carta.


Infine, pare proprio che il presidente Obamba si sia dimenticato di annunciare al mondo l'esistenza dei fratelli delle stelle venerdì scorso....! Sconforto tra i blogger e i forum di appassionati del genere, sospiro di sollievo per molti altri. Per noi va bene così, certo ci saremmo molto divertiti nel caso (e avremmo tenuto una mano sul portafogli e l'altra sul didietro, che non si sa mai).

Forse un giorno una formazione politica negli USA proporrà di mettere un disco volante nella bandiera a stelle e strisce...

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 26 novembre 2009

Default di Dubai, pagamenti in ritardo

default dubaiSu segnalazione di Pluto e tra i commenti Corvo, informiamo che Dubai World ha chiesto ai creditori di poter sospendere il pagamento dei debiti in scadenza almeno fino a maggio dell'anno prossimo.

Dubai prossima al default?

Lo ha annunciato in un comunicato Dubai Financial Support Fund, il fondo sovrano a capitale pubblico di Dubai.

Sarebbe nei guai la controllata Nakheel, la societa' di costruzioni famosa per l'isola a forma di palma, il gioiello dell'emiro di Dubai.

Nakheel avrebbe dovuto far fronte a bond per 3,5 miliardi di dollari entro il 14 dicembre.

Invece non ce la farà.

I CDS (credit default swap, contratti tra due parti che scommettono sul default di una terza parte ed hanno un valore che cresce al crescere del rischio default) legati alla possibilità di default di Dubai sono già saliti di 131 punti base per arrivare a quota 571, secondo i dati forniti da CMA DataVision via Bloomberg.


Grecia, equilibrio economico precario

Non sta meglio l'economia greca: ieri Atene ha segnato un pesante -2,9% perchè gli investitori avrebbero consistenti preoccupazioni sull'equilibrio fiscale ed economico del Paese.

Un direttore della ricerca di una banca greca ha dichiarato

Gli investitori istituzionali stranieri sono preoccupati sulle condizioni della Grecia e sulle sue prospettive



Bank holiday e meltdown globale


Oggi sarebbe proprio un buon giorno per il meltdown globale dell'economia mondiale, anche se piove e non ho niente da mettermi.

Oggi è il giorno del ringraziamento e quasi tutti gli uffici e le banche in USA sono chiusi.

Domani molti faranno ponte. Bank holiday di 4 giorni.

Ci ricorda qualcosa...


Chi ci ricorda?

Nel 1933 Franklin Delano Roosevelt, nel pieno della Grande Depressione e due giorni dopo aver assunto l'incarico di presidente, si inventò una bank holiday di 4 giorni, due giorni dopo aver assunto l'incarico.

In quei quattro giorni tutte le banche del paese rimasero chiuse, evitando così l'estendersi all'intera nazione delle frequenti ondate di corse agli sportelli che dell'inizio della crisi nel 1929 si manifestavano regolarmente e mettevano l'intero sistema economico americano a rischio meltdown.

Nel frattempo 2100 banche fallirono .

I correntisti lo presero, per così dire, in quel posto, ed i banchieri ebbero la pellaccia al sicuro.

Il 13 luglio 1931 era accaduto lo stesso in Germania: banche chiuse per 3 giorni e con 3 settimane di tempo prima della riapertura al pubblico.

Anche in quell'occasione, i correntisti lo presero in quel posto, ed i banchieri ebbero ancora una volta la pellaccia al sicuro.

Tornando in USA il 5 Aprile 1933, con il decreto presidenziale 6102, Roosevelt sequestrava di fatto l'oro degli americani pagandolo con carta stampata ad un cambio fisso.

Constatato che "l’emergenza nazionale persiste", ordinava "a tutti i privati di consegnare a una banca della Federal Reserve o sua agenzia, entro il 1 maggio 1933, tutte le coniazioni d’oro, oro in barre, oro in certificati in loro possesso o che verranno in loro possesso entro il 28 aprile 1933".

Infine, con il Gold Reserve Act del Gennaio 1934, Roosevelt dichiarò vietata la circolazione ed il possesso privato di monete d'oro degli Stati Uniti, le pose fuori corso legale, e le persone furono costrette a convertirle in denaro cartaceo.

Fu una grande truffa, fu la fine del Gold Standard.

Ma, secondo la versione che si legge a scuola, Roosevelt scrisse il suo nome nella Storia come il presidente che porto' l'america fuori dalla Grande Depressione.

Ehi, guarda, una capretta.



AGGIORNAMENTO h 15:21

la borsa di Londra è bloccata da alcune ore per "ragioni tecniche" , da wallstreetitalia

Gli scambi azionari alla Borsa di Londra sono sospesi a causa di difficolta' tecniche. Lo ha reso noto un portavoce del London Stock Exchange. Non e' stata decisa la durata della fase d'asta. L'indice Ftse 100 e' stato congelato a 5.264,97 punti con un calo dell'1,9%.


Vi ricordiamo che il fondo sovrano di Dubai è proprietario di parte del London Stock Exchange (LSE)...


AGGIORNAMENTO 15:50

da Reuters

Visto che Borse Dubai, anch'essa controllata dallo stato, detiene un grossa quota nell'LSE , gli investitori sono ovviamente preoccupati e si chiedono se la situazione in Dubai possa portare a una dismissione della partecipazione


Ehi, guarda, un guasto tecnico.

