giovedì 23 aprile 2009

Ci rileggiamo Lunedì 4 Maggio

Sospendiamo le pubblicazioni fino a Lunedì 4 maggio per un felice periodo di vacanza.

Nel frattempo lasciamo questo post per tutti i vostri commenti, così potrete scambiarvi informazioni scorrette, notizie surgelate, dimenticate e commenti a tutti questi eventi.

Anzi, ne approfittiamo per lasciare due compitini facili facili agli affezionati lettori:

1) Non sporcare!
2) Qualcuno trovi il discorso trascritto completo di Ahmadinejad alla conferenza di Ginevra. E postatelo tra i commenti: sarà sicuramente interessante confrontare quello che ha detto Ahmadinejad con quello che che hanno scritto i giornali ; - )

A rileggerci da Lunedì 4 maggio dunque!

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 16 aprile 2009

Il bioterrorista dagli escrementi a spruzzo

Molto interessante la notizia del misto di feci e urine nebulizzate con lo spray dall'arabo cattivo in giro per l'Inghilterra.

La notizia è stata rilanciata da City, quotidiano di stampa gratuita distribuita a centinaia di migliaia di pendolari, e da molte altre testate mainstream sia offline sia online.

Evidentemente era proprio interessante.

Risulta infatti che un chimico disoccupato algerino ha fatto un mistone dei suoi principali escrementi e li ha spruzzacchiati qua e là nei supermarket del Gloucestershire.

Sahnun Daifallah, il pericoloso terrorista, ha colpito in diverse citta’, anche nelle librerie e nei pub, sempre spruzzando, qua e là, la medesima letale mistura.

Condannato a 9 anni di carcere.

Azioni etichettate come terrorismo biologico da tutte le testate.

Già.

Certo, magari il suddetto Sahnun ha l’epatite A, B, C e tutto l’alfabeto.
E magari i suoi bisogni li fa già militarizzati allo scopo.

Passando alle notizie rilevanti, è pronto il GEAB Report di questo mese e stiamo passando sotto la consueta lente l'anteprima. A breve il report completo.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 15 aprile 2009

Crisi del 29 - Crisi attuale, una storia di due depressioni

Crisi del 29 - Crisi attuale, una storia di due depressioni

Due professori di economia mettono in parallelo la crisi del 29 e la crisi attuale, per concludere che la crisi attuale sembra essere peggiore della crisi del 1929, in particolare se si guardano i dati su base mondiale anzichè prendere in considerazione i dati dei soli USA.

Sono Barry Eichengreen , professore di Economia e Scienze Politiche a Berkeley nonchè ex Senior Policy Advisor al Fondo Monetario Internazionale (nientemeno!) e Kevin H. O’Rourke , professore di economia al Trinity College di Dublino.

Agli affezionati lettori di Informazione Scorretta proponiamo una traduzione pressoche' completa.

Crisi del 29 vs crisi attuale: spesso si confrontano i due periodi.

In questo articolo, due economisti storici di pregio mostrano che il mondo si sta contraendo in un modo simile alla crisi del 1929. In effetti, la produzione industriale, il commercio ed i mercati azionari in tutto il mondo stanno crollando più rapidamente che nel 1929-1930. Fortunatamente, la risposta politica ad oggi è di gran lunga migliore.

(NDFC: a nostro avviso, invece, la risposta politica è pericolosa e dannosa!)

I paralleli tra la Grande Depressione degli anni 30 e la attuale crisi economica sono stati ampiamente sottolineati.

Paul Krugman
ha comparato la caduta della produzione industriale a partire dai picchi della metà del 1929 e del tardo 2007, mostrando che questa volta è stata più soft.

Su questa base, (Krugman) si riferisce alla situazione attuale chiamandola "la mezza Grande Depressione", con il suo caratteristico humor nero. Il grafico Four Bad Bears” che confronta il Dow Jones nel 1929-30 e lo S&P 500 nel 2008-9 ha avuto ampia circolazione, e mostra che il mercato azionario americano è caduto tanto velocemente quanto nel 1929-1930.


Comparare le crisi del 29 e la crisi attuale per (tutto) il mondo, non solo per gli USA

La Grande Depressione fu un fenomeno globale. Anche se fu originata, in un certo senso, negli USA, si trasmise a livello internazionale dai flussi del commercio, dei capitali e dai prezzi delle materie prime.

Detto questo, nazioni differenti furono colpite in modo diverso.

Gli USA non sono rappresentativi delle loro esperienza.

La Crisi attuale è altrettanto globale, nonostante le speranze per Asia ed Europa. Sta crescendo la consapevolezza che gli eventi hanno preso una piega ancora peggiore fuori dagli USA, con cadute ancora peggiori nella produzione manifatturiera, export e prezzi delle azioni.

Effettivamente, guardando la figura 1 su un livello globale, il declino nella produzione industriale negli ultimi 9 mesi è stata come minimo altrattanto grave che nei 9 mesi seguiti al picco del 1929 (tutti i grafici in questo articolo tracciano gli andamenti a partire dai picchi nella produzione industriale mondiale, avvenuta nel Giugno 1929 e nell'Aprile 2008).

Qui, dunque, abbiamo una prima immagine di quanto il disegno globale offra una prospettiva differente, e peggiore, dei soli USA considerati da Krugman, che invece sottolineo' una minor declino nella produzione industriale oggi rispetto ad allora (l'articolo di Krugman si riferisce agli USA soli, NDFC).


Figura 1. Produzione Industriale Mondiale (oggi - allora)

Fonte: Eichengreen and O’Rourke (2009).


