mercoledì 14 gennaio 2009

Nortel Networks bancarotta protetta

La filiale americana di Nortel Networks, azienda canadese di apparecchiature per telefoni, ha chiesto l'accesso al Chapter 11, bancarotta protetta. E' una procedura molto simile al nostro concordato preventivo.

Nel terzo trimestre 2008, prima di dichiarare bancarotta protetta, Nortel Networks ha registrato una perdita netta di 3,413 miliardi di dollari, a fronte di un utile di 27 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Nel frattempo, le borse hanno avuto un altro crollo che ha azzerato la crescita di inizio anno: Londra -6%, Milano -3,9% , Parigi -5,6%, tutte le principali piazze europee in ribasso.

Negli USA, il Beige Book della Fed fotografa un'economia in ulteriore degrado. Leggiamo su swissinfo:

L'attività economica continua a indebolirsi in quasi tutti i distretti.

Le vendite al dettaglio sono risultate deboli, soprattutto nella stagione delle festività, e l'attività industriale è scesa in diverse aree" geografiche e in "un'ampia gamma di industrie"

[...]

"In via generale, l'attività del settore dei servizi è calata" quasi ovunque, così come il mercato immobiliare ha continuato a soffrire in tutti i distretti, nella maggior parte dei quali si è registrata una contrazione dell'attività di costruzione.

Il mercato immobiliare commerciale "si è degradato" ulteriormente, anche in seguito al calo e alla debolezza della concessione dei prestiti da parte delle banche: "Le condizioni per ottenere credito restano difficili e in alcune aree si sono ulteriormente inasprite", osserva la Fed, constatando un "deterioramento generale delle condizioni del mercato del lavoro", con un congelamento o una riduzione nei salari, soprattutto nelle istituzioni finanziarie, dove i bonus di fine anno si sono ridotti dal 20 al 30%.

Sul fronte delle vendite e dei prezzi, la Fed osserva come le prime si siano mostrate "deboli" nell'ultimo mese nonostante i forti sconti applicati da un ampio numero di negozi in tutti gli Usa.

Il Dipartimento del Commercio ha reso noto oggi che le vendite al dettaglio sono scese in dicembre del 2,7%: si tratta del sesto mese consecutivo di calo, cioé della più lunga contrazione dal 1992. I consumi rappresentano il 70% del pil americano e il calo di dicembre addensa nubi sul pil del quarto trimestre, previsto in forte contrazione dagli analisti (fra il 5 e il 6%).


Saluti felici

Felice Capretta

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