Senza dimenticare, grazie a swissinfo, che

LONDRA - La Banca d'Inghilterra, all'indomani del crollo di Lehman Brothers che fece precipitare la crisi finanziaria, tenne in vita i gruppi HBOS e Royal Bank of Scotland con prestiti 'segreti' pari a 62 miliardi di sterline, qualcosa come 104 miliardi di franchi.

I dettagli del piano di salvataggio chiamato Emergency Liquidity Assistance sono stati resi noti solo oggi dalla banca centrale. Questo perché il governo ha voluto evitare il panico nei mercati finanziari.


AGGIORNAMENTO 16:00

Londra ha riaperto dopo 3 ore e mezza di guasto tecnico


AGGIORNAMENTO 18:17

A Dubai e nei paesi arabi inizia domani la festività di Eid al-Adha. Senza offendere le festività religiosa islamica, la possiamo paragonare ad una bank holiday occidentale. Quindi domani uffici chiusi anche nel mondo arabo....

Infine qualcuno ricorda che domani è il famoso 27 novembre 2009. Secondo alcuni lettori, blogger e siti che citano il Web Bot Project, sarebbe la data in cui il presidente barack obama annuncerà al mondo importanti disclosure sull'esistenza dei fratelli delle stelle.

Mancano poche ore! Vedremo presto se il web bot supererà la prova (e se sarà il caso di fare attenzione alle libertà personali, com'e' prevedibile...) o se tutto proseguirà trascindandosi più o meno come prima.


Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 25 novembre 2009

l'uomo volante e le 18 tonnellate di inchiostro per stampare dollari USA

L'influenza morde ancora il termometro caprino ma è in via di estinzione e sta andando via da sola.

Si vede che non si è trovata bene...!

Prima di entrare nel merito, vi segnaliamo la scoperta del secolo pubblicata da Corriere.it in home page e segnata qui a fianco.

Riassumendo in breve: gli uomini non volano.

Già.

Passiamo ora alle notizie economiche.

Interessante questo grafico apparso su Russel Investments che pretende di fotografare un po' l'economia statunitense.

Il risultato sembra proprio il ritratto di un bel giovane, con qualche ruga magari, ma tutto sommato un bel giovane.

Con un click potete andare alla versione interattiva (consigliata)




Non c'e' male, proprio un bel quadretto.

Il debito corporate tende a scendere verso l'area della normalità, giusto la volatilità preoccupa un pochino, e poi c'e' un solo valore fuori scala: i ritardi nei pagamenti dei mutui. E anche l'inflazione non sta tanto bene, così vicina al valore minimo.

Aggiungiamo solo giusto una piccola foto...

Debito pubblico americano in miliardi di dollari




(ed è tutto da vedere se le barrette rosse effettivamente diminuiranno nel 2010-2011 e così via)


Non sappiamo resistere e aggiungiamo un'altra foto sul caminetto caprino, ma non senza titolone

USA, un mutuo su 4 è underwater




Chi non ricordasse cos'e' un mutuo underwater puo' rifarsi a questo nostro post.

La situazione è leggermente migliorata, anzichè peggiorare come era prevedibile, e si è passati dall'esorbitante 32% di metà agosto al 23% circa di oggi. Evidentemente il mercato della casa negli USA non è peggiorato, evitando così il tracollo.

Stiamo a vedere come procedono i prossimi mesi.

Sicuramente tutto bene.

Ehi, guarda, un uomo volante.


Concludiamo con un interessante dato scovato dall'affezionato lettore Pluto, sempre non senza titolone:

USA, 18 tonnellate di inchiostro al giorno per stampare dollari




Certo che ne stampano di banconote, con 18 tonnellate di inchiostro al giorno..chissà quante?

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 20 novembre 2009

influenza in corso


post sospesi causa influenza, commenti liberi abilitati

saluti felici

Felice

martedì 17 novembre 2009

PIL su, economia giu'

Torna a vedere la luce il PIL giapponese, che è salito dell’1,2% nel terzo trimestre e fa segnare il secondo rialzo consecutivo.

“Si puo’ dire che la situazione economica si consolidi, ma non credo che la fiducia dei consumatori sia migliorata” , dichiara il presidente di Shiseido cogliendo esattamente nel segno.

Fin qui, le buona notizie di Euronews.

Swissinfo invece va più nel dettaglio e i nodi vengono al pettine:

Il deflatore della domanda interna, che misura le variazioni dei prezzi di beni e servizi al netto delle esportazioni e delle importazioni, è precipitato del 2,6%, il tonfo più pesante dal 1958, dopo altri due trimestri consecutivi di frenata.

"Il dato sul Pil segnala che la ripresa è in corso, ma non vi è alcuna modifica delle condizioni di gravità in cui versa l'economia del Paese", ha spiegato il vicepremier e ministro della Strategia nazionale, Naoto Kan.

"Siamo preoccupati di una economia in deflazione e della disoccupazione", ha aggiunto, anticipando che il governo non abbasserà la guardia con un altro extra budget di stimoli pubblici all'economia che, secondo il ministro delle Finanze, Hirohisa Fujii, non supererà i 2.700 miliardi di yen, 30 miliardi di franchi.