Ugualmente, mentre la caduta del mercato azionario americano è partita nel 1929, i mercati azionari mondiali stanno cadendo ora più rapidamente che nella Grande Depressione (Figura 2). Ancora una volta questo è contrario all'impressione fornita da coloro che, basandosi sulla comparazione del solo mercato americano, suggeriscono che il crash attuale è meno serio del 1929.


Figura 2. Mercati azionari mondiali (oggi - allora)

Fonte: Global Financial Database.


Un'altra area in cui stiamo "sorpassando" i nostri predecessori è la distruzione del commercio.

Il commercio mondiale sta cadendo molto più rapidamente nella crisi attuale che nella crisi del 29 (figura 3) . Questo è particolamente allarmante vista l'importanza data dalla letteratura storica nel collegare la distruzione del commercio come un fattore consistente della crisi del 29.


Figura 3. Volume del commercio mondiale (crisi del 29 - crisi attuale)


Fonte: League of Nations Monthly Bulletin of Statistics


E' già depressione.

Per riassumere, a livello globale le cose stanno andando ancora peggio che nella Grande Depressione, se si misura la produzione industriale, le esportazioni o le valutazioni finanziarie.

L'etichetta "Grande Recessione" potrebbe essere troppo ottimistica. Questi eventi sono della dimensione della depressione.

Detto questo, siamo solo da un anno dentro all'attuale crisi, mentre dopo il 1929 l'economia mondiale ha continuato a contrarsi per 3 anni. Cio' che conta ora è che i governi fermino il declino.

Dunque ora ci occuperemo della risposta politica.


Risposta politica: allora e oggi

La figura 4 mostra una media pesata per il PIL dei tassi di sconto delle banche centrali di 7 nazioni. Come si puo' vedere, in entrambe le crisi si è avuto un ritardo di 5-6 mesi prima che i tassi di interesse reagissero al passaggio del picco, anche se nella crisi attuale i tassi sono stati tagliati molto più rapidamente e partendo da un livello più basso (NDFC: i nostri affezionati lettori sanno già cosa pensiamo noi del taglio dei tassi come risposta alla crisi). C'e' più carne al fuoco qui che la semplice differenza tra George Harrison (il governatore della Fed di allora, non il famoso dei Beatles, NDFC) e Ben Bernanke.

Le risposte della banca centrale sono state diverse a livello globale.


Figura 4. Tassi di sconto delle banche centrali (media 7 nazioni pesata per PIL)

Fonte: Bernanke and Mihov (2000); Bank of England, ECB, Bank of Japan, St. Louis Fed, National Bank of Poland, Sveriges Riksbank.

La Figura 5 mostra l'offerta di denaro per una media pesata per il PIL delle 19 nazioni che pesano per metà del PIL mondiale nel 2004.

Manifestamente, l'espansione monetaria è stata più rapida nell'innesco della crisi, nel 2008, piuttosto che nel periodo 1925-1929, il che ci ricorda che gli eventi di innesco non furono gli stessi.

Inoltre, l'offerta di moneta globale ha continuato a crescere rapidamente nel 2008, mentre nel 1929 si fermo' ed ando' verso un catastrofico declino.


Figura 5. Offerta di moneta, 19 nazioni

Fonte: Bordo et al. (2001), IMF International Financial Statistics, OECD Monthly Economic Indicators.

La figura 6 è la medesima fotografia per la politica fiscale, in questo caso per 24 nazioni. La misura nel periodo della seconda guerra mondiale è l'avanzo fiscale come percentuale del PIL.

I dati attuali includoono le provisioni del FMI per il 2009 e 2010. Come si puo' vedere, il deficit fiscale si è espanso dopo il 1929 ma meno. Chiaramente, la disponibilità di fare deficit è notevolemente superiore.

Figure 6. Surplus nel budget del governo

Fonte: Bordo et al. (2001), IMF World Economic Outlook, January 2009.


Conclusioni

Riassumendo: il mondo sta attualmente affrontando uno shock economico in tutto e per tutto grande quanto lo shock della crisi del 1929-1930. Guardare semplicmente ai dati degli USA porta a sottostimare quanto allarmante sia l'attuale situzione anche in confronto al 1929-1930.

La buona notizia, naturalmente è che la risposta politica è molto diversa.

La domanda, ora, è se la risposta politica funzionerà.


Si conclude qui l'articolo. Inutile dire che la risposta politica, a nostro avviso, non è adeguata nè poi molto diversa dalla crisi del 1929, a differenza di quanto ritengono i due economisti. Inoltre si potrebbe sindacare sugli indici mondiali presi a riferimento.

Ciononostante, l'analisi è a nostro avviso interessante.

articolo originale apparso su Vox.

traduzione originale su Informazione Scorretta

(in caso di ripubblicazione si prega di mantenere attivi questi link alle fonti)

Saluti felici

Felice Capretta


Aggiornamento 11 Agosto 2009: in questo articolo trovate un confronto tra due periodi di 5 mesi di rimbalzo nel 1929 ed oggi.

martedì 14 aprile 2009

Di ritorno, al telegiornale..

Ben ritrovati a tutti gli affezionati lettori..!

Siamo sopravvissuti alle tavole imbandite del periodo pasquale e di nuovo torniamo alla tastiera. Molto interessanti le notizie diffuse dai telegiornali in questi giorni.

In particolare siamo stati particolarmente colpiti dalla signora che ha perso la dentiera nella tragica notte del terremoto.

... silenzio ...

Ehi, guarda. Una capretta. Fenfa denti.

... silenzio ...


Il premier, davanti alle telecamere in Abruzzo, ha ammonito severamente qualsivoglia politico dal cercare una passerella mediatica in Abruzzo.

Non deve essere stato difficile per lui derogare e rompere il silenzio davanti al mistero della dentiera perduta.

