mercoledì 27 agosto 2008

Introduzione alla crisi nel caucaso

Ossezia del Sud, 7 agosto 2008.

La notte scorre relativamente tranquilla nella regione secessionista del caucaso.

Improvvisamente scoppia il conflitto.

Le truppe georgiane aprono il fuoco ed assaltano la capitale sudosseta. La forza di interposizione russa, posta a tutela della piccola repubblica secessionista, viene colpita duramente.

Migliaia di civili, in fuga dall'assalto georgiano, cercano riparo seguendo la via a Nord, verso la Russia.

La reazione russa è durissima ed immediata: vengono dispiegati sul terreno i cacciabombardieri di classe SU ed i tank T72 e T80. Colpita duramente la capitale georgiana Tblisi.

Delle truppe georgiane resta poco.
Della spavalderia del governo georgiano resta niente.

I russi avviano una lenta ritirata assicurandosi una protezione da eventuali contrattacchi (improbabili, in verità, dalle truppe georgiane), grazie anche alla mediazione europea.

In seguito, il parlamento russo approva e riconosce l'indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia.

Cio' deteriora in modo consistente i rapporti tra Russia e NATO.

Fin qui, lo scenario.

La propaganda occidentale ci racconta un'altra storia.

Ci racconta la storia dei russi cattivi che un giorno, praticamente senza motivo, bombardano Tblisi ed occupano la Georgia così come avevano occupato l'Afghanistan. Gli occidentali si disperano e minacciano i russi cattivi.

Uhm.

Perchè mai ci raccontano una storia diversa?
Andiamo a vedere cosa c'e' dietro?

Informazione Scorretta racconta la cronaca dalla crisi nel caucaso e va a vedere cosa c'e' dietro.

Perchè la conoscenza è potere.

Saluti felici

Felice Capretta

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