Anche il PIL in eurolandia è tornato a salire, ce ne dà notizia Eurostat, dopo ben 5 trimestri consecutivi in discesa. Segna un complessivo +0,4%, con Spagna e UK che dimostrano di essere le economie più dissestate d’Europa, che continuano a sprofondare sotto il segno meno.

Sempre in tema di simpatiche barzellette, Euronews ci informa che General Motors ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di solo un miliardo e cento milioni di dollari.

Con un solo miliardo di sollari di buco, sarebbe ora possibile mettere a punto un piano di rimborso degli aiuti ricevuti dal governo degli Stati Uniti e da quello del Canada.

Solo un miliardo di dollari di perdite. Un miliardo, non un milione, un miliardo... c’e’ proprio da festeggiare e preparare un piano di rientro.

Già.

Chiude il terzo trimestre in perdita anche la holding franco-tedesca che controlla Airbus. La prima perdita negli ultimi due anni ammonta a 87 milioni di euro.


Sul fronte influenza, tre persone sono decedute in Germania dopo il vaccino.

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 16 novembre 2009

GEAB 39 in arrivo

E’ uscito il nuovo GEAB, per il momento solo la versione gratuita breve e in lingua francese.

Tre parole chiave nel titolo:

  • Inflazione
  • Forte pressione fiscale
  • Cessazione dei pagamenti

Un paio di grafici di assaggio:

Evoluzione del budget federale tedesco (1991 – 2010, le stime per 2009 e 2010 non comprendono i tagli alle tasse annunciati recentemente da Angela Merkel)





Evoluzione del tasso di disoccupazione in Eurolandia e USA (1991 - 2009)






I francofoni possono leggere il report gratuito sul sito del LEAP.


Intanto Bloomberg ci segnala il nuovo record dell'oro, che sui sui mercati asiatici ha superato i 1130 dollari per oncia. E' tornato poi a 1129.

Secondo Bloomberg, peserebbe la speculazione al ribasso sul dollaro.

Già.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 13 novembre 2009

La ripresa (del prezzo dell'oro)!

Oggi la stampa allineata riporta trionfale la notizia che la crisi è finita! Nel terzo trimestre il PIL italiano è salito dello 0.6%.

Da Corriere.it, homepage:

L’economia italiana riparte dopo 15 mesi di caduta continua.

Nel terzo trimestre del 2009 - secondo le stime preliminari dell’Istat - il Pil è aumentato dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti (contro il -0,5% di aprile-giugno), segnando la prima crescita congiunturale dopo cinque trimestri di dati negativi.

Nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso, invece, il Pil è diminuito del 4,6%, dopo il -5,9% del secondo trimestre (dato rivisto leggermente al rialzo, era stato indicato a -6%). L’aumento congiunturale - spiega l’istituto di statistica - è il risultato di una crescita del valore aggiunto dell’industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura.


Nota pudicamente il Corriere:

Il terzo trimestre del 2009 ha avuto 4 giornate lavorative in più rispetto ai tre mesi precedenti e una giornata in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.


Calcolatrice alla mano, 4 giorni in più sono pari al 4,4% in più.

Si, si, calcoli caprini.

Pero' questo trionfale +0.6 suona sospetto.

E la sensazione di essere preso per il c....cioè, per la coda, c'e'.

Procediamo oltre e lasciamo fischiettare la redazione del Corriere.it...


Oro definitivamente sopra i 1000 USD/Oncia, Bloomberg

Ci informa bloomberg che secondo Marc Faber, editore di Gloom, Boom & Doom, l’oro non scenderà sotto la soglia di 1000 USD/oncia dopo essere salito della cifra record del 27% quest’anno, finchè le banche centrali continuano a stampare denaro per finanziare i deficit di bilancio.

La cosa non stupisce gli affezionati lettori, che ben sanno che l’oro è il bene rifugio per eccellenza.

Perchè l’oro è quella cosa che le persone acquistano nelle fasi di instabilità e/o quando temono che la loro moneta perda valore.

E cosa succede quando la banca centrale stampa denaro a macchinetta?

Succede che quel denaro perde valore. Si scatena inflazione.

Sappiamo pero’ anche che:

  • 1. il dollaro e’ la valuta di riserva internazionale
  • 2. il petrolio è il bene su cui si basa praticamente tutto il mondo, ed è trattato in dollari
  • 3. il rallentamento dell’economia americana spinge verso la deflazione

principalmente per questi tre motivi (ce ne sono altri, ma per semplicità tralasciamo), la bomba inflattiva non è ancora esplosa in tutta la sua forza negli USA.

Le prime due cause consentono agli USA di esportare l’inflazione (approfondimento qui) in tutte le economie che, volenti o nolenti, hanno bisogno di petrolio.

Il terzo elemento, almeno per ora, più che compensa la tendenza inflattiva.

Nondimeno, più dollari in circolazione e più valute in circolazione provocano un peggioramento generalizzato della qualità di quelle valute, esattamente come troppe mele sul mercato ne fanno cadere il valore espresso sul cartellino del prezzo.

In un certo senso, non è l’oro che prende valore rispetto alle principali valute.

Sono le principali valute che perdono valore rispetto all’oro.