L'ineffabile pinocchio dalle scarpe rialzate ha infatti procurato subito una equipe di odontotecnici che ha ricostruito la dentiera a tempo di record, non senza un paio di equipe televisive embedded che hanno subito rilanciato la "notizia" su tutti i telegiornali, con dovizia di copertura dei dettagli più rilevanti, a partire dalla curvatura dell'arcata superiore.

C'erano più cameraman che odontotecnici per quella dentiera...

(comunque, pacchiana presa in giro a parte, a noi fa solo piacere che la vecchia signora abbia ripristinato le sue funzionalità, ammesso che almeno la vecchia signora esista davvero)

Mentre l'Italia si interrogava sulla effettiva funzionalità degli adesivi per dentiera in caso di eventi tellurici dal 4° grado Richter in su, nel mondo succedevano alcune cosette che non manchiamo di riassumervi.


Georgia: 30.000 in piazza, protesta a palazzo presidente

MOSCA - Si sposta davanti alla residenza presidenziale la protesta dell'opposizione georgiana contro il capo dello Stato Mikhail Saakashvili. Lo hanno deciso i leader della contestazione, che oggi ha visto scendere in piazza circa 30'000 persone, secondo l'agenzia Interfax.

Levan Gacechiladze, uno dei leader dell'opposizione, ha annunciato che la campagna di disobbedienza civile comincerà nei prossimi giorni in tutto il Paese.

L'obiettivo, ora, è mantenere la protesta finché Saakashvili non si dimetterà.

Fonte




Interessanti anche queste due su inflazione e deflazione:


1. Crisi: centro studi Diw, inflazione globale molto probabile

BERLINO - L'aumento della massa monetaria in circolazione provocherà, con "grande probabilità", un'ondata inflazionistica a livello globale.

E' quanto prevede il presidente dell'autorevole centro studi tedesco Diw, Klaus Zimmermann.

Intervistato dal quotidiano Handelsblatt, Zimmermann non ha fatto previsioni sulla possibile portata della prevista onda inflazionistica, ma non ha risparmiato critiche al governo tedesco che - ha detto - non è riuscito con i suoi interventi ad arginare la crisi del settore finanziario.

La situazione attuale, secondo Zimmermann, è "infiammabile": le nuove regole per i mercati finanziari sono arrivate "troppo tardi" e i titoli tossici "non sono stati ancora eliminati dai bilanci delle banche con lo strumento delle bad bank". Questo "é un notevole insuccesso dello Stato", ha concluso il presidente della Diw, "e non solo un problema delle Banche centrali".

swissinfo

2. Giappone: -2,2% prezzi ingrosso marzo, maggior calo da 2002

TOKYO - I prezzi all'ingrosso hanno registrato in Giappone un calo annuo del 2,2% a marzo, il più ampio da settembre del 2002 e oltre le attese degli analisti di -1,7%.

Lo rende noto la Bank of Japan, aggiungendo che la flessione rispetto e febbraio è dello 0,2%, in linea con le previsioni.

In riferimento allo yen, i prezzi alle importazioni sono diminuiti del 19,6% su base annua, mentre quelli all'export del 7,5%.

fonte



Inflazione o deflazione, dunque?

Mentre il centro studi tedesco prevede inflazione a livello globale, il Giappone sta manifestamente cadendo in deflazione per la seconda volta nel giro di pochi anni.

Se non avete approfondito il tema in precedenza, vi rimandiamo alla nostra trilogia, scritta qualche mese fa, proprio sul tema: inflazione, deflazione, come fronteggiare.


per concludere, notizie dal regno unito: un bell'arresto collettivo (non ancora confermato da Scotland Yard) e un taglio da 10.000 posti nelle TLC

Gb: oltre 100 arresti per protesta a centrale elettrica

LONDRA - Oltre 100 persone sono state arrestate nelle prime ore del mattino in un sobborgo di Nottingham accusate, sembra, di volersi introdurre in una centrale elettrica per una protesta.

A riferirlo è la Bbc, contattata dai residenti del sobborgo di Sneinton che hanno raccontato l'arrivo di un ingente numero di poliziotti nell'area. La polizia non ha confermato.

fonte


Gb: telefonia,BT tagliera' 10 mila posti di lavoro

LONDRA - La British Telecom (Bt), il principale gruppo britannico nel campo della telefonia e delle telecomunicazioni, intende tagliare altri 10 mila posti di lavoro oltre ai 10 mila già annunciati lo scorso novembre.

E' quanto riferisce la stampa britannica, precisando che la comunicazione ufficiale verrà data quando la Bt, che conta 160 mila dipendenti, renderà noti i risultati conseguiti lo scorso anno.

Un portavoce del gruppo ha detto che quanto riportato dai giornali sono solo 'illazioni', ma ha ammesso che la società sta cercando di ridurre i costi operativi.

Secondo il Sunday Times, i risultati che la Bt si appresta a rendere pubblici saranno i peggiori dalla privatizzazione del gruppo, avvenuta nel 1984 per volere dell'allora premier conservatore Margaret Thatcher.

Fonte


Bentornati a tutti e saluti felici

Felice Capretta

venerdì 10 aprile 2009

Manifestazioni in Georgia

Mentre si celebrano i funerali delle vittime del terremoto con un Berlusconi contrito e con le mani giunte, quasi completamente sotto silenzio sta passando la serie di manifestazioni che stanno scuotendo da due giorni la Georgia.

Ricordate la "rivoluzione delle rose"? L'ennesima rivoluzione colorata in uno stato cuscinetto intorno al territorio russo.

Potete approfondire a questo nostro post che risale ai tempi dell'aggressione georgiana.

Ora sembra proprio che si stia ripetendo la stessa rivoluzione, ma al contrario: la popolazione sta manifestando contro il presidente Saakashvili, accusato di aver trascinato la Georgia nella fallimentare guerra contro la Russia.

