martedì 4 novembre 2008

Obama - McCain, la democrazia americana e il giorno del duello

democrazia americanaMa sarà vero duello o semplice messinscena hollywoodiana con tanto di cespugli rotolanti soffiati dai ventilatori?

Oggi la stampa inneggia all'election day, il momento più alto della democrazia americana.

Siccome poi gli Stati Uniti sono "la più grande democrazia del mondo" (ma ci sarebbe da dire parecchio su questo, leggetevi questo articolo sulle libertà civili in USA per cominciare), ne discende automaticamente che la giornata di domani è il momento più alto e nobile della democrazia in tutto il mondo.

Già.

Una democrazia che bombarda ed invade stati indipendenti e sovrani, vedasi Afghanistan e Iraq, facendo uso di armi chimiche e probabilmente anche nucleari. Trascuro i fatti dell'undici settembre, sui quali potete documentarvi per scoprire che in realtà il terribile bin laden non è che l'ennesima invenzione propagandistica o poco più, la giustificazione per terribili guerre destinate a vietnamizzarsi, intraprese per oscuri fini.

Ci sarebbe anche molto da dire sulla democrazia elettorale e su come gli elettori esprimono il loro voto. Vi ricordo che il presidente-scimmia in carica in questo momento, G.W. Bush, per due volte vinse grazie a brogli elettorali palesi, benchè taciuti dai media. Potete iniziare da questo articolo sui brogli elettorali delle elezioni USA.

Pare che in questa elezione il voto elettronico sarà drasticamente ridotto.
Questa è una buona notizia.

Quale democrazia, dunque? Una democrazia in cui i due candidati sono stati finanziati dagli stessi gruppi di potere: goldman sachs e citigroup sono entrambe tra i top 10 nella classifica dei finanziatori delle campagne di entrambi i candidati. Vedete i top 10 finanziatori di McCain e i top10 dei democratici.

A chi risponde il presidente? Ai poveracci che ci hanno creduto e lo hanno votato o a quelli che - con i loro soldi - lo hanno messo in quella posizione?

La "democrazia" americana è tale per cui ogni candidato ha bisogno di tonnellate di dollari. Senza dollari non si riesce nemmeno a comparire. Sapevate che c'e' un terzo candidato che si chiama Ralph Nader? No? Nader si candida da decenni. Ma ha pochi finanziatori e non ha speranza di successo.

Dunque servono palate di dollari per spot, comizi, stipendi e quant'altro. Sono le corporation ad offrire quei soldi. Come si puo' facilmente intuire, non sostengono un candidato per "ideale" ma perchè ritengono che quel candidato prenderà provvedimenti che ne aiuteranno il business.

Promesse contro finanziamenti.

E ancora l'americano vota, e la macchina della propaganda funziona a pieno regime.

Saluti felici

Felice Capretta

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