Ancora Faber:

non vedremo mai più l’oro sotto i 1000 dollari

[...]

le banche centrali sono tutte uguali. Sono stampatrici.


Pechino, Delhi ed altri non hanno avuto bisogno di aspettare Marc Faber per iniziare a rastrellare oro, il che peraltro non aiuta a raffreddarne il prezzo..

  • Il 4 novembre l’India acquistava 200 tonnellate delle riserve auree del FMI, ed il suo il mini­stro delle finanze, Pranab Mukherjee spiegava la mossa affermando che "Le eco­nomie americana ed euro­pea sono collassate"

E gli analisti della Deutsche Bank (e molti altri, in verità) suggerivano verso settembre di non acquistare oro ..


Conclude Faber:

Dovete detenere oro fisico.


Già, oppure in alternatia, come suggeriscono gli stessi esperti di tante banche ed istituzioni finanziarie, sarebbe molto meglio detenere certificati di deposito di oro fisico.

Ma avete la sicurezza che sul vostro lingotto c’e’ solo il vostro certificato e non ce ne sono, per esempio, altri 9 come il vostro, pari ad un meccanismo di riserva frazionaria del 90%?

E soprattutto, in caso di necessità, riuscireste a raggiungere facilmente il vostro lingotto, custodito magari in nel caveau di una banca olandese?

Ad ognuno la sua risposta...

Per concludere con completezza, ricordiamo comunque che il mercato dell’oro è determinato da una serie di fattori, non tutti facilmente prevedibili nè controllabili (gli affezionatissimi ricorderanno il post “oro, il paradosso del prezzo” estratto dal GEAB 34. )

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 12 novembre 2009

Le regole e i cambiamenti di Medvedev

Giusto perchè ieri si discuteva tra i commenti sull’annoso tema delle regole, Metro oggi pubblica in prima pagina i risultati fallimentari della legge che vieta il fumo nei luoghi pubblici.

Risulta che la maggiore regolamentazione ha avuto l’effetto opposto: se nel 2005 si contavano 11 milioni di italiani fumatori , oggi sono 13 milioni.

Nemmeno la crisi ha avuto effetti: l’aumento del tabacco sfuso del 90% dal 2004 ad oggi, segno tangibile che il fumatore continua a fumare anche se ha meno soldi. Fumerebbe anche un pezzo di corda vecchia.

Ma tant’e’.

Caprinamente suggeriamo ai fumatori di cambiare abitudine. Un modo eccellente per cambiare rapidamente e serenamente è l’ottimo libricino di Allen Carr “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo”. Qui potete leggere qualche recensione. Costa come due pacchetti di sigarette, un ottimo investimento.

Passando a notizie più consistenti, swissinfo ci informa che in Russia il presidente Medvedev ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni alle camere riunite nella sala San Giorgio, la più grande e più solenne del Cremlino.

Andiamo con ordine.

Il 10 settembre, su Gazeta.ru, usciva un articolo dall’evocativo titolo “Forza Russia” (ahem). Il presidente criticava pesantemente l'arretratezza e la corruzione del Paese, il parassitismo di burocrati e oligarchi, l' umiliante dipendenza dell'economia russa dalle materie prime (chi non ne dipende?), la debolezza della democrazia, e aveva invitato il Paese all'unità per superare tutti i problemi.

Ok, tutto vero. Qualche anno fa, un nostro conoscente ci descriveva così la situazione economico-politica in russia: “In Russia tutto si puo’ comprare, tutto. Anche posto in parlamento, o da giudice, quello che tu vuoi, se hai soldi per comprarlo ci arrivi.

E sul governo:

Tu hai presente parola “Racket?” Ecco, in Russia il governo è la cosa che gestisce il racket al livello più alto.



Bene, in questa allegra cornice il presidente Medvedev oggi dichiara che

La crisi finanziaria globale ha colpito tutti, ma il declino economico è stato più profondo in Russia che altrove


e quindi...

La necessità di un cambiamento è cresciuta negli ultimi mesi.



Prendiamo nota.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 11 novembre 2009

Carte di credito in Cina e il fango killer

“Fango killer”, intitola il solito Leggo, convinto forse che il fango ha vita propria e, peggio del più tremendo blob venuto da un altro mondo, si innalzi di vita propria e perseguiti tutto il mondo dopo averlo minacciato con lettere anonime.

Speriamo che il processo sia rapido e che il fango sconti una pena certa.

Probabilmente patteggerà.

Già.

Tra i pochi che hanno rilasciato affermazioni sensate, Bertolaso ha dichiarato ieri che la tragedia avvenuta se la aspettavano. Detto questo, a meno che Bertolaso non sia in grado di leggere nel pensiero del fango (killer), non c’e’ da aggiungere molto altro.


Usa, Kenneth Fisher: S&P500 sopra 1300

Passando ad altre notizie tragicomiche, leggiamo su Forbes e Bloomberg via Wallstreetitalia che, secondo l’imprenditore e 289esimo uomo più ricco degli USA Kenneth Fisher, l’indice Standard & Poor’s 500 guadagnera' il 25% in 3 mesi ed arriverà a quota 1.300 punti entro febbraio, come “semplice reazione al pessimismo eccessivo che l'ha preceduta”

Pessimismo e ottimismo.