Probabilmente la popolazione è anche stanca delle brillanti prodezze del suddetto emulo di Kartul dal cognome indigitabile.

Giusto per ricordarne alcune:

  • distribuzione del potere politico alla sua famiglia ed al suo clan
  • 70% del PIL speso in armamenti
  • servilismo verso gli interessi di USA ed Israele
  • tradimento della classica promessa "pace, democrazia e prosperità" della rivoluzione delle rose

il tutto, con la complicità della crisi economica che si fa sentire.

L'ex presidente georgiano (ed ex ministro degli esteri sovietico) Eduard Shevardnadze ha consigliato a Saakashvili di dimettersi:
dovrebbe ascoltare il parere della grande maggioranza dei partiti di opposizione e del popolo, e dimettersi
[...]
con le sue dimissioni potrebbe dare un importante contributo al processo mirante a evitare una ulteriore complicazione nella situazione georgiana, scongiurando il radicalizzarsi della contrapposizione politica


Come c'era da aspettarsi, il presidente dall'impronunciabile nome si guarda bene dal dimettersi, per il momento, nonostante la pressione della folla e delle 17 organizzazioni di opposizione unite nella protesta.

Saluti felici, a Martedì 14 e poco capretto al forno dunque!

Felice Capretta

Crollo produzione industriale in Francia

Angeli a quattro zampe, legge ad hoc contro lo sciacallaggio, ancora il terremoto tiene banco. Con questo abbiamo esaurito la rassegna stampa dei media allineati anche oggi.

Sconosciuta ai più, invece, la notizia riportata da Swissinfo: in Francia crolla la produzione industriale a Febbraio: rispetto allo stesso mese del 2008 la produzione è scesa del 15,5%, mentre scende dello 0,5% rispetto al mese precedente.

Nel frattempo, sempre in Francia, prosegue la moda del blocco dei manager. E' andata fin troppo bene ai tre dirigenti di Faurecia, società di produzione di pezzi per l'auto da 60.000 dipendenti in tutto il mondo, trattenuti nell'impianto di Brieres-les-Scelles per sole sei ore.

L'iniziativa è stata una risposta al piano licenziamenti da 1215 posti in Francia.

Sorvoliamo volutamente su un presunto sequestro di tre manager di una concessionaria Fiat in Belgio che i media avrebbero rilanciato qualche giorno fa. Il blocco si è risolto nel giro di poche ore con l'intervento della polizia.

Con questo post sospendiamo le pubblicazioni per le vacanze e vi diamo l'appuntamento a martedì 14 (salvo eventi straordinari).

Buoni giorni di relax agli affezionati lettori. Apprezzeremmo molto se consumerete più uova e meno ...capretto al forno!

:-)

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 8 aprile 2009

Accettazione globale della durata della crisi

L'attenzione dei media italici è ancora aggrappata allo sciame sismico ed ai recenti disordini in Moldova con tanto di Parlamento al barbecue (in Italia al massimo si fa il barbecue fuori dal Parlamento invece).

Su questi eventi ci riserviamo di indagare in seguito con fiuto caprino.

Nel frattempo, inosservati ai più, iniziano ad affluire qua e la' alcuni segnali molto rilevanti sulla crisi economica, che sarebbe più corretto definire Crisi Sistemica.

Stop. Rewind. Facciamo un passo indietro.

Gli affezionati lettori sicuramente ricorderanno il nostro post del Dicembre 2008 intitolato "quanto durerà la crisi economica?".

In quel post, ripubblicando il report di Europe2020, anticipavamo che a Marzo 2009 sarebbe stato chiaro al grande pubblico che la crisi sarebbe stata duratura e non passeggera.

Lo abbiamo ribadito anche nei post più recenti , sempre traducendo LEAP/Europe2020.

Ed ora sembra proprio che i nodi stiano venendo al pettine, con giusto qualche giorno di ritardo rispetto alla previsione.

Sentite le dichiarazioni rilevate delle ultime 48 ore:

Jurgen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce, in una tavola rotonda che appare sul sito web del Financial Times ha dichiarato

La sfiducia nelle banche potrebbe essere destinata a durare. Ci vorra' molto tempo prima che venga ripristinata la fiducia, mentre aumentano i rischi di una contrazione del sistema finanziario
[...]
il sistema bancario e' il maggiore veicolo di finanziamento dell'economia dell'Eurozona. Ora stiamo veramente di fronte ai problemi, problemi molto seri

Sulla medesima linea, secondo indiscrezioni riportate dal Times di Londra, il Fondo Monetario Internazionale, che avrebbe stimato che gli asset tossici presenti nelle banche e nelle compagnie assicurative, potrebbero raggiungere la cifra di 4.000 miliardi di dollari, di cui 3100 in USA e 900 nel resto del mondo.

Alla buon'ora, verrebbe da dire: le nuove previsioni del FMI raddoppiano rispetto al gennaio scorso, quando si era parlato di 2.200 miliardi per fine anno.

Anche il vecchio volpone Soros ha detto la sua, partendo dal recente andamento psicotico delle borse, con periodi di rialzo e di ribasso. Ha detto chiaramente che a suo parere si tratta di un semplice rimbalzo, che in quanto tale dunque non rende immuni dal rischio di nuove discese, così come avevamo anticipato citando Nouriel Roubini.

Per Soros, il sistema bancario è fondamentalmente insolvente.

La ripresa non avverrà nel terzo o nel quarto trimestre di quest’anno e sarà più verosimile una lunga stagnazione. Niente di nuovo per gli affezionati lettori, che da tempo sanno che si va verso una crisi lunga un decennio.

Perfino il presidente della Camera, Gianfranco Fini detto Kippa', ha affermato che

sono grandi e diffuse le preoccupazioni per la crisi che stiamo vivendo anche perché le previsioni, che in rapida successione vengono aggiornate dagli istituti di ricerca, non offrono segnali particolarmente incoraggianti a tal punto che anche la possibilità di una inversione nel prossimo anno del ciclo negativo potrebbe rivelarsi illusoria

Se c’e’ arrivato anche lui...LEAP aveva proprio ragione!

Per concludere, Moody's ha appena abbassato il rating a 12 banche irlandesi:

tutte le banche irlandesi sono troppo esposte al mercato immobiliare e, visto il clima economico, subiranno perdite significative


Saluti felici

Felice Capretta


ps: grazie ai due affezionati lettori che ci hanno segnalato l'interessante invito del FASB all'abbandono del mark-to-market per le banche americane nella valutazione degli asset tossici. Potete approfondire qui e qui.

Altri Manager sequestrati in Francia

Nuovo sequestro di manager in Francia: quattro dirigenti di Scapa France, filiale francese di un gruppo britannico di nastri industriali da 1500 dipendenti in tutto il mondo, sono da ieri sera bloccati in azienda.

Dei quattro manager sequestrati tre sono britannici, provenienti dalla direzione del gruppo industriale, situato a Manchester.

Secondo una fonte sindacale,

I quattro dirigenti sono liberi di muoversi all'interno dell'azienda, ma non di uscirne

Il nuovo evento da ad aggiungersi agli esistenti "sequestri" già avvenuti in Francia: Sony, 3M e Caterpillar.

Saluti felici

Felice Capretta

martedì 7 aprile 2009

Licenziamenti RBS, 9000 in meno

Licenziamenti RBS, 9000 in meno

Terremoto e terremoto, in Italia e in RBS.

Interessante, a riguardo del terremoto in Italia, la vicenda dell'ormai famoso Giampaolo Giuliani, che ha previsto il terremoto ed è stato denunciato per procurato allarme.

Gli affezionati lettori saranno già al corrente e non ne avranno a male se non approfondiamo. Lasciamo però spazio doverosamente a Giuliani.

Visto su comedonchisciotte, lo riproponiamo qui






Intanto, per non perdere l'attenzione ai fatti del mondo a causa dell'italica terra ballerina, vi informiamo che Royal Bank of Scotland taglierà altri 9.000 posti di lavoro, la metà dei quali nel Regno Unito.

Di licenziamenti, RBS ne aveva già fatti ben 2700 sempre in UK l'anno scorso.

L'obiettivo è un taglio dei costi di 2,5 miliardi di sterline nei prossimi due anni.

Evidentemente c'era parecchio spreco.

Già.


Sempre swissinfo ci informa che l'Ucraina ha saldato le bollette del gas russo di Marzo.


KIEV - La società ucraina di idrocarburi Naftogaz ha annunciato ieri sera di avere saldato la totalità delle forniture di gas ricevute dalla Russia nel mese di marzo. La comunicazione è venuta proprio alla scadenza del termine ultimo di pagamento, che Mosca aveva fissato per il 7 aprile. La notizia è stata data dal portavoce della società Valentin Zemlianski.




Sarebbe molto interessante sapere dove caspita hanno trovato i soldi, visto che le bollette russe sono salate da che il paese ambisce all'occidente, e visto soprattutto che l'Ucraina è da tempo sull'orlo del default, come leggiamo su questo articolo di Comedonchisciotte:

Proteste sono anche scoppiate in Ucraina.

L’economia in Ucraina è sprofondata, il suo sistema bancario è paralizzato e milioni di persone negli ultimi mesi hanno perso il loro posto di lavoro, la produzione industriale è precipitata lo scorso anno del 26,6 per cento, la divisa nazionale, la Gryvna, ha perso il 50 per cento del suo valore dall’estate scorsa e l’Ucraina sta per raggiungere, e difficilmente potrà evitarlo, un debito con l’estero di circa 105 miliardi di dollari.

In un report di 24 pagine, trapelato alla fine del gennaio scorso ai media ucraini, il Ministro delle Finanze Viktor Pynzenyk avvisò che l’economia dell’Ucraina era sull’orlo del collasso. “Siamo entrati in una crisi profonda e molto preoccupante. La situazione economica dell’Ucraina è la peggiore del mondo”.



Miracoli delle stamperie...!

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 6 aprile 2009

Termite al WTC

Terremoto, e non c’e’ altro da aggiungere.

Ancora ieri, pero’, c’era la possibilità di dare spazio ad una interessante notizia apparsa su Globalreseach.ca e rilanciata in italia pressochè solo da Effedieffe.com.

Naturalmente i media classici si sono guardati bene dal dare la notizia.

Risulta infatti, da una pubblicazione apparsa sull’ultimo numero di Open Chemical Physics Journal, che quattro campioni di materiale prelevato della Torri Gemelle portano tracce di Termite. Non una termite qualsiasi, si badi bene, ma una termite particolarmente raffinata, realizzata con nanotecnologia.

Da effedieffe:

1 - La sostanza raccolta si innesca a 430 gradi centigradi, ossia a temperatura molto inferiore ai 900 gradi richiesti per la normale termite; ciò che fa pensare ad una «super-termite» preparata in modo estremamente sofisticato.

2 - Le componenti-base, alluminio purissimo («elemental») ed ossido di ferro, non sono solo finemente polverizzate: sono polverizzate in particelle nanometriche (meno di 120 nanometri), il che implica un processo di fabbricazione ad altissima tecnologia in laboratori molto avanzati.