Uhm...

Altra pomposa dichiarazione:

L'economia non sta affatto recuperando ad un passo lento. L'America e' molto piu' veloce di quanto si pensi. Gli ultimi numeri sul Pil del terzo trimestre lo dimostrano


Uhm.

(silenzio...)

Ehi, guarda, una capretta.


Cina, carte di credito in crescita +32%

Cnn.com ci informa invece della rapida crescita delle carte di credito in Cina, con un +32% rispetto all’anno precedente.

Sebbene gente come Fisher potrebbe leggerci un dato felice, questa è probabilmente una notizia alquanto preoccupante.

Perchè Pechino, a causa della crisi, ha visto crollare la domanda estera e con essa le esportazioni, ed ha cercato di rivolgere una parte della sua enorme capacità produttiva all’interno.

Il vecchio consumatore cinese non si è fatto fregare e non ha cambiato le abitudini di risparmio, continuando ad accantonare il 40% del suo reddito mensile (tanto per un confronto, il consumatore americano accantona in risparmi il 3% circa).

Sono invece i giovani consumatori che stanno cedendo alle lusinghe dello stile occidentale ed americano nella fattispecie, spendendo in sostanza ben più di quanto si possono permettere.

Con occhi caprini ci vediamo un tentativo terminale di creare un Grande Consumatore Globale Frankenstein: una assurda chimera con i geni dell’insaziabile (e ultrasprecone) Consumatore Americano drogato di credito impiantati nel Nuovo Consumatore Cinese.

E’ che proprio non resistono, senza creare bolle.

Che poi scoppiano.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: segnaliamo 600 milioni di evasione fiscale del gruppo PAM (supermarket e gdo), la guardia di finanza sta indagando.

lunedì 9 novembre 2009

Discoccupazione USA e il mistero degli arti persi e ritrovati

Alcune “cose”, che non osiamo chiamare notizie, affollano da alcuni giorni i media allineati di questo curioso paese.

Una delle più stravaganti è certamente quella della soldatessa inglese 22enne, soprannominata “combat barbie”, che è diventata Miss Inghilterra (ma solo perchè alla vincitrice è stato revocato il titolo).

Ancora popola le pagine dei giornali la vicenda della anziana di cui non si trovano più le mani, ma in compenso in Canada continuano a spuntare piedi e nessuno si spiega il perchè.

Intanto, come alcuni affezionatissimi hanno fatto notare, negli USA sono scomparsi altri posti di lavoro, per un tasso di discoccupazione che ha segnato un nuovo record a Ottobre, superando la soglia psicologica del 10%, dopo averla sfiorata a settembre, per raggiungere il 10,2%. Questo il dato ufficiale, poi il dato reale potrebbe essere in realtà molto più vicino al 20% che non al 10%.


Guardando più nel dettaglio, vi proponiamo due grafici particolarmente significativi, più un terzo che è il risultato dei primi due combinati.

1. Tasso di partecipazione della forza lavoro: la percentuale di persone in età lavorativa che sono occupate o che sono disoccupate ma sono attivamente in cerca di lavoro.




2. Ore settimanali medie di lavoro




Scese da quasi 39 ore/settimana del 1964 a meno di 33 del 2009.

Combinare i due grafici ci porta a questo risultato..

3. Rapporto occupati/popolazione per numero di ore lavorate per settimana




Minimo storico toccato nell'Ottobre 2009, il che ci dice che ci sono meno persone che lavorano sulla popolazione totale e per meno ore alla settimana.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 6 novembre 2009

Fannie Mae di nuovo in crisi

Da swissinfo

Usa: Fannie Mae, 20 miliardi di dollari di perdita trimestrale

NEW YORK - Fannie Mae, l'agenzia statunitense specializzata nei mutui residenziali, ha chiuso il terzo trimestre con una perdita di 18,9 miliardi di dollari, o 3,47 dollari per azione. In rosso per il nono trimestre consecutivo, Fannie Mae torna a bussare alla porta del Tesoro per nuovi aiuti: l'agenzia punta a ottenere 15 miliardi di dollari di sostegni pubblici, oltre ai quasi 45 miliardi incassati da aprile.

Quando si dice "salvataggio" invece di "semplice rinvio".

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 5 novembre 2009

Nuova Influenza A H1N1 Ucraina: cambiare il sistema di governo

Nuova Influenza A H1N1: "Dobbiamo cambiare l'intero sistema di governo in Ucraina".

Questo è quanto ha dichiarato ieri il presidente ucraino Yushchenko sul sito web ufficiale della presidenza.

Ecco alcuni stralci dell'intera dichiarazione.

Ci siamo permessi di interpolare alcune considerazioni caprine.

Mi sono rivolto al Procuratore Generale dell'Ucraina con la richiesta di istituire l'accusa penale di negligenza commessa prima di tutto dall'Ispettore Capo della Sanità, dall'autorità sanitaria della Città di Kiev e dai responsabili che, nonostante avessero informazioni quotidiane sulla situazione dell'epidemia nella nazione, ne hanno negato (l'evidenza, NDFC) nel tentativo ri raggiungere un risultato politico e ambizioni (personali, NDFC).


mmmm....

[...]

Ancora una volta chiedo al Governo di osservare l'ordinanza rivolta alla Sicurezza Nazionale ed al Consiglio della Difesa di risolvere la questione dei salari dei nostri medici in questo momento difficile per la nazione.

[...]

L'Ucraina ha un sistema di sanità pubblica disuguale: uno è per il potere, l'altro è per le persone.

Dobbiamo cambiare il sistema.

Dobbiamo cambiare l'intero sistema di governo in Ucraina.

Attenzione...
Bisogna cambiare il sistema sanitario perchè non funziona e quindi bisogna cambiare anche tutto il sistema di governo in Ucraina.

Esiste un nesso logico fra le due cose?

E poi, bisogna cambiare proprio tutto il sistema di governo?

Già.

Un nuovo sistema di governo salverà sicuramente la popolazione dalla pandemia. Notoriamente infatti la Nuova Influenza A / H1N1 si cura a colpi di manganello.

Procediamo:


Ma ora, in questo momento non c'e' tempo per l'attesa o per le discussioni.


Eh già. In questo momento di emergenza non c'e' tempo per l'attesa.
Ma davvero non c'e' tempo per discutere una decisione?

E in che modo non c'e' tempo?
Neanche per mettere in discussione una decisione sbagliata?


La Sicurezza Nazionale ed il Consiglio della Difesa dovrebbero diventare il centro decisionale.

Per curare l'influenza a colpi di manganello.

Poi, chi l'ha detto che "dovrebbero?"

La mancanza dell'osservanza dei loro ordini avrà come conseguenza immediata l'intervento dell'autorità di pubblica sicurezza.


Certo, per un trattamento intensivo anti Nuova Influenza A/H1N1 gentilmente offerto dalla SIcurezza Nazionale.


Con il mio decreto metto il Ministro della Sanità e l'Ispettore Capo della Sanità nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa.


Benvenuti a bordo. Gli ucraini avranno qualcuno in più da inchiodare alle sue responsabilità quando tutto sarà finito.


Sono consapevole della mia responsabilità

Le auguriamo di essere davvero consapevole della responsabilità di questa sua decisione, presidente Yushchenko.


Esprimo le mie condoglianze alle famiglie ed ai parenti di coloro che sono morti.

Tiri pure in ballo i morti che servono sempre a chiudere le discussioni prima ancora di aprirle (ma non c'e' tempo per queste, vero?), signor presidente.

Esprimo il mio apprezzamento ai dottori, che stanno salvando la nostra gente al rischio delle loro stesse vite. Sono sospinto da questi sacrifici. Un tale impegno significa che l'epidemia sarà fermata.

Di sicuro.

Mi rivolgo a voi, cari compatrioti, perchè mostriate solidarietà, supporto reciproco, e aderiate strettamente a tutte le regole di sicurezza sulla protezione della vostra salute e della vostra vita.

Qui la solidarietà è agganciata al supporto reciproco ed entrambe sono agganciate alla rigorosa obbedienza agli ordini.

Non male, come aggancio.

Ricorda un po' "Dio, patria e famiglia".

Per finire:

Non sarete mai lasciati da soli dallo Stato, nemmeno per un momento.

E con questa, che suona più come una minaccia che come una promessa, si chiude il discorso del presidente ucraino Yushchenko.

Dio benedica l'Ucraina

Saluti felici

Felice Capretta


ps: a completamento vi suggeriamo anche questi due ottimi articoli:
baxter e l'epidemia ucraina su novoordo
ucraina primo test sul campo della operazione pandemia su scienzamarcia

mercoledì 4 novembre 2009

commenti liberi

Commenti liberi e segnalazioni di informazioni scorrette con un occhio di riguardo all'evolversi della situazione in Ucraina.

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 2 novembre 2009

Chapter 11 per CIT Group

Chapter 11 per CIT!

CIT Group, da non confondere con la zombificata Citigroup (che da un anno ormai veleggia intorno ai 4 USD per azione da più di 40 in precedenza), ha chiesto la procedura del Chapter11, da non confondere con il fallimento.

Vedremo se e quando riemergerà dal chapter 11.

E mentre i media economici fanno a gara a raccontare la storia di CIT e di che fine abbia fatto il più grande colosso del credito alle piccole e medie imprese americane, nonostante gli ingenti aiuti di stato, si noti bene, meno spazio viene dedicato all’interessante articolo di Nouriel Roubini apparso sul Financial Times.

Leggiamo qui uno stralcio da Il Sole 24 Ore a riguardo



Nei mercati mondiali sta lievitando la più insidiosa bolla speculativa di tutti i tempi.

[...]

Tra biglietto verde e mercati azionari, sostiene Roubini, c'è infatti una forte correlazione. La speculazione sulle valute, per l'economista, gioca un ruolo fondamentale nell'andamento dei mercati. Con rischi notevoli.

«Quando la discesa del dollaro si fermerà l'inversione di marcia (ma in negativo) contagerà i mercati finanziari, dando origine a un altro pesante crac»

L'attuale rally delle Borse è stato generato dall'enorme massa di liquidità immessa sul mercato dalla Federal Reserve, per far fronte alla stretta creditizia.

I bassi tassi d'interesse hanno spinto gli investitori al carry trade (la pratica che consiste nel prendere in prestito denaro dove i tassi sono bassi per reinvestirli in valute più convenienti).