3 - I due componenti metallici sono «affogati» e intimamente mischiati in un materiale rossastro che sembra essere insieme responsabile della bassa temperatura di innesco e un «potenziante» dell’effetto calorico-esplosivo. Vi è stata rilevata la presenza di carbonio, che indica una sostanza organica, e che secondo i ricercatori «è quel che ci si aspetta in una formula di super-termite per produrre gas ad alta pressione dopo l’ignizione e renderla esplosiva» (la termite di per sè non è esplosiva, brucia sviluppando un’altissima temperatura).

4 - Nel materiale rossastro sono stati identificati altri elementi, «potassio, zolfo, piombo, bario e rame», che sono «potenzialmente reattivi», ossia adatti a potenziare l’effetto.

Tutti questi ed altri risultati portano i ricercatori a concludere che «lo strato rosso dei grumi rossi-grigi trovati nella polvere del WTC è un materiale termitico attivo e che non ha (ancora) reagito, prodotto con nanotecnologia, ed è un materiale pirotecnico od esplosivo ad alta energia».


Dunque c’era termite nel World Trade Center.
Il kerosene non scioglie i piloni d’acciaio, la termite si....

Articolo completo qui

Saluti felici

Felice Caprettta

venerdì 3 aprile 2009

I risultati del G20 di Londra

I risultati del G20 di Londra

Sarkozy, Obama, Hu Jintao, Merkel, Brown: tutti felici e sorridenti stappano champagne e brindano con i giornalisti all’ottimo risultato del G-20.

Quando i leader politici si fanno grasse risate, di solito c’e’ da mettere una mano sul portafogli e l’altra... l’affezionato lettore immagini da solo dove tenerla.

A detta dei più, il G20 è andato proprio bene. Già.
Tutti felici, tutti concordi: una nuova Bretton Woods non si farà, a dispetto di quanto proposto da LEAP e Cina. Meglio così, pensiamo noi, arriveremo prima alla resa dei conti finale.

Discordano invece i giornali sull'importo degli aiuti che i 20 Grandi (Comici) pomperanno nel mercato.

Ecco alcuni dei titoli apparsi sui giornali di oggi:

1000 miliardi di aiuti
1100 miliardi e l’economia riparte
5000 miliardi e un nuovo ordine mondiale per salvare l’economia
6000 miliardi per far ripartire l’economia
6100 miliardi di aiuti

Come si puo' notare, ci deve essere qualche misunderstanding di fondo.

Cerchiamo di capirci: qua si tratta di signore cifre, con un milione di euro uno ci campa bene tutta la vita, con un miliardo di euro mille persone ci campano bene tutta la vita, da 1000 miliardi a 6100 miliardi c’e’ una bella differenza, non trovate?

Facciamo un po’ di chiarezza e vediamo come sono composte le cifre.

Il primo numero che esce dal cappello a cilindro del G20 e' 1100.

1.100 miliardi di dollari sono il primo aiuto che i paesi del G20 ed il FMI metteranno a disposizione.
5.000 miliardi di dollari arriveranno entro il 2010.


Questi 1.100 miliardi sono composti così:

  • 250 miliardi di dollari sono la dotazione attuale del fondo monetario internazionale. Il FMI li metterà tutti a disposizione (vendendo le riserve auree probabilmente, quindi fate attenzione se avete investito in oro)
  • 500 miliardi saranno aggiunti ai 250 esistenti del FMI: 100 dal Giappone, 100 dall’Europa, 40 dalla Cina, il resto dagli altri (Stati Uniti? Niente?)
  • 100 miliardi affluiranno attraverso le banche di sviluppo (?)
  • 250 miliardi nei prossimi due anni dovranno riattivare il commercio internazionale.
Totale 1100, di cui 250 già esistenti.

Totale aiuti che qualcuno deve sborsare: 850 miliardi di dollari.

Altri 5000 miliardi di dolllari saranno messi a disposizione dagli stessi paesi da qui al 2010. Tutti ancora sulla carta.

Nessuno però si è chiesto dove li vanno a prendere, questi miliardi.
Ragionevolmente, gli stati si indebiteranno ulteriormente.
Altri buoni del tesoro.

A chi li rifilano, tutti questi titoli di debito?

Presto sulla faccia del pianeta non ci saranno più abbastanza cretini disposti a comprare titoli di debito di stati tecnicamente falliti.

Uhm, adesso si spiegano i progetti miliardari per la ricerca della vita extraterrestre...!

Se non riusciranno a rifilare titoli di debito ad E.T. (cosa tutt’altro che facile, dal momento che come pianeta stiamo probabilmente facendo la figura dei più cretini della galassia), saranno le banche centrali a dover comprare quei titoli, e giù a stampare moneta.

Un sistema portato al tracollo dall’eccesso di debiti sarà salvato da una valanga di altri debiti.

Tutti sorridenti e titoloni felici.

Ne parliamo a fine 2009.

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 2 aprile 2009

G20, verso un nuovo ordine mondiale


Parola di Gordon Brown:

il documento finale del G-20


e' un passo significativo sul cammino della ripresa

[...]

verso un nuovo ordine mondiale


Eccovi qui di seguito un primo stralcio del comunicato finale (ci riserviamo di analizzare il documento e riproporvelo a breve):

I maggiori fallimenti nel settore finanziario e nel sistema di regolamentazione e supervisione sono stati le cause fondamentali della crisi.

La fiducia non puo' essere restaurata se non ricostruiremo la credibilita' del nostro sistema finanziario. Agiremo per ricostruire un piu' forte, piu' globale, sistema di regolamentazione e supervisione per il futuro settore finanziario, che dovra' sostenere gli obiettivi di crescita e supportare le imprese e i cittadini.

Agiremo per assicurarci che i sistemi di regolamentazione finanziaria interna siano forti.