Molti hanno chiesto dollari in prestito a tassi zero negli Usa, per poi reinvestirli altrove. Sfruttando ad esempio il rally dei mercati emergenti (come quello cinese) o delle commodity (come l'oro e il petrolio).

E con il dollaro in caduta libera, può succedere addirittura che il costo effettivo a cui si chiede in prestito il denaro finisca per essere negativo. Come dire: chiedo in prestito 100 e restituisco 90.


Articolo completo qui.

La nostra interpretazione è che il dollaro "tiene" come moneta di riserva internazionale semplicemente grazie al carry trade, reso possibile grazie alla mostruosa iniezione di liquidità della Fed.

La resa dei conti è solo rimandata, come ripetiamo spesso.

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 1 novembre 2009

Nuova Influenza A H1N1 Tamiflu e Rumsfeld

Nuova Influenza A H1N1 vaccino pro e contro


Nuova Influenza A H1N1

Stimatissimi nonchè affezionatissimi, molte sono le notizie che tempestano gli schermi e le pagine dei media allineati. Abbiamo appreso, non senza un preoccupante interesse per il profilo psichiatrico del primo giornalista* che ha lanciato la notizia, che Michelle Obama si è travestita da Cat Woman per Halloween.

(* molto probabilmente il primo che ha lanciato la notizia non era neanche un giornalista, ma piuttosto uno stagista dell'agenzia di PR della casa bianca)

Embe'.

Sopra la panca la capra campa.


Parliamo invece dell'onda che sta montando: la Nuova Influenza A H1N1. E sulla cresta dell'onda si puo' scorgere il fulgido Rimedio per Tutti i Mali: il Santo Vaccino di Mamma GlaxoSmithKlein nonchè la Caramella Buonissima Tamiflu di Mamma Roche.


USA e Ucraina


USA: Il 24 ottobre Obama ha dichiarato l'emergenza sanitaria in USA.
Ma non ha fatto vaccinare le figlie. E' ragionevole: non sono una categoria a rischio.

Già.

Ucraina: uno dei paesi più a rischio default in Eurasia è il più colpito dalla Nuova Influenza A H1N1. Una sessantina le vittime (anche se probabilmente ogni anno ne muoiono di più per il freddo).

Il governo si è affrettato a compiere alcuni passi:

  • Chiusura delle scuole
  • Divieto di assembramenti di piazza
  • Limitazioni della circolazione

L'affezionato lettore puo' approfondire a questo articolo le inquietanti misure. Ma è ragionevole, servono a contenere la diffusione della malattia, no?

Ancora:

  • Controllo delle farmacie. Ah, ma è ragionevole, serve a mantenere i prezzi giusti e fare in modo che ci sia disponibilità di farmaci e vaccino contro la H1N1..

Il presidente Viktor Yushchenko parla ormai apertamente di un problema di sicurezza nazionale:

la minaccia [...] alla sicurezza nazionale ucraina che non possiamo combattere da soli mi obbliga a chiedere urgente aiuto ai nostri amici più vicini e partner strategici [...] (prosegue qui)

Per chiudere l'allegro quadretto con una smiliardata di spesa pubblica,

  • il governo ucraino ha ordinato 16 tonnellate di antivirale Tamiflu.

Che sono un bel po' di pilloline.

Mamma Roche ringrazia.

(grazie all'affezionato lettore Indopama per il costante flusso di informazioni sulla situazione ucraina)


L'ombra del Tamiflu


Davanti a tutto questo ben di dio, dicevamo, mamma Roche ringrazia.

Ma non è la sola.

Già, perchè il Tamiflu ha una storia breve (ma intensa), che ora vi vogliamo raccontare.

Il Tamiflu nasce tanti anni fa, nel 1997, nei laboratori della Gilead Science, una società di biotecnologie quotata al Nasdaq.

Un bel nome ebraico per una società americana.
Un bel nome ebraico che rievoca il Balsamo di Galaad (gilead in inglese).
Per inciso, sembra che oggi il mitico Balsamo di Galaad sia venduto con il nome di Balsamo della Mecca (!).

Torniamo a bomba, come si dice in questi casi.

Il Tamiflu nasceva tanti anni fa, nel 1997, e si chiamava Oseltalmivir. La Gilead Science lo brevetto' dal 1997 al 2001 e poi cedette i diritti alla Roche, tenendo pero' per se' una royalty sulle vendite del farmaco.

Quindi per ogni pezzo di Tamiflu venduto da Roche, la Gilead Science si prende qualche quattrino.

Bene.

E chi era seduto sulla poltrona di presidente della Gilead Science proprio, udite udite, dal 1997 al 2001, al momento di un sì vantaggioso accordo?

Il signor Donald Rumsfeld.

Lui, che era il CEO di Nutrasweet, la società che per prima ha prodotto e diffuso su scala globale il neurotossico aspartame, ma soprattutto lui era il potentissimo Segretario della Difesa sotto George W Bush.

Lui, che era in carica il giorno 11 settembre 2001, che era in carica quando l'esercito americano fece guerra ad Afghanistan prima ed Iraq poi.

Ricordiamo la sua brillante risposta ad un giornalista che gli chiedeva se non era preoccupato per la distruzione del tesoro archeologico iracheno durante l'azione militare: "Ci sono così tanti vasi in iraq?"