Ma siamo anche d'accordo di stabilire una maggiore cooperazione sistemica tra i paesi, con una struttura internazionale ad alti livelli, cosi' come lo richiede un sistema finanziario globale.

Il rafforzamento della regolamentazione e del controllo dovranno promuovere la propieta', l'integrita' e la trasaprenza; fornendo protezione contro i rischi attraverso il sistema finanziario attenuando piuttosto che amplificare i cicli economici e finanziari; riducendo il ricorso ai sistemi di finanziamento rischiosi e scoraggiando eccessivi livelli di rischio.

Il sistema di regolamentazione e supervisione dovra' proteggere i consumatori e gli investitori, sostenere la disciplina di mercato, evitare impatti negativi su altri paesi, ridurre il raggio di arbitraggio, sostenere la concorrenza e il dinamismo e introdurre elementi di innovazione.

[...]

Realizzare un nuovo Financial stability board (Fsb), con un mandato rafforzato, come successore del Financial stability forum (Fsf), includendo tutti i paesi del G20, i membri dell'Fsf, Spagna e la Commissione europea.

Abbiamo dato istruzione ai nostri ministri finanziari per completare l'iplementazione di queste misire in linea con le scadenze fissate nel piano d'azione.

Abbiamo chiesto all'Fsb e all'Fmi di monitorare i progressi, lavorando con il Financial action taskforce e altre isituzioni rilevanti e realizzare un rapporto da presentare al prossimo meeting dei ministri delle Finanze in Scozia a novembre.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 1 aprile 2009

In corso il G-20 a Londra + intervista doppia



mentre aspettiamo la dichiarazione finale del G20, la cui evoluzione potete seguire sulla stampa allineata (vittime tra i manifestanti comprese) vi proponiamo la nostra prima intervista doppia a due protagonisti della blogosfera italiana: Santaruina e Paxtibi, autori rispettivamente di Tra Cielo e Terra e La Voce del Gongoro.

I due stimati blogger, oltre ad essere noti per la loro libertà di pensiero e per la raffinatezza dei loro post, sono anche profondi conoscitori della realtà greca, che di recente viene scossa da disordini ed attacchi dinamitardi.

Sono voci autentiche ed informate che - a nostro avviso - vale la pena ascoltare sui fatti di Grecia e non solo.

A voi la nostra prima


Intervista doppia: Santaruina - Paxtibi


Descrivi il tuo blog in 5 parole.

S: Uno sguardo oltre il velo
P: Una piccola miniera di informazioni poco note.


Perchè scrivi?

S: Voglio comunicare dei concetti, e mi diverto a farlo.
P: Perché ho tempo di farlo, ed è un’utile occupazione.


A chi scrivi?

S: Quando scrivo immagino sempre di rivolgermi a dei lettori curiosi ma moderatamente scettici riguardo ai temi trattati. Questo mi obbliga a soppesare ogni singola parola.
P: A chi sente che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel mondo.


Chi ti legge secondo te?

S: Persone che sospettano che oltre le realtà a noi note esistano ampi margini di indagine.
P: Persone molto simili a me.


Crisi economica. Capitata o generata? Se generata, è sotto controllo o è ormai sfuggita di mano?

S: Generata a livelli alti, gestita in maniera inconsapevole e goffa dai livelli più bassi.
P: La crisi era inevitabile, ed è al momento fuori controllo: tutti i vari interventi governativi peggiorano le cose. Ma sospetto che tale situazione sia voluta, per i vantaggi politici che consente di ottenere.


Come vedi gli USA tra 12 mesi? E tra 3 anni?

S: Tra 12 mesi ci saranno scontri sociali violenti e diffusi.
Tra 3 anni probabilmente vi sarà una entità nuova e del tutto differente rispetto agli Stati Uniti attuali.
P: Tra dodici mesi un po’ peggio di adesso, potrebbe scoppiare un nuovo conflitto, magari in Pakistan. Del resto lo stesso Biden aveva “promesso” una crisi… Tra tre anni credo che saranno qualcosa di molto diverso. Non migliore, temo.


Come vedi l’Europa tra 12 mesi? E tra 3 anni?

S: Sommosse scioperi e rivolte saranno sempre più frequenti dal momento che sarà chiaro che la crisi non è passeggera ma strutturale. Tra 3 anni vedo molta gente che vive di agricoltura.
P: Dopo lo scoppio della bolla immobiliare ci troviamo con i proverbiali milioni di muratori d’importazione senza lavoro. Se pensano di risolvere il problema facendo loro costruire opere pubbliche di dubbia utilità fuori dalla logica economica la crisi degenererà anche a livello sociale, e questo potrebbe palesarsi a breve, I primi sintomi si sono già fatti sentire.


Come finirà la crisi?

S: Probabilmente con una grande guerra.
P: Credo che si perfezionerà il sistema corporativista con alcune nazionalizzazioni chiave e dei controlli ferrei dello stato sui mercati. Naturalmente questa non è una soluzione alla crisi, ma solo il passaggio ad una situazione in cui la crisi è nascosta dal totalitarismo.


Passiamo alla Grecia. Ti consideriamo una fonte affidabile. Come conosci la Grecia?

S: La considero la mia prima patria. Vi sono nato, vi ho vissuto a lungo e vi torno regolarmente.
P: Be’, ci vivo da più di 15 anni.


Cosa sta succedendo in Grecia da qualche mese a questa parte?

S: E’ finito il banchetto che si consumava con soldi presi in prestito.
P: Quello che più o meno succede ovunque. La differenza è che qui i problemi sono stati esacerbati dal troppo rapido ingresso nell’UE oltre che da un livello di corruzione politica tradizionalmente molto alto.


Cos’e’ Exarchia?