Uhm.

Ehi, guarda, una capretta finta tonta.

Rumsfeld risulta ancora azionista di Gilead Science, e sarà ben felice che il Tamiflu vada via come il pane visto che la sua società si è tenuta per se' una royalty sui pezzi venduti.

La Nuova Influenza A H1N1 per lui è oro che piove dal cielo, grasso che cola.

Con lui saranno felici anche le persone che siedono nell'attuale Consiglio di Amministrazione: l'ex segretario di Stato George Shultz, il cofondatore della Intel Gordon Moore e la 5a presidentessa del Council for Foreign Relations Carla Anderson Hills.

Ma che bel quadretto di famiglia, come direbbe lo zio Linucs.

(onore al merito all'affezionato lettore djsdong, che nei commenti a questo articolo aveva già stanato rumsfeld)

Quasi quasi ci vacciniamo, piuttosto che prendere il Tamiflu.

Non fosse che...



Danni da vaccino H1N1

Iniziano ad affiorare le prime segnalazioni di reazioni drammatiche al vaccino H1N1.

In soli 10 giorni dal vaccino, la ragazza che vedete è passata da cheerleader a disabile (grazie all'affezionato Pluto per la segnalazione tra i commenti)





e in Svezia si rincorrono voci su 4 vittime da vaccino H1N1.
Non è stato possibile verificarne l'autenticità.



Un briciolo di razionalità


A questo punto non possiamo che suggerire la visione di questo filmato, una delle poche voci di equilibrio e stabilità che abbiamo apprezzato molto.






Lavoro di molti, risultato unico


Lo sapete, a noi piace unire i puntini.

E sapete anche che uno dei fattori chiave del successo di questo blog caprino è la qualità e la brillantezza di tutti voi affezionati lettori che contribuite nei commenti.

Questo post è un esempio.

E a questo punto non possiamo che completare e concludere il post con un sorriso, come è nel nostro stile.

A questo scopo rilanciamo qui il brillante intervento dell'affezionato lettore Yuma apparso poche ore fa tra i commenti:


Felice e lettori alla Corte del Popolo Futuro (courtesy Yuma)

Presidente della Corte, In Nome del Popolo Futuro dichiaro aperta la seduta.

Presidente: Chi sono questi?

PM: Sono quelli di Informazione Scorretta.

P Ah, “quelli”. Bene,bene procediamo!

Pm Vorrei col Vostro permesso,stralciare subito la posizione dei liberi

P Bene Pubblico Ministero, proceda pure

PM: Dichiaro formalmente liberi per palese innocuità Tao,Franco, Domenico Liguria ,Indopama e Gabriele

P Andiamo avanti

PM Dichiaro liberi per atteggiamento allineato Fra, Arsan;
dichiaro libero,con menzione speciale per atteggiamento allineato e reiterati tentativi di redenzione del gruppo Re Gilardino (alias Pippa Bacca ecc,ecc).

Goodlights libera, ma sotto stretta osservazione con obbligo di firma settimanale alla caserma della milizia per pericolosità latente.

Ha attraversato a piedi in compagnia di un alieno che sembrava un cane i valichi svizzeri al solo scopo di dimostrare l'attendibilità di una tesi.

Presidente- Chiameremo ora in base alle oggettive responsabilità e applicheremo la relativa condanna. Cancelliere,proceda per chiamata nominativa.

Cancelliere: Clarius.

PM Un maledetto libraio.

Probabilmente non ha capito quanto leggeva. Sta di fatto che potrebbe prima o poi ricordare e piantare grane. E poi è uno che legge a scrocco. CONDANNATO, ma con sospensione della pena per aver quotato più volte Arsan

C Pluto e i Pirati
PM sono stati individuati in una piccola isola deserta circondata dagli squali

P E cosa ci fanno li?

PM Mangiano noci di cocco e si inchiappettano fra di loro

P Un classico. Ok, per ora lasciamoli lì poi andiamo a prenderli.

C Corvo

P Come siamo messsi a Manicomi?

C Ripristinati !

PM Dentro allora.

C Zita

PM Condannata. Ha cercato di capire. E poi mi sembra troppo intelligente. Una donna oltretutto.

C Maggioranza silenziosa

PM Tutti condannati. Del resto cosa ci facevano li?

C Capretta

PM Condannato naturalmente, ma con sospensione della pena. Ci è stato molto utile... se non fosse stato per lui questi non sarebbero mai venuti allo scoperto.

C Donato Cavallo

PM Troppo arguto. Condannato

C Uzzo

PM Troppo spiritoso. Bisogna diffidare di chi sa ridere.
Condannato

C Kilikenny1075
PM Condannato . Ha un cognato sovversivo in Texas. Un Texano pentito poi...

C Guru 2012
PM Condannato. Ha una cervello e pretende di usarlo

C Rumenta

PM CONDANNATO. Il più pericoloso di tutti. Inchiodatelo al soffitto con delle puntine da disegno.

Resta solo da capire perché è sempre incazzato, lo scopriremo.

C Yuma

PM Mettetelo su “quel treno per…affanc*lo!”


e con questo concludiamo, saluti felici e complimenti a tutti!


Felice Capretta