S: E’ un quartiere di Atene famoso per essere abitato da artisti, studenti, dissidenti e da tutto quello che gira loro intorno.
In alcune zone è divenuto zona franca: la polizia monitora la situazione dall’esterno, intervenendo periodicamente con gli agenti antisommossa, in un continuo gioco tra guardie e ladri.
Una sorta di esperimento sociale
P: Il quartiere dove abito, in una zona fitta di scuole e di università. Un centro in cui si incontrano giovani di diversa estrazione.


Ufficialmente la scintilla dei primi scontri sembrava essere la morte di un minore. Secondo te cosa c’e’ sotto?

S: Un malcontento diffuso, la sensazione che la situazione generale stia precipitando, giovani disillusi dalla corruzione e dall’opportunismo dominanti.
Alla base di tutto enormi diseguaglianze sociali coltivate a lungo, non dovute al merito ma alla furbizia ed all’opportunismo.
P: La morte del ragazzo è stata la miccia che ha acceso polveri accumulate da tempo. Bisogna capire che qui non funziona più niente come dovrebbe: la qualità dei servizi forniti dallo stato è infima, a fronte di carichi fiscali insostenibili per la fragile economia greca. La percentuale di dipendenti pubblici è la più alta in Europa, per una nazione di soli 10 milioni di abitanti: intere famiglie hanno abbandonato le campagne per trasferirsi ad Atene e lavorare per lo stato. Non poteva durare.


Cosa c’e’ sotto le recenti proteste degli agricoltori?

S: Da 30 anni l’agricoltura è stata sostenuta con sussidi.
I vari governi si assicuravano così il sostegno dei coltivatori, aumentando il debito pubblico e sperperando i fondi dell’Unione Europea.
Improvvisamente i contributi statali ed europei si sono drasticamente ridimensionati, con tutto quello che ne consegue.
P: Chiedono sussidi. Il problema è che i sussidi qualcuno li deve pagare, ma pagarli significa che i prezzi dovranno aumentare, finché i costi maggiorati ricadranno sulle spalle degli agricoltori, e siamo di nuovo da capo. Un sistema simile funziona – meglio, sembra che funzioni – solo finché c’è una bolla del credito in espansione.


E dietro i recenti assalti ad atene e salonicco in stile black block?

S: Gruppi di “dissidenti” che colpiscono alla cieca e svaniscono.
Probabilmente episodi isolati, al momento
P: Ci sono state infiltrazioni della polizia in diversi casi, così come bande di diversi gruppi etnici che hanno approfittato della situazione per regolare dei conti. Difficile dire cos’è successo in vari episodi singoli. Credo che nessuno lo sappia con certezza.


Esiste un filo conduttore? e se si, qual è?

S: Ci sono migliaia di giovani pronti a scendere nuovamente nelle strade, una minoranza di loro lo farebbe in modo molto energico.
E poi centinaia di migliaia di persone che vorrebbero esprimere il proprio malcontento.
Tutti insieme creano un mix esplosivo.
P: Be’, in questi giorni sono state approvate misure repressive più dure: mi pare che questo sia il filo conduttore un po’ in tutto il mondo. Quando spingi la gente in una situazione senza vie d’uscita sai che questo provocherà rabbia e malcontento, e questo è l’habitat ideale per il totalitarismo.


Fatti una domanda sulla Grecia... e risponditi

P: Sui greci, più che altro: quale loro qualità trapianteresti negli italiani?
P: Il loro sano e radicato disincanto nei confronti delle istituzioni: il greco vota e anche in massa, ma lo fa per puro opportunismo, non per vera fede.

S: Come si vivrà in Grecia fra 10 anni?
S: Come sempre, alla giornata.


Una frase per i nostri affezionati lettori

S: Siate vigili ma ottimisti: il peggio deve ancora arrivare; ma passerà
P: Spostare le cose di posto non le moltiplica. Sembra una scontata banalità ma fior di economisti con tanto di Nobel non l’hanno ancora capito.


Una frase per chi leggerà questo post tra 5 anni

S: Se avrai la possibilità di leggere queste parole fra 5 anni allora le cose saranno andate meno peggio del previsto
P: Congratulazioni: sei sopravvissuto.


Una frase per te

S: Ricordati che tutto termina.
P: La stessa, se ci sarò ancora!


Grazie a Santaruina e Paxtibi per la disponibilità e per le loro parole!

A presto e saluti felici

Felice Capretta

Sequestrato manager oggi in Italia

Primo manager sequestrato in Italia!
La moda francese dei sequestri, denunciata oggi in prima pagina su Repubblica, si estende anche al nostro paese.

Dalla mezzanotte di ieri, infatti, Antonio Rata è infatti bloccato nel suo ufficio.

Il general manager della Primapr srl, società specializzata nella produzione di reti a strascico per la pesca, stava trattando con i dipendenti la riduzione dell’orario di lavoro ed un piano di cessione del retificio all’estero.

Evidentemente i dipendenti non hanno apprezzato e, mentre alcuni di loro tenevano testa al manager, alcuni sono scesi nel magazzino e si sono riforniti di reti, con le quali hanno poi bloccato la porta dell’ufficio dello Rata.

Bacca Laura, portavoce dei 50 dipendenti dell’azienda, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Questo è un giorno speciale per il settore ittico.
Da domani non saremo più gli stessi.
Antonio Rata è sano e lo stiamo trattando con rispetto.
Sara’ rilasciato alla mezzanotte di oggi.
E’ il nostro unico modo per attirare l’attenzione sul nostro problema.

Che dire...? La parola ai nostri affezionati lettori.

Saluti felici

Felice Capretta

NB: attenzione alla data...! ;-) e comunque siamo stati buoni profeti , come ci hanno segnalato alcuni affezionati lettori tra i commenti